È venerdì. Breve giro tra le notizie della settimana
“Comment le teletravail change les vies e les villes” La Tribune oggi a tutta pagina. Mentre per lo più i quotidiani italiani aprono su Consulta e riforme “Sette no dalla Consulta” Il Messaggero “Autonomia nell’indifferenziata”.
L’economico Sole 24ore segnala “le nuove cure gratuite della Sanità” e il “sommerso che pesa 2,4 miliardi sulle casse statali” ed è quello di colf e collaborazioni domestiche che strangola le famiglie italiane.
Speciale Salario minimo
Oggi, 15 novembre, scade il termine per recepire la direttiva europea sui salari minimi adeguati.
“Ma, a due anni dall’approvazione, la maggior parte dei Paesi membri, Italia inclusa, non ha neanche avviato l’iter di trasposizione.
“La maggior parte dei Paesi europei ha una legislazione sul salario minimo, tranne cinque: Danimarca, Svezia, Austria, Finlandia e Italia”.
A oggi otto Stati membri hanno approvato le leggi per adeguare le norme nazionali e due hanno fatto ricorso.
La Lituania è intervenuta di recente con un emendamento al Codice del lavoro. La Grecia ha presentato da poco un progetto di legge. In Germania, Irlanda e Slovenia le normative interne soddisfano i requisiti minimi fissati dall’Ue. In lista d’attesa risulterebbero Italia, con Francia, Portogallo, Cipro, Estonia e Malta (Fonte L’Inkiesta di Lidia Baratta)
Abbiamo letto nei giorni scorsi
Ieri. Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci “Bonus autoimpiego per gli under 35 ancora fermi al palo. In ritardo i nuovi incentivi per sostenere l’autoimpiego ‘Centro Nord Italia’ e ‘Resto al Sud 2.0’ previsti dal decreto Coesione.
Le agevolazioni non sono ancora operative. Lo scrive il Sole 24ore.
Antonio Picasso “Ora il clima non è più un’urgenza” Il Riformista. “Dalla 29esima Conferenza delle Parti Cop29 in corso a Baku in Azerbaigian polemica stizzita e analisi più̀ ragionata. Il petrolio un dono di Dio”.
L’11 Novembre
Pietro Guastamacchia – L’aplomb di Fitto di fronte alle stranezze del parlamento europeo – Il Foglio.
A Bruxelles un corso accelerato di democristianità alla bolla brussellese.
Ma chi sono i più desiderati in Europa? I benefit!
“Il mercato europeo del welfare aziendale è in espansione” e secondo lo studio ‘Great Benefit Study’ tocchera’ i 43 miliardi euro nel 2032. I benefit sono decisivi nella scelta del lavoro. Cosa ne pensano gli italiani e quali sono i più ricercati in Europa.
Buon fine settimana.
Ricerca e testo: Tiziana Benini
Postproduzione e voce: Kim Valerie Calingasan Vilale
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