Federico ha 29 anni, ne aveva 14 quando i suoi genitori sono diventati soci della cooperativa costruttrice per assicurargli una casa, ma ancora non ci può entrare. Stessa sorte, e stessa età di Matteo che la attende dal 2021 e nel frattempo è in affitto in un appartamento in condivisione con affaccio proprio sul grande cantiere. Raffaella invece aspetta da 9 anni e alla soglia dei 50 deve fare i conti con l’attivazione di un mutuo che, inevitabilmente, pesa di più.
Queste sono solo alcune delle storie che troviamo alle spalle del piano di piano di zona Tor Vergata 2, a Roma sud est, tra l’Autostrada e il Policlinico. Gli assegnatari hanno versato migliaia di euro per firmare il compromesso, con la conferma di avere le chiavi di casa in tempi certi. Ma così non è andata, e se la prima palazzina è praticamente pronta da qualche mese, con le famiglie che hanno la possibilità oggi di poter iniziare almeno a portare i primi mobili, alla seconda manca ancora molto. “Se non terminano le opere di urbanizzazione non possiamo attivare il mutuo e dal costruttore riceviamo solo mail in cui viene indicato lo slittamento di due mesi in due mesi – spiega Livio Di Maio, uno degli assegnatari più recenti che ha firmato il compromesso due anni fa -. Io ora sono in affitto, come molti qui, ma devo lasciare casa a dicembre perché hanno trovato un altro inquilino, e non so onestamente dove andare. Come faccio a prendere un’altra casa in affitto, con tutti i costi che questo impone, quando potrei entrare nella mia nei prossimi mesi? Siamo in trappola”.
Per non parlare di quanto l’allungamento dei tempi stia peggiorando le condizioni economiche: “Noi l’abbiamo presa per mio figlio ed erano 6 anni fa – racconta Gianni Lucarelli -. Non solo i prezzi di costruzione sono aumentati, ma perdiamo tutte le agevolazioni di un mutuo per un under 35, ora mio figlio è più grande, e con i tassi che sono ormai triplicati”.
Svolta per 17 piani di zona: via libera alla trasformazione in diritto di proprietà
Altro problema il prezzo massimo di cessione: “Sappiamo solo che ci sono degli aumenti di circa il 10%, e non è poco, ma ancora non ci dicono nulla – sottolinea Riccardo Aprea, assegnatario in attesa da 5 anni -. La mia casa, che avrà anche una metratura inferiore rispetto a quanto concordato, arriverà a costare forse anche di più di un appartamento sul libero mercato ed è una cosa inaccettabile”. E con la paura che possano essere occupate se la situazione non si sblocca.
La grande truffa dei Piani di zona
Ed è facile comprendere la rabbia di queste persone, bloccate dentro una vicenda che è difficile da accettare. Da un lato ci sono i costruttori con i loro ritardi, dall’altro gli enti chiamati a completare le opere di urbanizzazione, quindi Regione Lazio e Comune di Roma attraverso Astral: “Vediamo il cantiere fermo e ci chiediamo il perché – dicono -, pretendiamo di avere delle risposte certe perché la nostra vita è letteralmente in sospeso, e non è giusto”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link