Possedere un immobile è spesso considerato un segno di ricchezza. Tuttavia un immobile non utilizzato o gestito in modo inefficace può diventare un costo piuttosto che un vantaggio. In Italia, si stima che ci siano quasi 10 milioni di case vuote! Questa situazione rappresenta un’enorme perdita in termini di risorse e opportunità. Ma quanto costa tenere una casa vuota? Analizziamo insieme tutte le variabili per comprendere l’impatto economico reale di mantenere una proprietà inutilizzata.
Costi di mantenimento di una casa vuota
1. Tasse
Anche se una casa non viene abitata, è comunque soggetta a diverse imposte:
– IMU (Imposta Municipale Unica): Questa è la tassa più significativa e si applica su tutti gli immobili non destinati ad abitazione principale. L’IMU si calcola sulla base della rendita catastale dell’immobile, con un’aliquota che varia tra lo 0,4% e lo 0,76% a seconda del Comune di appartenenza. Ad esempio, per una casa con una rendita catastale di € 500, l’IMU annuale può oscillare tra € 500 e € 950.
– TARI (Tassa sui Rifiuti): Anche se la casa è vuota, i Comuni spesso richiedono comunque il pagamento di una quota minima della TARI, poiché il servizio di raccolta rifiuti è comunque garantito. La spesa media annuale per la TARI può variare dai € 100 ai € 300, in base al Comune e alle dimensioni dell’immobile.
2. Utenze (Acqua, Luce, Gas)
Anche una casa disabitata comporta costi fissi per le utenze:
Anche se non si consuma nulla i fornitori applicano comunque un costo fisso mensile per il servizio di acqua, luce e gas. Questi costi fissi possono aggirarsi intorno a € 250 all’anno per ogni utenza.
Moltiplicato per le tre utenze principali mettete in conto 750 euro annui!
3. Spese condominiali
Se l’immobile fa parte di un condominio, bisogna aggiungere:
– Spese condominiali ordinarie: Queste includono costi per la manutenzione delle aree comuni, l’illuminazione, il riscaldamento centrale, giardinaggio e la gestione dell’amministratore. Per un appartamento in condominio, queste spese possono variare tra € 500 e € 1.500 all’anno.
4. Manutenzione ordinaria e straordinaria
Una casa va tenuta in ordine. Una casa vuota necessita comunque di manutenzione periodica per evitare danni strutturali o estetici. Questo include interventi di riparazione, controllo della caldaia, verifiche dell’impianto elettrico e idraulico, degli infissi. Questi costi possono variare dai € 300 ai € 1.000 all’anno.
Oltre alle piccole manutenzioni possono emergere grossi interventi per danni dovuti al mancato utilizzo, come infiltrazioni d’acqua, muffa, o degrado delle superfici. La manutenzione straordinaria può costare anche diverse migliaia di euro… e prima o poi andrà fatta! Consigliamo di accantonare circa € 1000,00/2000,00 annui (dipende dalla tipologia e vetustà dell’immobile) per gli interventi straordinari che prima o poi emergeranno.
Non pensare che non abitando l’immobile questo invecchi meno velocemente: impianti utilizzati e periodicamente revisionati si mantengono nel tempo, piccoli danni ripresi immediatamente possono evitare grandi danni successivamente! Una casa inutilizzata perde valore nel tempo velocemente. Infatti, il mancato utilizzo porta a un deterioramento più rapido degli interni, riducendo così il valore di mercato dell’immobile. Secondo alcune stime, un immobile inutilizzato può perdere fino al 1-2% del suo valore annualmente!
5. Mancato guadagno dovuto al capitale bloccato
Esiste un’ultima voce spesso sottovalutata: mantenere una casa vuota significa rinunciare a un potenziale reddito. Affittare l’immobile genera un’entrata mensile, che coprirà tutte le spese, oltre a lasciarvi un po’ di reddito.
Inoltre il capitale immobilizzato potrebbe essere reinvestito in altre forme, come investimenti finanziari, è generare un rendimento medio del 3-5% all’anno. Bloccare un capitale in un immobile e non valorizzarlo vi farà perdere questa opportunità di guadagno.
Come valorizzare una casa vuota? Vendere o affittare!
Se avete un immobile, perché questo risulti per voi una ricchezza andrà utilizzato! Si danno due alternative:
Vendere: Se non si intende utilizzare l’immobile, siete terrorizzati dall’affittarlo, non avete risorse da investire per renderlo utilizzabile, venderlo è la scelta migliore. Potrete azzerarne i costi e reinvestirne il capitale in attività più redditizie.
Affittare: Se avete piani a lungo termine, è un immobile che volete “mantenere” in vista di esigenze future, l’affitto è l’alternativa. Affittare l’immobile non solo permette di coprire i costi di mantenimento ma può anche garantire un ritorno economico mensile. Sarà l’inquilino a sostenere molte delle spese di mantenimento (come piccole manutenzioni, le spese condominiali, e le spese delle utenze). In questo modo, un immobile che è una spesa passiva sarà investimento attivo e una forma di guadagno.
Ora che abbiamo scoperto quanto costa tenere una casa vuota avrete capito che, nel tempo, non redditualizzarla diventa una perdita di denaro e di opportunità. Comprendere questi costi è fondamentale per prendere decisioni informate su come valorizzare i propri immobili.
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