Il Fondo di garanzia sui mutui per la prima casa, in scadenza il 31 dicembre, ha trovato la proroga in Manovra, ma un emendamento dell’azzurro Pella vorrebbe restringerne il perimetro di assegnazione
Secondo Forza Italia, i giovani hanno diritto a una casa con un aiuto da parte dello Stato per comprarla ma solo se sono intenzionati a sposarsi e fare figli prima dei 30 anni. E’ l’emendamento alla Manovra che il partito di Tajani (primo firmatario Roberto Pella) ha proposto per ridefinire il perimetro dei beneficiari del Fondo di garanzia per i mutui sulla prima casa, istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze nel dicembre del 2013 (correva il Governo Letta).
La situazione attuale e l’emendamento
Attualmente, la garanzia copre fino all’80% della quota capitale del mutuo ed è riconosciuta finora a tutti gli under 36, alle giovani coppie unite anche more uxorio da almeno due anni, alle famiglie con un solo genitore e figli minorenni. La legge di Bilancio 2024 ha poi esteso la misura anche ai nuclei familiari che includono tre figli di età inferiore a 21 anni e con un Isee non superiore a 40 mila euro (diventano 45 mila con quattro figli e 50 mila con cinque o più figli di età inferiore a 21 anni). Ora, però, come si diceva, arriva la proposta di modifica restrittiva, a prima firma del forzista Roberto Pella, che superando ideologicamente anche i colleghi di Fratelli d’Italia, chiede di riservare la corsia preferenziale per accedere al Fondo alle «giovani coppie under 30» che abbiano «un progetto di vita finalizzato al matrimonio».
La proroga in Manovra
Oggi, 15 novembre, si saprà se la commissione Bilancio valuterà l’ammissibilità delle richieste. Intanto, la Manovra ha confermato così com’è il Fondo di garanzia sui mutui per la prima casa per famiglie e giovani (in scadenza il 31 dicembre): viene rifinanziato e prolungato fino al 2027. Il fondo gestito da Consap, la società in house del ministero dell’Economia e delle Finanze, ha in dotazione 130 milioni per il prossimo anno e 270 per ciascuno dei due anni successivi. Per un totale di 670 milioni di euro.
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