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La rottamazione dell’auto è, per il proprietario di un veicolo, un obbligo di legge, regolato dal DDL 22 del 5 Febbraio 1997. Il decreto, in sostanza, dice che chiunque voglia cambiare un’auto o sia in possesso di un veicolo di cui non ha più bisogno, non può abbandonarlo su suolo pubblico, ma deve venderlo o, appunto, rottamarlo. 

Per la rottamazione auto è necessario rivolgersi sempre a un centro di raccolta autorizzato o, in caso di automobile ceduta per l’acquisto di una nuova, al concessionario, all’automercato, o anche alla succursale della casa costruttrice. 

Vediamo di seguito tutto quello che serve per la rottamazione auto, la procedura, i costi da sostenere e gli incentivi.

Leggi Anche: Tutti i modelli che beneficiano degli incentivi auto elettriche del 2023

GLI INCENTIVI PER LA ROTTAMAZIONE AUTO 2023

Il 2023 è un anno molto conveniente per la rottamazione auto, perché sono diversi gli incentivi statali e regionali per chi acquista un’auto nuova, soprattutto ibrida o elettrica.

Gli incentivi sono diversi e variano sia in base al reddito sia in base alla tipologia di nuovo veicolo scelto. In generale, comunque, sono tendenzialmente più alti se si decide di demolire la propria vecchia auto per comprare una vettura ad alta elettrificazione (ibrida plug-in) o completamente elettrica.

Gli incentivi, chiamati anche ecoincentivi o ecobonus, sono sia statali che regionali, ma in entrambi casi non sono a fondo perduto. Ciò significa che si applicano solamente se chi decide di rottamare l’auto, vuole anche comprare una nuova auto elettrica, ibrida plug-in o Euro6.

In questi casi, quindi, è sufficiente rivolgersi al concessionario scelto, consegnare l’usato in rottamazione e procedere all’acquisto del nuovo con uno sconto sul prezzo di listino. 

Alla rottamazione dell’usato procederà poi direttamente il concessionario, che provvederà a rilasciare il certificato di rottamazione e a registrare sul PRA (Pubblico Registro Automobilistico) la cessata circolazione della vettura. La comunicazione deve arrivare al PRA tra i 30 e i 90 giorni, in base al tipo di auto.

Leggi Anche: Gli incentivi vanno rimodulati

LA ROTTAMAZIONE AUTO SENZA ACQUISTO DI UN’AUTO NUOVA

Tuttavia è possibile procedere alla rottamazione auto senza necessariamente acquistare un’auto nuova, una procedura diversa che vale anche qualora il fondo degli incentivi sia esaurito. In questo caso, si può operare in autonomia. 

Per la rottamazione auto è necessario rivolgersi a dei centri di raccolta autorizzati, o demolitori, che sono gli unici enti professionali a poter svolgere l’attività di rottamazione in modo legale e regolare. Anche in questo caso, il demolitore provvederà a rilasciare il certificato di rottamazione auto, e in 30 giorni comunicherà la cancellazione dai registri del PRA, esentando il proprietario da ogni responsabilità.

Leggi Anche: Le richieste di Aniasa al governo su incentivi e tassazione

COME FUNZIONA LA ROTTAMAZIONE AUTO IN AUTONOMIA

La rottamazione auto presso demolitore autorizzato richiede di seguire specifici passaggi burocratici. Bisogna innanzitutto richiedere una misura all’ACI, indicando la targa del veicolo in modo che l’ente possa verificare un eventuale fermo amministrativo.

Una volta ricevuto il via libera dall’ACI, si può procedere a consegnare il veicolo al centro di raccolta autorizzato, portando alcuni documenti: 

  • Entrambe le targhe (quella anteriore e quella posteriore)
  • carta di circolazione 
  • Certificato di Proprietà o foglio complementare (NP3B) in caso di vetture immatricolate prima del 1995.

Il demolitore richiederà la radiazione del veicolo dal PRA entro 30 giorni, rilasciando il certificato di rottamazione.  In seguito alla cancellazione del veicolo dal PRA, il cittadino non è più tenuto a pagare il bollo auto. 

Leggi Anche: Tornano gli incentivi per auto e moto

I COSTI

Procedere alla rottamazione auto senza incentivi ha naturalmente dei costi, per sostenere sia lo smaltimento dei rottami sia i contributi per la radiazione dal PRA (36,38€). Se poi l’auto è gravemente danneggiata o incidentale, ci sono anche i costi per il carro attrezzi, considerando anche che non sempre il ritiro è gratuito.

 Tra i costi da sostenere c’è anche l’imposta di bollo che con CdP cartaceo o digitale è di 32 euro, mentre con modello NP3B è di 48 euro (e 51,30€ per la radiazione dal PRA). C’è poi da versare all’ACI un emolumento di circa 13,50 euro, mentre la visura per verificare se è in atto o meno un fermo amministrativo ha un costo di 7 euro, anche se quest’ultima non è obbligatoria.

Ad ogni modo, i costi della rottamazione auto sono diversi a seconda del demolitore e del Comune a cui ci si rivolge per praticarla, ma in generale può variare dai 70 ai 150 euro.

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