La doccia fredda è arrivata venerdì in mattinata, al termine di un incontro che si è svolto nella sede di Assolombarda Monza tra la direzione aziendale di Edim spa (azienda che fa capo al Gruppo Bosch) e le sigle sindacali. «È stata annunciata la volontà del Gruppo di privarsi degli stabilimenti della Edim di Villasanta e di Quero», confermano le sigle sindacali. Non solo. Nell’attesa che si concretizzi la ricerca di un compratore sarebbero già previsti 160 esuberi: 120 nella sede brianzola di via Saragat e altri 40 allo stabilimento di Quero Vas, in provincia di Belluno.
Lavoro: annunciata vendita della Edim, la mobilitazione dei sindacati
Immediata la ferma risposta dei sindacati: «Riteniamo inaccettabile che si ricorra alla soluzione degli esuberi con gravi ripercussioni sui lavoratori, sulle loro famiglie e sul tessuto sociale», hanno ribadito i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm della Brianza e di Belluno presenti alla riunione. Dalla direzione aziendale del gruppo sono arrivate le motivazioni che hanno portato alla scelta della vendita, legate a dichiarate difficoltà economiche e soprattutto perché le attività svolte in Edim, azienda che produce e lavora componenti in alluminio, non farebbero parte del core business del Gruppo Bosch. Da qui dunque la scelta di mettere sul mercato l’azienda.
«Abbiamo chiesto a Bosch di ritirare un simile disegno e fare gli investimenti necessari per rilanciare Edim – concludono dai sindacati – Nei prossimi giorni avvieremo assemblee con i lavori e le lavoratrici e valuteremo iniziative di mobilitazione per difendere l’occupazione».
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