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Conto Trading Migliore del 2024 (Classifica più Convenienti) #finsubito prestito immediato


Un conto di trading è un particolare tipo di conto bancario che consente di effettuare la compravendita di asset finanziari come azioni, obbligazioni, ETF e derivati.

A differenza dei conti correnti tradizionali, i conti trading sono pensati per utenti che hanno intenzione di investire nei mercati, con la possibilità di far fruttare i propri risparmi e consapevoli dei rischi correlati agli investimenti.

Aprendo un conto presso una banca, si può godere di una maggiore sicurezza e affidabilità, in quanto si tratta di servizi pienamente regolamentati secondo le normative vigenti.

Per capirne di più, in questo articolo faremo una panoramica dei migliori conti di trading offerti dalle banche nel 2024, analizzandone i costi, i servizi e i vantaggi offerti rispetto alle piattaforme di trading online indipendenti.

In questo modo, scegliere il conto più adatto alle proprie esigenze risulterà decisamente più semplice.

INDICE

Prestito personale

Delibera veloce

Cos’è un Conto Trading

Come anticipato, un conto di trading è uno strumento che consente di acquistare e vendere asset finanziari con l’obiettivo di generare rendimenti.

Questi conti sono completamente separati dal conto corrente bancario, e possono essere gestiti tramite piattaforme Web o direttamente dalle app di Home Banking. L’utilizzo è molto semplice: l’utente si reca nella sezione investimenti e deposita i fondi tramite il proprio conto corrente bancario.

Una volta depositati i fondi, può decidere se acquistare, vendere o scambiare un asset, monitorando i vari mercati in tempo reale. Gli utenti possono investire su vari tipi di asset, tra cui azioni, obbligazioni, materie prime, fondi comuni di investimento, ETF, prodotti derivati e criptovalute.

Si può anche accedere a strumenti specifici per effettuare analisi di mercato, analizzare grafici e fare previsioni accurate per attuare le proprie strategie.

Di conseguenza, i conti di trading sono indicati per chi ha già una buona conoscenza dei mercati finanziari e vuole gestire autonomamente i propri investimenti.

Tuttavia, si tratta di strumenti adatti anche agli investitori occasionali, che possono creare un portafoglio diversificato nel lungo periodo per costruire un capitale da dedicare ai propri progetti futuri.

Conto Trading più Conveniente del 2024

Carta di credito con fido

Procedura celere

Scegliere il miglior conto per fare trading on line in base alle proprie necessità può essere molto difficile, soprattutto se non si è esperti di finanza e se non si ha dimestichezza con grafici, analisi e strumenti di scambio.

Per semplificare il tutto, qui sotto faremo una panoramica dettagliata dei conti di trading più apprezzati dagli utenti, selezionati dopo un attento confronto di costi, servizi e vantaggi offerti.

1. SelfyConto

Regolamentazione: Consob

Istituto Bancario: Banca Mediolanum

Piattaforma web: Sì

Costo di Accensione: GRATIS

Canone Annuale: GRATIS

Deposito minimo: nessuno

Prodotti disponibili: azioni, obbligazioni ETF e certificati

Leva finanziaria: non disponibile

Spread: Alti


Il conto di trading Mediolanum è una soluzione pensata per chi vuole affidarsi a una delle banche più solide sul territorio, l’ideale sia per principianti che per trader esperti.

Il canone della tenuta del conto è gratuito, a patto che vengano effettuate almeno 48 operazioni nell’arco di 12 mesi. In alternativa, gli utenti under 30 che aprono un SelfyConto possono beneficiare del canone gratuito fino al compimento dei 30 anni (poi 3,75€/mese). Non a caso, si tratta di uno dei migliori conti correnti per giovani del 2024.

Per quanto riguarda i costi di gestione, è prevista una commissione fissa di 7€ per gli ordini sui mercati italiani, con la possibilità di investire su azioni, obbligazioni, Titoli di Stato ed ETF.

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

Per il trading sui mercati esteri come NYSE, NASDAQ, Xetra e Euronext, invece, la commissione è dello 0,10% (min. 7€; max. 19€). Lo stesso vale per gli ETF esteri, che non prevedono maggiorazioni rispetto alle azioni.

