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Il bando Nuova Impresa 2024 è una misura della Regione Lombardia che intende finanziare le imprese di nuova costituzione con contributi a fondo perduto di importi fino a 10 mila euro. Come accade anche per Resto al Sud 2024, si tratta di uno strumento per incentivare la creazione e la crescita di nuove realtà imprenditoriali, al fine di rinfoltire il tessuto economico italiano e contrastare disoccupazione ed emigrazione. Nei paragrafi che seguono, tutti i dettagli su Nuova Impresa 2024: a chi si rivolge, cosa finanzia, quanto è possibile ottenere e quali sono le scadenze da rispettare.

Nuova Impresa 2024: chi sono i beneficiari?

Cominciamo con il vedere che requisiti servono per accedere al bando Nuova Impresa 2024. Dell’agevolazione, in effetti, possono beneficiare le seguenti categorie:

  • Le MPMI (micro, piccole e medie imprese) lombarde avviate dal 1° giugno 2023;
  • Gli autonomi con P. Iva individuale con domicilio fiscale in Lombardia;
  • Liberi professionisti.

Cosa finanzia Nuova Impresa 2024?

Il bando Nuova Impresa 2024 copre il 50% delle spese ammissibili previste dall’impresa in fase di presentazione della domanda. Vediamo quali sono, quindi, i costi che possono essere utilizzati per conteggiare l’importo del contributo:

  • Acquisto di arredi, attrezzature e strumentazioni (inclusi costi di montaggio, installazione e trasporto);
  • Pagamento dei canoni di locazione della sede legale e/o operativa;
  • Accesso a servizi di consulenza professionale e specialistica;
  • Registrazione di marchi, brevetti e certificazioni di qualità;
  • Campagne di marketing e comunicazione;
  • Acquisto di software;
  • Pagamento di onorari notarili.

Nuova Impresa 2024: quanto si può ottenere

Il bando Nuova Impresa 2024 prevede la concessione di un contributo a fondo perduto che copre fino al 50% delle spese ammissibili. L’importo, in ogni caso, non può superare i 10 mila euro, mentre l’investimento minimo per ottenere l’agevolazione deve essere pari a 3 mila euro.

Nuova Impresa 2024 dispone di una dotazione finanziaria generosa, pari a 4 milioni 407 mila euro.

Nuova Impresa 2024: le scadenze

Il bando Nuova Impresa 2024 è attivo dal 28 maggio 2024. Le domande per accedere all’agevolazione possono essere presentate fino al 15 aprile 2025 alle ore 15:00.

Per questo e altri contributi a fondo perduto, è consigliabile richiedere sempre l’aiuto di un consulente che possa accompagnare il beneficiario nella fase di presentazione della domanda e di impiego dei fondi ottenuti.

Finanziamenti Simest: nuovi bandi internazionalizzazione

Se si è alla ricerca di finanziamenti a fondo perduto, tra le tante realtà da attenzionare c’è sicuramente Simest, la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti nato per incentivare l’internazionalizzazione delle imprese italiane. I finanziamenti Simest, in effetti, sono molto apprezzati e da poco la società ha annunciato l’arrivo di alcuni nuovi bandi che vale la pena approfondire.

Finanziamenti Simest: cos’è e di cosa si occupa

Prima di approfondire i principali finanziamenti Simest, è importante capire qualcosa in più di questo ente, che ha come azionista di maggioranza Cassa Depositi e Prestiti (76%) e come azionisti di minoranza un nutrito gruppo di banche e associazioni (24%).

Gestendo sia risorse proprie che fondi pubblici, Simest ha come principale obiettivo l’internazionalizzazione delle imprese italiane e la loro espansione sui mercati internazionali.

Cos’è Simest

Nata nel 1991, Simest è la società del Gruppo CDP che ha come focus l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Come già detto, Cassa Depositi e Prestiti la controlla al 76%. Si tratta, insomma, di una realtà nata con lo scopo di accrescere la competitività del tessuto imprenditoriale italiano. Ecco perché è sempre importante essere aggiornati sui principali finanziamenti Simest.

