A Guglionesi vive una famiglia che ha perso la casa nel terremoto del 14 e 16 agosto 2018. Una casa persa per sempre, resa inutilizzabile e irreparabile dalle scosse sismiche, in particolare da quella di magnitudo 5.1 delle 20:19 del 16 agosto. Quando il peggio sembrava passato, la terra รจ tornata a tremare con violenza, distruggendo decine e decine di abitazioni. Tra queste, la casa di Achille e Paolo Ionata, insieme ad altri familiari, situata in via Martiri dโUngheria.
Nulla di diverso rispetto alla sorte di tante altre famiglie, se non fosse che, nel loro caso, una serie di cavilli burocratici, paradossi normativi e modifiche legislative li ha privati di un diritto fondamentale: il diritto alla casa. ร una vicenda che, seppur estrema, mostra quanto lo Stato, nelle sue mille diramazioni e istituzioni, possa diventare un ostacolo invece che un supporto. Ed รจ una doppia beffa, perchรฉ, oltre a vedersi negata la possibilitร di ricostruire la propria abitazione distrutta, la famiglia Ionata รจ costretta a pagare di tasca propria per vivere altrove. Il contributo per lโautonoma sistemazione รจ terminato da tempo in Molise, anche se lโedificio di via Martiri dโUngheria รจ ormai inagibile da anni. E ora, per peggiorare le cose, cโรจ stato un altro terremoto, nella notte tra il 9 e il 10 novembre, che ha aggravato le condizioni strutturali dellโedificio. Achille ha cosรฌ inviato una richiesta di sopralluogo urgente ai tecnici, per valutare la sicurezza dellโimmobile e garantire anche la pubblica incolumitร .
Quella casa non รจ semplicemente danneggiata: รจ un luogo pericoloso, con crepe profonde sui muri portanti, solai sconnessi, parti che cedono. Una doppia beffa, dunque, per la famiglia Ionata di Guglionesi, che oggi si trova senza casa e costretta a pagare lโaffitto, nonostante i 39 milioni di euro stanziati per la ricostruzione post-sisma del 2018. Erano le 20:19 di quella sera dโagosto quando una scossa di magnitudo 5.1 colpรฌ il Basso Molise, con epicentro tra Montecilfone e Guglionesi. Una scossa forte, avvertita anche nelle regioni vicine: Abruzzo, Lazio e Campania.
Non ci furono feriti gravi nรฉ morti e, forse per questo, il terremoto del 2018 รจ stato considerato di โserie Bโ. โRifletto oggi con amarezza,โ dice Achille Ionata, โche la mancanza di vittime abbia fatto sรฌ che questo terremoto venisse dimenticato. Tutti i territori terremotati del Centro Italia hanno visto i termini di ricostruzione riaperti, tranne il Molise.โ Nei giorni successivi ci furono altre scosse di assestamento, che tennero la popolazione in stato di allarme. Il governo dichiarรฒ lo stato di emergenza, stanziando fondi per le necessitร immediate, compreso un contributo per lโautonoma sistemazione delle famiglie evacuate.
Tra queste famiglie cโera proprio quella dei fratelli Ionata. Una casa di circa 600 metri quadrati, disposta su tre piani, che fu dichiarata inagibile sulla base delle valutazioni della Protezione Civile. I tecnici riscontrarono da subito gravi danni strutturali e la famiglia fu costretta a lasciare la propria abitazione. Era il 24 agosto 2018. Da quel momento, una serie di norme e passaggi burocratici ha reso ancora piรน complessa la loro situazione.
Gli anni passano, e si arriva a giugno 2022. Il Commissario Straordinario per la Ricostruzione emette lโordinanza n. 5, che stabilisce le modalitร per accedere ai fondi. โConsiderando i danni estesi allโimmobile e volendo accelerare i tempiโ racconta Achille Ionata, โabbiamo rinunciato al contributo diretto per la ricostruzione, che comunque non sarebbe stato sufficiente per ricostruire lโedificio, optando per il Superbonus 110% rafforzato previsto dal decreto del 2020.โ Alla fine del 2022, pochi giorni dopo Natale, la famiglia Ionata formalizza la rinuncia al contributo per la ricostruzione, scegliendo il Superbonus rafforzato, che consente anche lo sconto in fattura.