Tra le funzioni disponibili, sottolineiamo la presenza di strumenti di protezione come lo Stop Loss e il Take Profit, che permettono di vendere l’asset al raggiungimento di un determinato prezzo. In più, si può sfruttare il trailing stop per gestire lo Stop Loss in modo dinamico, l’ideale per gli utenti più esperti.

Non mancano altri strumenti utili come l’accesso alle quotazioni in tempo reale gratuito, il confronto simultaneo dei grafici, i Widget indicatori e le funzioni di ricerca intelligenti per ottimizzare le tempistiche.

PRO E CONTRO IN SINTESI

Commissioni di 7€ sui mercati italianiFino a 19€ di commissioni sui mercati esteriAlmeno 48 operazioni per azzerare il canone

2. ING Conto Arancio

Regolamentazione: Consob n. 20307, UE 565/2018 e Direttiva 2014/65/UE

Istituto Bancario: ING Bank

Piattaforma web: Sì

Costo di Accensione: GRATIS

Canone Annuale: GRATIS o 2€ al mese

Deposito minimo: nessuno

Prodotti disponibili: azioni, obbligazioni ETF e certificati

Leva finanziaria: non disponibile

Spread: Medi

Prestito personale

Delibera veloce


Il conto di trading ING offre un servizio dai costi altamente competitivi, con canone di tenuta conto gratuito e operatività 24/7, l’ideale per qualsiasi tipo di utente.

Tra gli strumenti inclusi sono presenti Alert via SMS e/o email per avvisare in tempo reale sulle variazioni di prezzo, e analisi dettagliate con tanto di consigli personalizzati, video e podcast di esperti del settore.

Per i costi di gestione, i primi 15 ordini prevedono una commissione dello 0,19% (min. 8€; max. 18€). A partire dal 16° ordine, si applica una tariffa fissa di 8€, che si riduce a 7€ dal 51° ordine e a 6€ dal 101° ordine annuale, risultando vantaggioso per chi effettua molte operazioni.

In più, non sono previste le spese per l’accredito di dividendi, cedole o per la gestione di operazioni straordinarie, riducendo ulteriormente i costi di gestione.

Tra gli strumenti finanziari disponibili sono presenti azioni italiane ed europee, ETF, ETC, Titoli di Stato (BOT, BTP, CCT) e obbligazioni, consentendo un’ampia scelta a qualsiasi tipo di trader.

Per quanto riguarda i servizi aggiuntivi oltre al servizio di Alert, è possibile accedere al servizio MYMoneyCoach (min. 5.000€) con un canone mensile di 4€, che permette di creare un portafoglio personalizzato sotto il consiglio di consulenti esperti.

Se si possiedono già dei titoli e si vogliono trasferire nel conto di trading ING, basta scaricare dall’Area Riservata il modulo Trasferimento Titoli, così da effettuare l’operazione senza alcun costo aggiuntivo.

PRO E CONTRO IN SINTESI

Pochi strumenti di analisiMancano strumenti avanzati come Take Profit e Stop LossNon adatto a chi effettua poche operazioni

3. Revolut Plus

Regolamentazione: FCA e Banca della Lituania

Istituto Bancario: Revolut

Piattaforma web: No

Costo di Accensione: GRATIS

Canone Annuale: da 0€ a 45€/mese

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

Deposito minimo: nessuno

Prodotti disponibili: azioni, ETF e criptovalute

Leva finanziaria: non disponibile

Spread: Alti


Autorizzata dalla FCA, Revolut Trading LTD permette di accedere a un conto di trading intuitivo pensato per gli utenti che si sono da poco approcciati al mondo dei mercati finanziari.

Con il piano Plus, che prevede un canone di 3,99€ al mese, è possibile effettuare trading su azioni europee e americane, materie prime, ETF e criptovalute. Gli investimenti partono da un minimo di 1€, l’ideale per chi ha appena iniziato e non vuole rischiare grosse cifre.

Nello specifico, il piano Plus prevede 3 compravendite di azioni al mese senza commissioni, mentre le successive hanno un costo dello 0,25%. I costi salgono se si fa trading di criptovalute, che prevede l’1,49% con un importo minimo di 1,49€ per ogni operazione. Gli ETF in Europa, invece, non prevedono commissioni.

