il “benessere didattico” e le politiche per le famiglie a Marciana e Marciana Marina #finsubito prestito immediato

Le recenti discussioni sul destino dei plessi scolastici di Marciana e Marciana Marina hanno riportato al centro del dibattito pubblico una questione essenziale: il futuro del nostro territorio e della comunità che lo abita. Siamo tutti d’accordo nel riconoscere l’importanza di una scuola viva e partecipata per il benessere didattico dei bambini, ma allo stesso tempo diventa sempre più evidente che le politiche territoriali hanno spinto la nostra comunità verso una deriva pericolosa, concentrandosi quasi esclusivamente sul turismo e sul mercato delle seconde case, a scapito delle famiglie residenti.

Oggi Marciana e Marciana Marina si trovano in una situazione critica: l’esodo delle famiglie non è solo un’ipotesi, ma una realtà quotidiana aggravata da difficoltà oggettive come la scarsità di case disponibili e il costo crescente della vita. Le giovani famiglie fanno fatica a stabilirsi in questo territorio, schiacciate dalla competizione con il mercato turistico che monopolizza le abitazioni, rendendole di fatto inaccessibili a chi desidera viverci tutto l’anno. La mancanza di alloggi a prezzi accessibili e di servizi per i residenti ha di fatto distrutto parte del tessuto sociale, e con esso anche il futuro delle nostre scuole, compromettendo così il percorso formativo delle generazioni più giovani.

Il dimensionamento dei plessi scolastici, con l’eventualità di chiusura della scuola media di Marciana Marina e la conseguente redistribuzione degli studenti, appare come una scelta che guarda all’emergenza, senza affrontare alla radice il problema che ne è alla base. La diminuzione degli studenti e la necessità di affrontare il fenomeno delle pluriclassi, sebbene rappresentino una questione concreta e urgente, non devono distoglierci dal vero nodo del problema: l’assenza di politiche territoriali di supporto per le famiglie residenti, che finiscono per essere messe all’angolo da una gestione che privilegia i flussi turistici a breve termine rispetto alla stabilità della comunità locale.

È in questo contesto che, da genitori, educatori e amministratori responsabili, dobbiamo interrogarci sulle scelte strategiche necessarie per garantire il benessere didattico dei nostri figli e il loro diritto a crescere in un ambiente che li supporti nella loro crescita personale e scolastica.
Sostituire le pluriclassi con classi più ampie e composte da gruppi omogenei può certamente migliorare la qualità dell’offerta formativa, ma solo se accompagnato da un programma più ampio che tenga conto delle esigenze delle famiglie e dell’importanza di una comunità scolastica locale stabile. I bambini hanno bisogno di scuole vicine, di punti di riferimento stabili e di un contesto che promuova non solo l’apprendimento, ma anche la socializzazione e il senso di appartenenza a una
comunità.

Un’azione che punti a risolvere i problemi scolastici senza affrontare quelli abitativi, economici e sociali sarebbe un intervento a breve termine, che non farebbe altro che rimandare il problema. È fondamentale che le amministrazioni si impegnino a implementare un piano a lungo termine che incentivi il ritorno e la permanenza delle famiglie, garantendo servizi adeguati e tariffe agevolate per i residenti, in modo da poter mantenere aperte e operative le scuole del territorio.

Inoltre, una gestione scolastica che garantisca una programmazione pluriennale sarebbe cruciale per evitare decisioni affrettate in un contesto già delicato. Per questo, risulta indispensabile che l’amministrazione sviluppi un piano d’intervento con un orizzonte temporale di almeno cinque anni, durante i quali possa attivarsi in più direzioni per invertire la tendenza allo spopolamento.
Azioni concrete potrebbero includere incentivi fiscali per i proprietari di case che scelgono di affittare a famiglie residenti, il massimo della tassazione per chi sfrutta le seconde case, e l’avvio di politiche di defiscalizzazione sui servizi scolastici e sulle attività extrascolastiche per i bambini.

Il benessere dei bambini di Marciana e Marciana Marina è una priorità assoluta, ma è essenziale ricordare che non sarà garantito senza una comunità solida e presente alle loro spalle. Investire in politiche per le famiglie oggi significa assicurare un futuro stabile e sostenibile a questo territorio, che rischia altrimenti di diventare unicamente un luogo di transito per turisti stagionali, senza più vita sociale o culturale. Per evitare il collasso del sistema scolastico locale e il conseguente impoverimento della comunità, l’amministrazione ha il dovere di promuovere scelte coraggiose, capaci di andare oltre i bisogni immediati e di costruire una prospettiva a lungo termine per le generazioni future.

La scuola rappresenta il cuore pulsante di una comunità; non permettiamo che decisioni miopi mettano a rischio il futuro dei nostri bambini e delle famiglie che desiderano crescere insieme a loro su questa terra.

Roberto Perga – Padre di un bimbo di Marciana