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La Regione Toscana finanzia la realizzazione di interventi formativi per favorire i processi di investimento, rilancio e riconversione delle attività lavorative, attraverso nuove assunzioni, l’inserimento di nuove professionalità e la ricollocazione collettiva di lavoratrici e lavoratori di imprese in crisi.

L’Avviso regionale, emanato in attuazione del programma GOL nell’ambito del PNRR, finanzia mediante voucher aziendali, di importo massimo pari ad €. 3000 per ciascun destinatario, la realizzazione di interventi formativi, erogati da Agenzie formative accreditate o da Autoscuole munite di apposita autorizzazione ministeriale, corredati da accordi sindacali.

I soggetti beneficiari dei voucher formativi aziendali devono essere lavoratori/trici dell’impresa richiedente (avente sede legale o unità locale o sede secondaria in Toscana), inquadrati/e in una delle seguenti forme contrattuali:

– contratto a tempo indeterminato;

– contratto a tempo determinato;

– contratto di apprendistato;

– imprenditore;

– socio lavoratore di cooperativa (società cooperativa);

– coadiuvante familiare (impresa familiare).

In base alla condizione e alle prospettive occupazionali, si distinguono le seguenti linee di intervento:

A) “Ricollocazione collettiva”, rivolto alle seguenti tipologie di lavoratori:

– in CIGS per “accordo di transizione occupazionale”;

– coinvolti in programmi anti-delocalizzazione;

– destinatari dell’“Accordo di Ricollocazione Nazionale – ADR Cigs”;

– con sospensione del rapporto di lavoro e collocazione in CIG per cessazione dell’attività;

– in proroga del periodo di CIGS per riorganizzazione o crisi aziendale;

– provenienti da imprese in deroga alla durata dei trattamenti di integrazione salariale (solo per imprese operanti in area di crisi industriale complessa) o da imprese in proroga della durata della CIGS per le aziende commissariate;

– sottoposti a procedura di licenziamento collettivo.

In relazione alle suddette fattispecie la richiesta di finanziamento potrà essere presentata dall’impresa “entrante” o “assumente” presso la quale saranno ricollocati tutti o una parte delle lavoratrici o dei lavoratori che provengono dalle suddette categorie.

B1) Lavoratrici e lavoratori in forza anche in CIGS, provenienti da imprese in situazioni di crisi:

– i cui datori di lavoro, a partire dall’anno 2019, abbiano aperto una procedura di licenziamento collettivo per un numero di eccedenze dichiarate pari o superiore a 10 unità;

– i cui datori di lavoro, a partire dall’anno 2019, abbiano aperto una procedura di licenziamento collettivo per un numero di eccedenze dichiarate anche inferiore a 10 unità, alla condizione che in conseguenza di detta procedura di licenziamento collettivo si concretizzino non meno di 5 licenziamenti effettivi;

– i cui datori di lavoro, a partire dall’anno 2019, abbiano aperto una procedura di ricorso alla Cassa integrazione, o altro ammortizzatore sociale equivalente, per un numero di lavoratori pari o superiore a 10 unità, per i quali si sancisca l’esistenza di almeno 5 esuberi strutturali.

In relazione alla suddetta fattispecie, la richiesta di finanziamento potrà essere presentata dall’impresa in crisi in fase di rilancio presso la quale prestano la loro attività le lavoratrici e i lavoratori oppure dall’impresa “entrante” o “assumente” presso la quale saranno ricollocati tutti o una parte dei lavoratori e lavoratrici che appartengono alle suddette categorie.

B2) Lavoratrici e lavoratori di imprese con un programma di un numero significativo di nuove assunzioni (minimo 10 assunzioni incrementali) a seguito di:

nuovi insediamenti nel territorio regionale (costruzione ex-novo o riqualificazione di edifici o locali da adibire ad attività imprenditoriali);

espansione (costruzione in espansione di nuovi edifici/locali o ampliamento di edifici/locali esistenti da destinare ad attività imprenditoriali);

riconversione aziendale (aziende che, per mutate esigenze o opportunità, apportino cambiamenti nella produzione/servizi anche parziali, estendendo la propria sfera di attività ad altro tipo di produzione/servizi oltre a quella in cui già operano).

La formazione deve riguardare le/i lavoratrici/ori neoassunte/i nel rispetto delle seguenti condizioni:

– data assunzione non oltre 6 mesi precedenti la presentazione della domanda di voucher e comunque entro l’inizio del percorso formativo;

– provenienti da uno stato di disoccupazione/inoccupazione;

– assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, determinato per almeno 12 mesi o apprendistato.

Il contributo è erogato nella misura massima di € 200mila per impresa.

B3) Lavoratrici e lavoratori, anche interessati/e da ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, di imprese che necessitano di professionalità/competenze mancanti nel mercato del lavoro:

patenti di guida di categoria superiore alla B e abilitazioni professionalizzanti rilasciate da Autoscuole munite di apposita autorizzazione ministeriale.

Il contributo è erogato nella misura massima di € 40mila per impresa.

Le domande di voucher aziendali possono essere presentate fino ad esaurimento risorse.

I nostri uffici restano a disposizione per approfondimenti in merito.



 

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