Sulle materie prime, invece, la commissione è dell’1,99%, con un importo minimo di 1€. Dall’app dedicata o tramite la piattaforma di Web Trading di Revolut, è possibile esplorare rendimenti passati, selezionare gli asset preferiti e accedere a statistiche dettagliate e notizie di mercato in tempo reale.

In più, si possono consultare le newsletter settimanali per ottenere suggerimenti utili sulle varie strategie di investimento.

PRO E CONTRO IN SINTESI

Canone di 3,99€ al meseCommissioni elevate su criptovalute e materie primePochi strumenti per l’analisi tecnica

4. Fineco

Regolamentazione: Consob n. 11971

Istituto Bancario: FinecoBank

Piattaforma web: Sì

Costo di Accensione: GRATIS

Canone Annuale: 3,95€/mese (azzerabili)

Deposito minimo: No (zero commissioni)

Prodotti disponibili: azioni, obbligazioni, ETF, crypto, CFD, opzioni, futures

Leva finanziaria: fino a 1:30

Spread: Ridotti


Il conto per fare trading Fineco è una soluzione completa pensata per chi cerca il massimo per i propri investimenti. Oltre a essere una delle banche più solide sul territorio, Fineco offre la possibilità di aprire un Conto 100% Trading o un conto corrente bancario che include anche il Conto Trading online. Entrambi i conti offrono l’accesso a FinecoX, la piattaforma di trading gratuita di Fineco, disponibile per PC e tablet, progettata per operare sui mercati globali.

Chi opta per la prima soluzione può beneficiare di condizioni agevolate, tra cui le commissioni di negoziazione dello 0,19% (min. 2,95€; max. 19€). Non è previsto nessun canone mensile, e non vengono addebitati costi per la custodia titoli.

In quanto agli asset disponibili, è possibile investire su azioni in oltre 26 mercati globali, obbligazioni come BOT, BTP e titoli di Stato, ETF, CFD, indici, commodities e criptovalute, offrendo un’ampia scelta a qualsiasi tipo di investitore.

In più, si può creare un Piano di Accumulo (PAC) investendo in ETF con versamenti automatici mensili e commissioni a partire da 2,95€. Si può anche optare per gli investimenti tramite CFD, che permettono la negoziazione senza commissioni con la sola applicazione dello spread.

Non mancano strumenti avanzati tra cui tool di analisi dei grafici, Stop Loss, Take Profit, trading con leva finanziaria per le operazioni ad alto rischio, e l’accesso a prodotti per esperti come Futures, opzioni e derivati su criptovalute tra cui Bitcoin ed Ethereum.

Gli utenti possono anche optare per il regime fiscale amministrato, semplificando notevolmente la gestione delle imposte fiscali per concentrarsi esclusivamente sugli investimenti.

Chi vuole includere anche le funzioni di banking, può richiedere il conto Fineco a 3,95€ al mese, che diventa gratuito per gli under 30, con azioni italiane in promozione a 2,95€ e azioni USA a 3,95$ più PAC in ETF senza commissioni.

PRO E CONTRO IN SINTESI

I costi possono diventare elevati con il servizio di bankingLe condizioni per chi ha più di 30 anni non sono favorevoliNon adatto a piccoli investitori

5. Intesa San Paolo

Regolamentazione: Consob n. 11971

Istituto Bancario: Intesa San Paolo

Piattaforma web: InvestoPro

Costo di Accensione: GRATIS

Canone Annuale: 0€ o 19,90€ (azzerabile)

Deposito minimo: 50€

Prodotti disponibili: azioni, ETF, Certificates e Warrant

Leva finanziaria: non disponibile

Spread: Medi


Grazie alla collaborazione con InvestoPro, Intesa Sanpaolo consente a tutti i suoi clienti di accedere a una piattaforma di trading online a condizioni vantaggiose, che offre oltre 100.000 strumenti finanziari, dati aggiornati per il trading di azioni, obbligazioni, ETF e derivati, e report su oltre 50.000 titoli da parte di esperti.

Nello specifico, sono disponibili due soluzioni: InvestoPro Go e InvestoPro Evo. InvestoPro Go è una soluzione senza canone mensile che non prevede nessun deposito minimo, risultando ideale per gli utenti principianti.