Simest: cosa fa

Nel prossimo paragrafo andremo ad elencare quelli che sono i principali finanziamenti Simest, ora però vediamo in modo più dettagliato di cosa si occupa la società.

Intanto va detto che Simest svolge numerose attività di tutoraggio che accompagnano le aziende italiane verso l’internazionalizzazione: dagli studi di fattibilità iniziali, fino ad arrivare agli investimenti veri e propri. Molti (e apprezzati), infatti, sono i finanziamenti Simest internazionalizzazione (per lo più si tratta di finanziamenti agevolati, ma è possibile trovare anche contributi a fondo perduto).

Finanziamenti Simest: i bandi più importanti

Basta navigare sul sito web della società per scoprire quali siano i principali filoni in cui si raccolgono i finanziamenti Simest:

  • Finanziamenti Agevolati Internazionalizzazione;
  • Finanziamenti agevolati Simest in favore dell’export colpito dalla crisi in Ucraina;
  • Agevolazioni straordinarie per le imprese esportatrici dei territori colpiti dagli eventi alluvionali del 2023;
  • Finanziamenti Agevolati con risorse del PNRR;
  • Agevolazioni per il comparto fieristico penalizzato dalla pandemia.

Finanziamenti Simest: Transizione Digitale e/o Ecologica

Tra i nuovi finanziamenti Simest spicca senza dubbio Transizione Digitale e/o Ecologica. Si tratta, per essere precisi, di un finanziamento agevolato in regime de minimis che, com’è facile intuire, nasce per stimolare gli investimenti per la transizione digitale e green delle aziende italiane presenti sui mercati internazionali.

Transizione Digitale e/o Ecologica: beneficiari

Per accedere al bando Transizione Digitale e/o Ecologica le imprese beneficiarie devono aver realizzato almeno il 10% del proprio fatturato dell’ultimo anno all’estero (3% per le PMI). Devono inoltre aver depositato almeno 2 bilanci.

Transizione Digitale e/o Ecologica: l’agevolazione

Il bando Transizione Digitale e/o Ecologica prevede un finanziamento agevolato della durata di 6 anni (di cui 2 anni di preammortamento) che copre massimo il 35% della media dei fatturati degli ultimi due anni. L’importo minimo finanziabile, comunque, non può essere in nessun caso inferiore a 10 mila euro.

Come per altri finanziamenti Simest, anche in questo caso è possibile, con specifici requisiti, ottenere anche una quota di finanziamento a fondo perduto (fino al 10%). Il finanziamento viene erogato in tre scaglioni:

  • 25% di anticipo;
  • 25% a un anno dalla stipula;
  • 50% a rendicontazione.

Transizione Digitale e/o Ecologica: spese finanziabili

Prima di concludere, vediamo come il bando Transizione Digitale e/o Ecologica ammetta un gran numero di spese finanziabili: dall’acquisizione di hardware e software agli interventi di efficientamento energetico, da blockchain e cybersecurity all’ottenimento delle certificazioni ambientali.

Finanziamenti Simest: Certificazioni e Consulenze

Altra interessante new entry tra i finanziamenti Simest è il bando Certificazioni e Consulenze. Andiamo a vedere, anche se in modo estremamente sintetico, come funziona questo nuovo contributo.

Intanto bisogna dire che ci troviamo di fronte a un altro finanziamento agevolato in regime de minimis che serve a sostenere le aziende che investono in certificazioni di prodotto e di sostenibilità. Ma il bando si occupa anche di spingere le imprese verso servizi di consulenza per la realizzazione di progetti di innovazione e internazionalizzazione.

Bando Certificazioni e Consulenze: a chi è rivolto

Certificazioni e Consulenze si rivolge a tutte le imprese italiane (a prescindere dalla dimensione) che abbiano depositato almeno 2 bilanci.

Bando Certificazioni e Consulenze: come funziona

L’agevolazione del bando Certificazioni e Consulenze viene erogata in due tranche (25% di anticipo e 75% ad avvenuta rendicontazione). L’importo, calcolato sul 20% del fatturato medio dell’ultimo biennio, può andare da un minimo di 10 mila a un massimo di 500 mila euro. La durata, infine, è pari a 4 anni, di cui 2 di preammortamento.

