ROSOLINA – Le comunità energetiche al centro dell’incontro tenutosi venerdì 8 novembre, all’auditorium Sant’Antonio di Rosolina, che ha visto la presentazione del libro “Come si fa una comunità energetica” del ricercatore Gianluca Ruggeri, docente dell’Università dell’Insubria e fondatore della cooperativa Ènostra.
L’evento promosso dal centro culturale Rosolina e dall’amministrazione Comunale, ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali e religiose, tra cui il sindaco Michele Grossato, l’assessore Stefano Gazzola e il vescovo di Chioggia Giampaolo Dianin.
La serata è stata moderata da don Marino Callegari, delegato della diocesi di Chioggia, ed Enrico Finotto. Nel corso dell’incontro, Ruggeri ha presentato le Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer) come modello di produzione e consumo collaborativo di energia, in cui cittadini, enti pubblici e piccole imprese possono contribuire attivamente alla transizione ecologica. Le Cer sono enti giuridici autonomi che consentono ai membri di rimanere connessi alla rete elettrica principale, ma di partecipare a un meccanismo di condivisione energetica. Ogni partecipante, mantenendo il proprio contratto di fornitura, ha la possibilità di immettere nella rete comunitaria l’energia prodotta in eccesso (ad esempio, da un impianto fotovoltaico) che altri membri possono prelevare. Per costituire una Cer è necessario disporre di almeno un impianto di produzione di energia rinnovabile, due membri consumatori e una cabina primaria comune a cui collegarsi. Dopo la costituzione formale, approvata dal Gestore dei Servizi Energetici (Gse), il Gse stesso riconosce alla Cer un contributo economico calcolato sull’energia prodotta.
“Si ottiene così, non solo un vantaggio ambientale, ma anche economico e sociale – ha sottolineato -. Queste iniziative, sostenute anche da incentivi statali, rappresentano un’opportunità per finanziare progetti sociali, incrementando la partecipazione collettiva al benessere locale”.
Il concetto di comunità energetica è di particolare rilevanza nel contesto dei cambiamenti climatici e degli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione previsti per il 2030. Con oltre la metà dell’elettricità europea già prodotta da fonti rinnovabili, il passaggio da combustibili fossili a fonti sostenibili appare ormai irrinunciabile. Don Marino Callegari ha messo in luce l’importanza della formazione e sensibilizzazione verso questo modello di consumo energetico” . Il concetto di comunità energetica rappresenta per il territorio una nuova frontiera: un’opportunità fondamentale e una risposta concreta alla necessità di ridurre l’impatto ambientale – ha spiegato Don Marino -. Le comunità energetiche, quindi, non solo facilitano un uso responsabile e condiviso dell’energia, ma creano una connessione tra innovazione tecnologica e solidarietà comunitaria, contribuendo a un futuro energetico sostenibile e partecipato”.
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