Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato un nuovo bando che prevede agevolazioni per le imprese operanti nel settore tessile, moda e accessori, con l’obiettivo di favorire progetti di transizione ecologica e digitale.
Il bando offre contributi a fondo perduto per supportare percorsi di sviluppo sostenibile e innovazione tecnologica nelle imprese del settore.
Chi può accedere e cosa finanzia il bando
Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI operanti nel settore del tessile, della moda e degli accessori interessate a sviluppare progetti per migliorare l’efficienza ambientale e potenziare l’innovazione digitale dei propri processi produttivi o dei prodotti e servizi offerti. Le spese finanziabili includono:
- formazione del personale per acquisire competenze digitali e sostenibili;
- implementazione di tecnologie innovative come cloud computing, big data, intelligenza artificiale, blockchain, robotica avanzata, IoT e soluzioni di tracciabilità digitale della filiera produttiva;
- certificazioni di prodotto e processo in materia ambientale;
- analisi di Life Cycle Assessment (LCA).
Contributo e requisiti
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, coprendo fino al 50% delle spese ammissibili per un massimo di 60.000 euro per progetto. Il bando è aperto a tutte le imprese del settore. I contributi sono erogati nel rispetto della normativa de minimis e possono essere cumulati con altre agevolazioni compatibili.
Modalità e scadenze per la presentazione delle domande
Le domande dovranno essere inviate online, tramite il portale di Invitalia, dalle ore 12:00 del 11 dicembre 2024 fino alle ore 12:00 del 31 gennaio 2025.
Info: agevolato@firenze.cna.it
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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