Bando Certificazioni e Consulenze: cosa finanzia

Il bando Certificazioni e Consulenze finanzia attività di consulenza per l’internazionalizzazione, spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali e di prodotto, formazione su processi per l’export e per l’innovazione.

Piano Transizione 5.0: credito d’imposta per investimenti green

Il Piano Transizione 5.0 è un’agevolazione MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) finanziata con 6,3 miliardi di euro. Un bando (ancora da ultimare nei dettagli) che non rientra propriamente tra i finanziamenti a fondo perduto perché funziona attraverso il meccanismo del credito d’imposta. Si tratta, quindi, più che altro, di un bonus fiscale.

L’obiettivo del Piano Transizione 5.0 è quello di incentivare gli investimenti nella transizione green, con un focus particolare sul tema del risparmio energetico. La bozza di decreto, infatti, prevede che i consumi dell’impresa beneficiaria dovranno essere monitorati da valutatori esterni prima e dopo l’intervento, per accertare l’avvenuta riduzione dei consumi di almeno il 3%.

Andiamo ora a scoprire meglio cosa contiene la bozza del Piano Transizione 5.0: chi può accedervi, quali sono le tempistiche, quanto è possibile ottenere e che interventi possono essere finanziati.

Piano Transizione 5.0: chi può beneficiarne

Il Piano Transizione 5.0 è un bando estremamente inclusivo. Possono infatti ottenere l’agevolazione tutte le imprese, indipendentemente dal settore economico in cui operano e dalla dimensione. Per la mole di investimento richiesto, però, è evidente che a beneficiare del Piano Transizione 5.0 saranno principalmente le grandi imprese che operano in Italia.

Piano Transizione 5.0: quali sono gli interventi ammissibili

Il Piano Transizione 5.0 agevola gli investimenti volti a ridurre i consumi energetici. Il bando, infatti, si concentra soprattutto sulla finalità dell’intervento, consentendo di finanziare un gran numero di investimenti:

  • Acquisizione di beni strumentali per l’autoproduzione di energia;
  • Formazione dei dipendenti;
  • Acquisizione di software per il monitoraggio dei consumi energetici.

L’importante, come si è detto, è che dopo il piano di investimento l’impresa abbia ridotto i consumi della sua unità produttiva di almeno il 3%.

Piano Transizione 5.0: quanto è possibile ottenere

Il Piano Transizione 5.0 prevede un credito d’imposta che viene calcolato incrociando due differenti dati: la mole dell’investimento effettuato dall’impresa e la percentuale di riduzione del consumo energetica ottenuta dopo l’intervento.

In generale, la percentuale di credito di imposta del Piano Transizione 5.0 può oscillare da un minimo del 5%, fino a un massimale del 45%.

Piano Transizione 5.0: quali sono le scadenze da rispettare

È presto per parlare di scadenze. La stesura definitiva del Piano Transizione 5.0 è ancora in corso d’opera. Certo è, però, che per agevolazioni come questa è opportuno richiedere l’aiuto di un consulente esperto in finanza agevolata.

CCIAA dell’Emilia: fondo perduto Innovazione Digitale 2024

Con il bando Fondo perduto Innovazione Digitale 2024 la Camera di Commercio dell’Emilia vuole incentivare la digitalizzazione delle MPMI del territorio attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto fino a 10 mila euro. Con uno stanziamento di risorse pari a 750 mila euro, l’agevolazione si inserisce a pieno titolo tra i finanziamenti a fondo perduto per l’industria 4.0.

In questa breve scheda tutte le info utili su come accedere al Fondo perduto Innovazione Digitale 2024, cosa è possibile finanziare con il contributo, quali requisiti bisogna possedere per rientrare tra i beneficiari della misura e quali scadenze bisogna rispettare.

Fondo perduto Innovazione Digitale 2024: beneficiari

Facilissimo individuare quali siano i requisiti da possedere per beneficiare del Fondo perduto Innovazione Digitale 2024: basta essere una MPMI (micro, piccola e media impresa) con sede legale e/od operativa nel territorio su cui insiste la competenza della Camera di Commercio dell’Emilia.