La piattaforma è accessibile via Web, e include quotazioni in tempo reale, notizie di mercato, e commissioni applicate soltanto sugli ordini eseguiti a partire da 3,90€ su azioni, ETF e Certificates della Borsa Italiana, e da 9,90€ su azioni in Europa e USA.

I fondi sono protetti grazie all’adesione al Fondo Nazionale di Garanzia, che garantisce la custodia presso la banca Intesa Sanpaolo. Chi ha già altri titoli può trasferirli senza alcun costo contattando semplicemente la banca.

InvestoPro Evo, invece, prevede un canone di 19,90€, ma è momentaneamente in promozione a canone gratuito entro il 31/10/2024, con commissioni da 1,90€ a contratto eseguito su IDEM, FIB, Mini FIB e Micro FIB.

Chi fa trading su azioni, ETF, Certificates, Warrant, obbligazioni, Titoli di Stato ed Eurobond sulla Borsa Italiana, invece, è soggetto a una commissione di 6,90€, che sale a 8,90€ per azioni Europa, UK e USA.

Le operazioni possono essere effettuate sia dal sito che da app, con monitoraggio in tempo reale, widget personalizzati, Book orizzontale e verticale, strumenti di analisi dei grafici Trading View, indicatori personalizzati, test di virtual trading e molto altro.

Per accedere alla piattaforma basta creare un account su InvestoPro e scoprire le condizioni contrattuali grazie alla partnership con Intesa San Paolo.

PRO E CONTRO IN SINTESI

La piattaforma è esterna a Banca IntesaI costi diventano elevati senza promozioniSoluzione non adatta a piccoli investitori

6. Unicredit

Regolamentazione: Consob

Istituto Bancario: Unicredit

Piattaforma web: Sì

Costo di Accensione: GRATIS

Canone Annuale: gratuito, oppure da 4€ o 7€ al mese

Deposito minimo: nessuno

Prodotti disponibili: azioni, CFD, obbligazioni, ETF, certificati e indici

Leva finanziaria: fino a 1:7 (leva fissa)

Spread: Ridotti


Unicredit consente ai propri clienti di accedere a una comoda piattaforma di trading online tramite l’apposito conto per fare trading, che consente di:

  • investire su strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, ETF e Warrant;
  • negoziare sulla Borsa Italia senza canone di tenuta conto;
  • operare sui mercati internazionali;
  • ricevere news e consigli in tempo reale.


In più, accedendo alla funzione Money Trading Advanced è possibile completare l’offerta accedendo a un book a 5 livelli con quotazioni in tempo reale e notifiche push per rimanere sempre aggiornati, a cui si aggiungono gli Ordini Condizionati per concludere l’operazione al verificarsi di determinate condizioni di prezzo.

Inoltre, con Money Trading Advanced si può sfruttare un tetto massimo di commissioni pari a 19,50€ sui mercati MTA, ETFPlus, Sedex, azionario EuroTLX, così da evitare di sostenere costi troppo elevati in base al tipo di operazione.

Per quanto riguarda le commissioni su altri asset, sono previste:

  • commissioni dello 0,40% (min. 7€) su Titoli di Stato Italiani:
  • commissioni dello 0,40% (min. 11,50€) su azioni, warrant, ETF e fondi chiusi italiani;
  • commissioni dello 0,40% (min. 7€) su obbligazioni italiane ed estere MOT;
  • commissioni dello 0,70% (min. 14€) su obbligazioni Estere.


Per richiedere l’apertura, verificare il soddisfacimento dei requisiti e conoscere i costi nel dettaglio bisogna fissare un appuntamento in filiale oppure chiamare il numero verde 800.57.57.57.

PRO E CONTRO IN SINTESI

Diversi costi da sostenere in base agli strumenti utilizzatiCondizioni poco chiare senza appuntamento in filialePer l’apertura, bisogna verificare i requisiti con un operatore

7. Webank

Regolamentazione: Consob

Istituto Bancario: Banco BPM

Piattaforma web: Sì

Costo di Accensione: GRATIS

Canone Annuale: GRATIS

Deposito minimo: nessuno

Prodotti disponibili: azioni, ETF, obbligazioni e derivati

Leva finanziaria: fino a 1:20

Spread: Molto alti


Con il conto corrente Webank, che non prevede nessun canone mensile o annuale, è possibile accedere a un conto di trading disponibile in due versioni: profilo fisso e profilo variabile.

