Mentre in molte grandi città, da Milano a Torino, la necessità di posti
letto per studenti sta portando a un aumento degli interventi di student
housing, nei primi sei mesi del 2024, il 4,6% dei contratti di locazione
stipulati da un’agenzia grande e diffusa come Tecnocasa ha interessato studenti
universitari, con un leggero aumento della componente straniera che sceglie le
università italiane per studiare.
La domanda di
appartamenti in affitto ha dovuto fare i conti, soprattutto in alcune metropoli,
con una carenza di offerta causata dalla preferenza per gli affitti brevi.
Dai dati
riferiti dalle agenzie Tecnocasa e Tecnorete, Bologna primeggia con 30,4% di
chi prende in affitto una casa per motivi di studio, a seguire Genova e Milano
con il 16,7% e il 14,1%. Le tipologie più locate dagli universitari sono i
bilocali (36,9%) e i trilocali (23,9%). Rispetto a un anno fa si nota un
aumento della percentuale di affitto di quattro locali. Questo risultato
potrebbe essere dovuto alla netta preferenza per la camera singola,
prevalentemente per una questione di privacy. La scelta della camera doppia
avviene quasi sempre tra persone legate da parentela oppure tra amici. Succede
spesso, infatti, che gruppi di amici si presentino nelle agenzie del Gruppo per
trovare un appartamento da condividere. La casa con due camere e due bagni è
una soluzione che incontra spesso il favore dei ragazzi.
Fondamentale la
vicinanza alle facoltà universitarie (o all’ospedale per chi studia medicina), motivo
per cui raramente i ragazzi si spostano nell’hinterland delle grandi città per
trovare l’immobile adatto. A seguire, la tranquillità della zona, la presenza
di attività commerciali e di mezzi di trasporto che consentono di raggiungere
le zone universitarie quando distanti. Sempre più si cercano abitazioni in
buono stato e arredate.
Il collegamento
internet e wi-fi è apprezzato, ma non indispensabile. Anche la luminosità
dell’appartamento gioca un ruolo importante nella scelta. Con gli studenti si
stipulano soprattutto contratti transitori annuali (64,4% dei contratti che interessano
questa categoria di inquilini) e a canone libero (28,2%). Si chiede ai genitori
di fornire garanzie con documentazione reddituale. Capita spesso che, dopo un
anno in cui si è in affitto, se i ragazzi confermano la loro scelta accademica,
i genitori decidano di acquistare la casa, opzione ancora più probabile se i
figli che studiano fuori sede sono più di uno.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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