Milano, 16 novembre 2024 – “Atm preferisce pagare i conducenti senior 2.850 euro al mese piuttosto che aumentare di un euro lo stipendio ai nuovi assunti che, ricordiamo, non supera i 1.300 euro ed è l’unica causa della drammatica carenza di candidati all’assunzione da conducente”.
Questa la nota diramata ieri dai Cobas Atm. Il riferimento è all’ultima misura varata dall’Azienda del trasporto pubblico cittadino per provare a compensare la mancanza di conducenti di autobus, filobus e tram nella quale si dibatte da mesi: riconoscere mille euro lordi in più al mese agli autisti che decidano di restare in servizio e rinviare l’appuntamento con la pensione. Il bonus viene riconosciuto a chi ha matura il diritto alla pensione entro il primo dicembre resta in servizio per un minimo di tre mesi ed un massimo di un anno.
I motivi delle decisione
La carenza di personale di guida, come forse si ricorderà, è stata stimata dalla stessa Azienda in 300-350 unità e ha già costretto Atm a diradare le corse dei mezzi pubblici in alcune fasce orarie della giornata e sulle linee meno affollate, ma anche ad intervenire sui turni dei lavoratori e a dare alcune direttrici in affidamento alle aziende di trasporto private.
La comunicazione al personale è stata diramata mercoledì e riporta con chiarezza l’obiettivo del provvedimento: “Si tratta – vi si legge – di un’iniziativa che ha l’obiettivo di potenziare la forza disponibile di conducenti così da ridurre i disagi legati alle modifiche dei turni programmati, in aggiunta agli inserimenti di nuove risorse”.
L’attacco dei Cobas
Da qui la nota di protesta dei Cobas. “Al di là delle condizioni molto stringenti previste per il riconoscimento del bonus, come l’obbligo di 21 giorni mensili effettivamente lavorati, il che significa che questi conducenti anziani non avranno diritto a nessun giorno di ferie né di ammalarsi, pena la perdita totale dell’incentivo, peggiorando così le già gravose condizioni di lavoro, occorre fare alcune riflessioni. Questo provvedimento aumenta le disparità salariali per un lavoro che è pesante tanto per i senior quanto per i giovani. I pochi aspiranti conducenti stanno ancora completando la scuola per ottenere le patenti, appare quindi chiaro che le politiche di reclutamento fin qui adottate non porteranno gli effetti tanto decantati”.
Il 31 ottobre scorso, in una seduta di commissione a Palazzo Marino, Amerigo Del Buono, direttore operativo Atm, ha fatto sapere che “400 candidati hanno già fatto la patente e, quindi, si conta di fare nuove assunzioni già nel 2025”.
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