di Gianni Squarzanti*
A Ferrara gli alloggi di edilizia popolare sono di proprietà del Comune e vengono assegnati tramite graduatoria e gestiti da Acer. Ad oggi ci sono 3380 alloggi in gestione ad Acer, ma di questi circa 800 pari al 25% non può essere dato in assegnazione perché necessita di consistenti lavori di manutenzione per renderlo abitabile; se non si vuole che il patrimonio di edilizia residenziale pubblica diminuisca drasticamente negli anni e necessario che le Istituzioni, a partire dallo Stato, ma comprendendo anche Regione e Comune finanzino la manutenzione. L’ultima graduatoria per l’assegnazione di alloggi Erp registra 913 domande, ma solo poco più di 100 famiglie avranno un alloggio; il numero di cittadini che non possono accedere al l’assegnazione di una casa popolare corrisponde al numero che rimangono vuoti.
Il mercato delle locazioni private a Ferrara deve continuare ad incentivare i contratti dì locazione a canone concordato quale strumento che mediante incentivi fiscali a beneficio dei proprietari tiene calmierato il mercato mantenendo i costi dell’affitto sostenibile da redditi familiari fortemente erosi dall’aumento dei costi dell’energia.
L’accesso all’acquisto della prima casa deve essere una opportunità per tutti e soprattutto per i giovani e le giovani coppie; promuovere l’accesso al credito a tassi agevolati e/o promuovere incentivi con contributi a fondo perduto rappresenta la strada per facilitare l’accesso all’acquisto.
Un’attenzione particolare va rivolta ai tanti studenti universitari fuori sede che frequentano le nostre facoltà e hanno l’esigenza di trovare sistemazioni alloggiative. In contesto una politica di incentivi attraverso implementazione nella erogazioni di borse di studio insieme alla realizzazione di studentati rappresenta una soluzione da proporre alla nostra università.
“Garantire strumenti di partecipazione dei cittadini”. Un cittadino è veramente tale se può partecipare alla vita pubblica e concorrere alla rappresentazione dei problemi della città e all’individuazione e condivisione delle soluzioni. Questo strumento di democrazia è stato in passato garantito dalle circoscrizioni che rappresentava l’istituzione territoriale più prossima alla cittadinanza. L’abolizione delle circoscrizioni nei comuni con popolazione inferiore a 250.000 abitanti, disposta dalla legge finanziaria del 2010 e dalla legge 42/2010 ha rappresentato un errore della politica e uno dei motivi per la gente ha sempre più abbandonato l’esercizio del diritto di voto. Riprendere il contatto con la gente trovando forme di coinvolgimento simili alle circoscrizioni che consentano la partecipazione dei cittadini alle scelte di gestione della cosa pubblica è la strada d intraprendere per riconquistare la fiducia degli elettori.
*candidato nel Comune di Ferrara per la Lista + Ferrara in Europa – P.S.I.
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