Questo Superbonus โrafforzatoโ รจ una versione potenziata del Superbonus 110%, pensata per supportare le aree colpite da eventi sismici. Oltre a coprire le spese per lโefficientamento energetico, offriva una detrazione fiscale fino al 160% dei costi e permetteva la cessione del credito o lo sconto in fattura, permettendo ai proprietari di realizzare i lavori senza anticipo di denaro.
Ma cosa รจ successo dopo? โUna serie di modifiche legislativeโ spiega Achille con rassegnazione, โha ristretto lโaccesso a questa agevolazione, riservandola a specifiche regioni ed escludendo di fatto il Molise.โ Con il cosiddetto Decreto Blocca Cessioni (decreto-legge n. 11 del 2023, convertito nella Legge n. 38 dellโ11 aprile 2023), il governo ha introdotto nuove restrizioni sulla cessione del credito e sullo sconto in fattura, rendendo impossibile per chi, come i fratelli Ionata, aveva rinunciato al contributo diretto per la ricostruzione di ottenere i fondi necessari.
Lo Stato, dunque, ha beffato il Molise. Con una legge che limita le agevolazioni del Superbonus solo a determinate regioni, il Molise รจ rimasto escluso. โCosรฌโ dice ancora Achille Ionata, โci siamo ritrovati senza accesso nรฉ al Superbonus, perchรฉ il Molise nel frattempo era stato escluso, nรฉ al contributo per la ricostruzione.โ Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, infatti, possono beneficiare dellโordinanza n. 190, che riapre i termini per i contributi per chi aveva rinunciato al contributo in favore del Superbonus nelle aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016.
Questo lascia fuori le famiglie colpite dal sisma del 2018 in Molise. Anche i successivi provvedimenti, che hanno riaperto i termini per domande di contributi legati a eventi calamitosi, non hanno incluso i molisani. Per il Molise non ci sono misure, e i cittadini si trovano esclusi da qualsiasi beneficio.
A settembre 2024, lโavvocato della famiglia Ionata ha presentato unโistanza al Commissario Straordinario, Francesco Roberti, chiedendo di riaprire i termini anche per il Molise, come รจ stato fatto per altre regioni colpite dai terremoti. Nel frattempo, perรฒ, la famiglia continua a vivere in affitto a proprie spese, poichรฉ il contributo per lโautonoma sistemazione รจ stato interrotto il 30 settembre 2021. Solo in Molise si รจ verificata questa interruzione, mentre altre regioni colpite da terremoti nel 2009 e 2016 continuano a ricevere sostegno.
Ma perchรฉ la famiglia Ionata non รจ riuscita a presentare in tempo il piano di abbattimento e ricostruzione ex novo della casa di via Martiri dโUngheria? โCi sono questioni burocraticheโ spiegano i proprietari, โaggravate dalla pandemia di Covid-19, che ha rallentato le pratiche negli uffici pubblici.โ E poi, aggiunge Achille Ionata, โquando siamo andati a fare la verifica al Catasto, era in corso la digitalizzazione, con una serie di errori che hanno rallentato tuttoโ.
Ecco perchรฉ la richiesta รจ stata tardiva, ma non certo per colpa loro. Ora รจ arrivata la risposta della Regione Molise alla richiesta di riammissione al contributo per la ricostruzione. In una nota ufficiale, la Struttura Commissariale di Supporto ha comunicato che, a causa della carenza di risorse assegnate per il sisma del 2018, non รจ possibile riaprire i termini per il contributo, come richiesto dalla famiglia.
โSono 39 milioni di euro e, da quanto risulta, non sono stati certo spesi tuttiโ afferma Achille Ionata, โanzi, la disponibilitร ci dovrebbe essere, e comunque siamo in attesa di un resoconto dettagliatoโ. La Regione, perรฒ, non ha fornito un resoconto, dichiarando solo di essere disponibile a fornire ulteriori chiarimenti, e spiegando che la mancanza di fondi blocca ogni possibilitร di sostegno alla ricostruzione. Cosรฌ, la famiglia Ionata si ritrova ancora una volta senza risposte concrete. Intanto, la nuova legge di bilancio 2025 in discussione prevede nuovi fondi, ma il Molise resterebbe escluso.
โIl Molise non esisteโ conclude amaramente Achille. โChiediamo ai nostri rappresentanti in Parlamento e al Commissario Straordinario della Ricostruzione se esiste la volontร di tutelare questa terraโ. E con un nuovo sciame sismico in corso, la situazione รจ ancora piรน complicata.
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