L’emendamento proposto da Forza Italia alla Legge di Bilancio 2024 ha suscitato polemiche e discussioni sul futuro delle politiche abitative per i giovani in Italia. Il partito di Silvio Berlusconi, ha avanzato una proposta che modifica il Fondo di garanzia per i mutui sulla prima casa, destinando la misura a un gruppo più ristretto di beneficiari: le giovani coppie under 30 con “progetto di vita finalizzato al matrimonio“. In altre parole, per poter accedere a questo aiuto statale, i giovani dovranno essere intenzionati a sposarsi e ad avere figli prima dei 30 anni, cambiando così le attuali priorità e requisiti della legge.
La situazione attuale
Attualmente, il Fondo di garanzia per i mutui sulla prima casa è rivolto a una categoria più ampia di beneficiari, tra cui giovani under 36, giovani coppie, e famiglie monogenitoriali con figli minori. La misura copre il 50% della quota capitale del mutuo ed è estesa anche ai nuclei familiari con un ISEE inferiore a 40 mila euro, con aumenti previsti in caso di presenza di più figli (fino a 50 mila euro con cinque figli sotto i 21 anni). L’emendamento di Forza Italia, però, limita l’accesso al Fondo solo a coloro che rientrano nella definizione di “giovani coppie under 30” con un progetto di vita finalizzato al matrimonio.
In sostanza, questa modifica sembra premiare le coppie che dimostrano un impegno a lungo termine, non solo dal punto di vista affettivo ma anche sociale e familiare, escludendo però tutte le altre.
La proroga fino al 2027
La Legge di Bilancio 2024 ha confermato il rifinanziamento e la proroga del Fondo di garanzia per i mutui sulla prima casa, estendendolo fino al 2027. Con uno stanziamento di 670 milioni di euro per il triennio 2024-2026, il fondo sarà gestito dalla Consap, la società in house del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Resta da vedere come l’emendamento verrà valutato dalla commissione Bilancio e se troverà spazio nel testo finale della Legge di Bilancio.
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