Il profilo fisso prevede, appunto, delle commissioni fisse sulle negoziazioni, che vengono ridotte in base al volume di trading secondo i seguenti valori:

  1. azioni Italia/Europa, obbligazioni, ETF e Sedex: da 12€ (volume da 0€ a 500€) a 2,75€ (volume >2.000€);
  2. azioni USA: da 15,9$ (volume da 0€ a 500€) a 6,9$ (volume >2.000€).
  3. azioni Londra: da 12,5£ (volume da 0€ a 500€) a 7,5£ (volume >2.000€).
  4. derivati: da 9€ (volume da 0€ a 500€) a 3€ (volume >2.000€) per categoria A; da 5,9€ a 3€ per categoria B, da 3,9€ a 1,9€ per categoria C.


Il profilo variabile, invece, permette di pagare commissioni dello 0,19% (min. 2,75€; max 18,9€) sulle azioni Italiane ed Europee, obbligazioni, ETF e Sedex.

Queste vengono ridotte allo 0,17% (min. 2,75€; max. 12,90€) con volumi tra 500€ e 1.000€; allo 0,15% (min. 2,75€; max 9,90€) con volumi tra 1.000€ e 1.500€; allo 0,13% (min. 2,75€; max. 6,90€) con volumi fino a 2.000€, fino a diventare commissioni fisse di 2,75€ per volumi superiori a 2.000€.

Per quanto riguarda gli strumenti disponibili, è possibile scambiare azioni, ETF, obbligazioni e derivati, disponibili su mercati come Hi-MTF e OTC. Inoltre, è disponibile una piattaforma di trading evoluta, accessibile tramite PC o smartphone, che comprende quotazioni in tempo reale, notifiche push, storici fino a 10 anni, news giornaliere, Watchlist e Layout personalizzabili più funzioni Drag & Drop per la massima intuitività.

A ciò si aggiunge il conto corrente bancario a zero spese, con carte di credito, carte di debito e carta prepagata incluse, bonifici SEPA senza commissioni e possibilità di pagare MAV, RAV e F24 senza costi.

PRO E CONTRO IN SINTESI

Piano commissionale un po’ complessoCompatibilità con lo smartphone da migliorareServizio clienti poco reattivo

Strumenti di Investimento di un Conto Trading

Come abbiamo visto, a seconda del conto di trading selezionato è possibile accedere a una serie di strumenti di investimento.

Di seguito una lista esaustiva dei principali asset su cui è possibile investire:

  • azioni: quote di proprietà di una società che consentono di beneficiare, oltre che dei possibili rialzi di prezzo, anche del pagamento dei dividendi, erogati su base trimestrale, semestrale o annuale;
  • obbligazioni: titoli di debito emessi da governi o aziende che possono essere comprati per prestare denaro agli emittenti, con una restituzione a scadenza e interessi periodici;
  • ETF: fondi d’investimento negoziati in borsa che replicano l’andamento di un determinato gruppo di asset, consentendo una buona diversificazione del portafoglio;
  • fondi comuni di investimento: simili agli ETF, i fondi comuni raccolgono denaro da più investitori, che viene gestito da professionisti per essere investito su posizioni strategiche;
  • Warrant: i Warrant danno il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare o vendere un’azione a un prezzo prefissato, permettendo di operare anche nel breve termine;
  • Certificates: si tratta di strumenti chiamati “derivati strutturati”, che consentono di investire in asset sottostanti come azioni, indici e materie prime, selezionando varie opzioni di rischio/rendimento.


Nella maggior parte dei casi sono disponibili azioni, obbligazioni, ETF e fondi comuni, adatti sicuramente a un target di utenti principianti.

Gli strumenti derivati come i Warrant e i Certificates, invece, sono adatti a un’utenza più esperta e disponibili soltanto con alcuni conti di trading come Fineco.

Cosa serve per aprire un Conto Trading


Aprire un conto di trading presso una banca è un processo abbastanza semplice. Per evitare errori, basta seguire attentamente le procedure guidate rispettando gli eventuali requisiti richiesti dalla banca in questione.

