Non c’è luogo più iconico di Mirafiori per rappresentare la Torino che cambia. La città della “grande fabbrica” che volta pagina e lascia il passo a quella del commercio, delle eccellenze universitarie, della logistica e ancora dell’industria, in cui però sono le aziende più piccole a occupare gli spazi abbandonati da Fiat/Stellantis. E adesso per un pezzo, un grosso pezzo di quell’area, oggetto di un decennale piano di recupero, è arrivato il momento della verità: la messa in vendita.
Si tratta di una parte dell’area “MRF Industrial Hub”, oltre 300mila metri quadri all’interno del progetto della società TNE-Torino Nuova Economia (società partecipata da Regione, Città e, in minima parte, Stellantis) per la riqualificazione delle ex aree dismesse di Mirafiori. È in quest’area, compresa tra corso Settembrini e corso Orbassano, che l’immobiliare Quimmo ha messo in vendita tre lotti edificabili che «offrono un’opportunità di insediamento ad imprese e investitori in cerca di un contesto innovativo in una posizione strategica».
Nell’area MRF si è già insediata la Cittadella del Design e della Mobilità, eccellenza del Politecnico di Torino per la didattica e la formazione nel campo del disegno industriale e dell’ingegneria dell’autoveicolo, il CIM 4.0 (altro polo d’eccellenza di Politecnico e Università) e alcune aziende (Tecnocad, Tubiflex e altre). Sempre qui, secondo i piani, dovrebbero insediarsi le autolinee Giachino, un self storage EasyBox e soprattutto il polo multifunzionale della Nova Coop, con centro commerciale e una residenza universitaria.
Ora, è arrivato il momento di scoprire quale sarà il futuro di un’altra fetta di questa enorme area, grazie anche ai rendering diffusi dall’immobiliare che mostrano le palazzine che dovrebbero prendere il posto dei capannoni abbandonati. Nel video, ecco lo stato attuale dell’area, un viaggio tra i capannoni ormai abbandonati, destinati a lasciare il posto alla nuova Mirafiori:
I tre lotti messi in vendita presentano una superficie fondiaria complessiva di 37.500 metri quadrati, per una capacità edificatoria pari a 47.400 metri quadrati di superficie lorda di pavimento realizzabile. Sono suddivisi in tre aree nominate UMI A1a (8.656 mq di superficie fondiaria e 14.295 di superficie lorda di pavimento a una base d’asta di 4.265.391 euro), UMI A1b (7.472 mq di superficie fondiaria e 11.545 di superficie lorda di pavimento a 3.445.005 euro) e il più grande, UMI A2 (21.418 mq di superficie fondiaria e 21.638 di superficie lorda di pavimento per 6.806.318 euro).
In blu, nella Zona A in alto a destra, l’area in cui rientrano i lotti di Mirafiori messi in vendita
Chi si potrebbe insediare in questi spazi? Soprattutto «attività produttive già in esercizio interessate a localizzare proprie unità distaccate per la produzione innovativa, la ricerca e la sperimentazione e start-up e nuove imprese che intendono avviare lo sviluppo delle proprie attività produttive e innovative».
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