Una recente ricerca condotta da Changes Unipol, in collaborazione con Ipsos, evidenzia alcuni aspetti interessanti sui mutui e sui comportamenti finanziari dei bolognesi, in particolare in relazione alla riduzione dei tassi d’interesse decisa dalla Banca Centrale Europea (BCE), e un primato: il 46% delle famiglie bolognesi ha un mutuo in corso, il dato più alto tra le principali città italiane.
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La riduzione del costo del denaro e quindi dei finanziamenti, rappresenta sempre un impulso, più o meno sensibile, a consumi e investimenti.
La fotografia di Bologna
Secondo il rapporto, il 36% ha un mutuo per l’acquisto della prima casa (anche questo il dato più elevato a livello nazionale tra le città metropolitane), il 20% ha un mutuo per l’acquisto della seconda casa, un valore significativamente più alto rispetto alla media nazionale (11%), il 9% per la ristrutturazione edilizia.
Sotto le torri, iI 16% dichiara che, per l’acquisto della prima casa, non ha un mutuo, ma lo ha avuto in passato. Per l’acquisto della seconda casa siamo al 5%, mentre per la ristrutturazione edile l’11% conferma di aver avuto un mutuo in passato.
Meno di 1 bolognese su 2 (48%) dichiara di non avere mai aperto un mutuo per l’acquisto della
prima casa, ma il dato sale al 75% se si tratta della seconda casa. Per la ristrutturazione edile, invece,
la maggior parte dei bolognesi (80%) non ha mai aperto un mutuo.
Il 57% dei bolognesi, come il resto degli italiani, dichiara di essere disposto a rimandare la stipula di un mutuo se il tasso di interesse è ritenuto troppo alto. Il restante 43%, lo sottoscriverebbe ugualmente, per poi rinegoziarlo.
A chi si affidano i bolognesi
A un consulente bancario o finanziario, ritenuto utile per il 42% dei bolognesi. Il 18%, invece, si informa su siti web specializzati; un dato più elevato rispetto alla media nazionale del 13%. L’8% fa riferimento ad amici e famigliari mentre alcuni bolognesi si affidano alla stampa (7%) e a blog, forum su internet o social
network (7%). Il 5% prende in considerazione il sito web della banca, mentre il restante 26% non si
rivolgerebbe a nessuno per avere consigli sui mutui o i pagamenti a rate.
I bolognesi e le rate
Un bolognese su due (52%) ne ha fatto ricorso e il 19% ne ha attualmente uno in corso, evidenzia la ricerca. Il 16%, invece, dichiara che li utilizza spesso ma non ne ha attualmente in corso mentre il 15% li ha solo utilizzati qualche volta. Il restante 48% non ha mai fatto ricorso a pagamenti a rate.
Il “buy now pay later” (compra ora, paga dopo), finanziamento a breve termine, è conosciuto da 7 bolognesi su 10. Tra questi, il 34% non ne ha mai fatto uso mentre il 36% lo ha utilizzato almeno qualche volta. Lo usa il 19% dei bolognesi (un dato più elevato della media nazionale del 15%). Infine, il 30% non ne ha mai sentito parlare.
L’indagine è stata realizzata presso un campione rappresentativo della popolazione nazionale di età 16-74 anni (oltre 44 milioni di individui) e dei residenti nelle principali Aree Metropolitane (oltre 13 milioni di individui). Sono state realizzate 1.720 interviste, condotte mediante metodo CAWI (Computer Assisted Web Interviewing: metodologia di raccolta dati che si basa sulla compilazione di un questionario via web) tra il 19 e il 28 giugno.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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