In generale, l’apertura di un conto trading è riservata agli utenti maggiorenni, che devono fornire alla banca i seguenti documenti:

  • documento d’identità e codice fiscale;
  • prova che attesta la residenza (bolletta o estratto conto);
  • dati bancari del conto corrente da collegare.


Tenendo a portata le suddette informazioni, si può seguire la procedura guidata disponibile sul sito ufficiale o sull’app della banca. In genere, basta richiedere l’apertura del conto di trading e firmare il contratto, ricordando di leggere attentamente eventuali clausole o penali in caso di chiusura.

In alcuni casi, la banca può anche somministrare un questionario per valutare l’adeguatezza dell’utente, ponendo domande su nozioni basilari dei mercati finanziari. In questo modo, è possibile capire se l’utente può continuare il proprio percorso di trading o se ha bisogno di approfondire le proprie conoscenze.

Quando si deve dichiarare un Conto Trading

In fase di dichiarazione dei redditi, è possibile che venga richiesta la dichiarazione del conto di trading. Dichiarare il conto è importantissimo per evitare sanzioni e rispettare tutti gli adempimenti fiscali previsti.

Nello specifico, il conto di trading va dichiarato nei seguenti casi:

  • se si generano plusvalenze, ovvero guadagni derivanti dalla vendita di asset, con aliquota del 26%;
  • se si ottengono dividendi, con aliquota del 26%;
  • se si detengono obbligazioni che generano interessi;
  • se si generano minusvalenze, ovvero perdite generate a seguito di vendite, con la possibilità di ottenere una riduzione delle imposte.


Inoltre, chi detiene un conto di trading estero deve dichiararlo in qualsiasi circostanza per evitare problemi con il Fisco. Nello specifico, i conti di trading esteri necessitano della compilazione del quadro RW e del pagamento dell’imposta IVAFE dello 0,2%, a cui aggiungere l’eventuale aliquota del 26% in caso di plusvalenze.

Queste regole valgono col regime dichiarativo, ovvero se si utilizzano piattaforme, conti e strumenti non amministrati dalle società emittenti. Fortunatamente, molte banche in Italia offrono la possibilità di aprire conti di trading in regime amministrato, dove è l’istituto stesso a occuparsi del calcolo e della trattenuta delle imposte, semplificando la gestione fiscale per l’investitore.

Cosa significa Regime Amministrato

Come anticipato sopra, molte banche utilizzano il cosiddetto regime amministrato nelle loro offerte di conti di trading. Il regime amministrato non è altro che un sistema fiscale che permette di semplificare la gestione di guadagni e perdite provenienti dal trading.

In sintesi, l’intermediario si occupa in tempo reale del calcolo, della dichiarazione e del versamento delle imposte dovute sul capital gain (o plusvalenze), sui dividendi, sugli interessi o su qualsiasi altro guadagno derivante dal conto di trading.

Ciò significa che non bisogna dichiarare manualmente i redditi compilando modelli complessi e dovendo tenere traccia in autonomia di tutte le transazioni effettuate.

In più, dato che i guadagni ottenuti vengono tassati nell’immediato, si evita anche di fare confusione nella gestione del denaro, consentendo di ammortizzare gli importi delle imposte nel caso in cui vengano registrate delle minusvalenze.

Non a caso, aprire un conto di trading con regime amministrato è la scelta migliore per chi vuole affidarsi a una banca o intermediario italiano e non vuole complicare la gestione del conto con lunghe procedure burocratiche e contabili.

Differenze tra Conti Trading e Piattaforme


I conti trading delle banche e le piattaforme di trading indipendenti possono presentare molte differenze significative, sia in termini di sicurezza che in termini di servizi offerti, costi e flessibilità.

Come già sottolineato più volte, i conti di trading aperti presso le banche permettono di accedere a un servizio più affidabile, sicuro e regolamentato, garantendo la massima protezione per i fondi degli utenti.

Molte banche, inoltre, includono assicurazioni o coperture per i fondi, permettendo di operare in tutta tranquillità. Anche le piattaforme indipendenti online sono regolamentate, ma alcune potrebbero essere adeguate solo per certe giurisdizioni.

In questo senso, bisogna sempre verificare che la piattaforma sia certificata da enti di vigilanza come la CONSOB (in Italia) o la FCA (nel Regno Unito).

In quanto ai costi, questi risultano più elevati presso i conti di trading bancari, soprattutto se si opera con strumenti esteri, anche se possono essere incluse consulenze personalizzate o pacchetti speciali per alcuni tipi di asset.

Le piattaforme online, invece, presentano costi di gestione più bassi, anche se possono mancare alcuni servizi aggiuntivi.

Per ciò che riguarda gli asset disponibili, le piattaforme sono spesso più complete, poiché offrono anche strumenti ad alto rischio. Le banche, invece, offrono generalmente la possibilità di scambiare azioni, obbligazioni, ETF e fondi di investimento.

Di conseguenza, i conti di trading bancari sono adatti a chi vuole la massima sicurezza e necessita di accesso a diversi servizi aggiuntivi, anche se si tratta di utenti principianti. Diversamente, le piattaforme online sono consigliate per chi conosce già i mercati finanziari ma vuole spendere il meno possibile.

Un’alternativa valida alle due opzioni è rappresentata dai broker, ovvero degli intermediari che agiscono tra l’investitore e i mercati, disponibili sia presso sedi fisiche che online. Nello specifico, i broker online presentano costi molto ridotti e una grande flessibilità, anche se spesso mancano servizi di assistenza adeguati.

Metodo di classificazione

La selezione dei migliori conti di trading offerti dalle banche ha richiesto l’analisi approfondita di alcuni criteri fondamentali, che possono fare la differenza sia in termini di usabilità che di esperienza complessiva dell’utente.

Innanzitutto, abbiamo valutato i costi e le commissioni, scegliendo conti con zero spese di apertura e canoni gratuiti o ridotti, con condizioni agevolate per alcuni strumenti finanziari o determinate tipologie di utenti.

Anche la facilità d’uso e le funzioni delle piattaforme online hanno giocato un ruolo cruciale nella scelta, insieme alla varietà di prodotti finanziari offerti dalla banca.

In più, abbiamo scelto conti con servizi di assistenza clienti facilmente raggiungibili e sistemi di sicurezza avanzati, tra cui garanzie e protezioni sui fondi depositati.

Inoltre, trattandosi di conti di trading in banca, la maggior parte di essi consente di optare per il regime amministrato, semplificando notevolmente la gestione fiscale degli investimenti.

Conclusione

Come abbiamo visto, esistono diversi conti di trading a seconda delle proprie necessità e preferenze personali. Alcune banche offrono soluzioni complete con numerosi prodotti finanziari, come nel caso di Fineco e Mediolanum, anche se i costi possono risultare più elevati.

Altre, come ING e Revolut, permettono di accedere a soluzioni ideali per principianti che vogliono effettuare tante operazioni a costi ridotti, anche se possono mancare alcuni strumenti avanzati.

Chi cerca una soluzione più tradizionale tramite la quale poter chiedere supporto anche in filiale, può optare per le soluzioni di Unicredit e Intesa San Paolo, che vantano numerosi sportelli in tutto il territorio.

Infine, chi cerca un conto di trading all-inclusive con conto bancario annesso a zero spese, può optare per WeBank, adatta sia a utenti esperti che principianti.

Domande Frequenti sui Conti Trading


Cosa devo pagare se faccio trading?

Chi fa trading deve tenere conto sia dei costi fissi che delle commissioni di gestione, nonché di eventuali tasse come quelle sulle plusvalenze (26%) e l’IVAFE (0,2%).


Quanti soldi ci vogliono per iniziare a fare trading?

L’importo minimo per fare trading dipende dal proprio budget e dalle proprie esigenze personali. In generale, si può partire con 100€, anche se per vedere risultati più concreti sono consigliati almeno 1.000€ o 2.000€.


Quanto costa fare trading con Mediolanum?

Le commissioni di Mediolanum variano in base al tipo di operazione e strumento finanziario utilizzato. La commissione fissa è di 7€ per gli ordini sui mercati italiani, mentre per mercati esteri come NYSE, NASDAQ, Xetra e Euronext, è dello 0,10% (min. 7€; max 19€).



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