Fondo perduto Innovazione Digitale 2024: che finanzia

Cosa può essere finanziato con i 10 mila euro del Fondo perduto Innovazione Digitale 2024? Proviamo a fare un elenco che renda l’idea degli interventi che è possibile realizzare grazie a questa agevolazione:

  • Soluzioni per la stampa 3D;
  • Implementazione di tecnologie per realtà aumentata e esperienza immersiva;
  • IoT;
  • Cyber security e soluzioni di sicurezza digitale in generale;
  • Intelligenza artificiale;
  • Blockchain;
  • Soluzioni per l’analisi dei big data;
  • Sistemi di e-commerce;
  • Software gestionali;
  • Quantum computing;
  • Sistemi di prototipazione rapida;

Il Fondo perduto Innovazione Digitale 2024 prevede comunque che le spese debbano essere interamente sostenute a partire dal 1° maggio 2024 e comunque fino al 30 aprile 2025.

Fondo perduto Innovazione Digitale 2024: l’agevolazione

Il contributo a fondo perduto previsto dal bando Innovazione Digitale 2024 della CCIAA dell’Emilia copre il 50% (al netto dell’IVA) dei costi sostenuti per l’investimento fino a un massimo di 10 mila euro. Per quel che riguarda l’investimento minimo finanziabile, invece, questo deve sempre essere pari ad almeno 5 mila euro.

Il Fondo perduto Innovazione Digitale 2024 prevede anche un bonus di 250 euro per le aziende che sono in possesso del rating di legalità al momento della concessione del contributo.

Fondo perduto Innovazione Digitale 2024: scadenze

Il bando Fondo perduto Innovazione Digitale 2024 della Camera di Commercio dell’Emilia è attivo dal 25 giugno 2024 (alle ore 10:00), fino al 10 settembre 2024 alle ore 16:00. Moduli e dettagli sulla presentazione della domanda sono sul portale web della CCIAA. Inoltre, se sei interessato, dai un’occhiata agli altri finanziamenti Regione Emilia Romagna disponibili sul nostro sito.

Bando Impresa Possibile: 200 mila euro a fondo perduto per MPMI sociali

Il bando Impresa Possibile della Regione Puglia nasce per incentivare la creazione di nuove imprese sociali o il rafforzamento di quelle già esistenti. Parliamo di un’agevolazione che eroga contributi a fondo perduto fino a 200 mila euro e che arriva a coprire anche il 100% dei costi sostenuti per la nascita di nuove MPMI.

Una misura che dispone di una dotazione finanziaria importante (7 milioni di euro) e che sarà certamente apprezzata e sfruttata. Andiamo ora a vedere chi può partecipare al bando Impresa Possibile, quanto è possibile ottenere, quando inviare la domanda e che interventi si possono finanziare.

Bando Impresa Possibile: i soggetti beneficiari

Il bando Impresa Possibile Regione Puglia è aperto alle MPMI (micro, piccole e medie imprese), alle cooperative sociali o ai cittadini che, all’atto della presentazione della domanda, si impegnino a costituire una cooperativa o un’impresa sociale.

Bando Impresa Possibile: cosa va a finanziare

L’aspetto più interessante del bando Impresa Possibile della Regione Puglia è che finanzia un gran numero di attività. Tradotto: beneficiando dell’agevolazione, si potrà coprire un gran numero di costi. Andiamo a vedere quali sono i principali:

  • Opere edili (ristrutturazione, riqualificazione) dell’immobile o dei locali sede del progetto;
  • Acquisto di arredi, attrezzature e macchinari;
  • Acquisizione di veicoli targati;
  • Consulenze tecniche, specialistiche, amministrative;
  • Sostenimento di spese notarili;
  • Acquisizione del suolo;
  • Acquisizione di brevetti e licenze software;
  • Digitalizzazione e sviluppo di piattaforme digitali.

Bando Impresa Possibile: quanto è possibile ottenere

Il bando Impresa Possibile, che rientra nell’ambito dei finanziamenti a fondo perduto, va a coprire le spese ammissibili di progetti per l’avvio o il rilancio di imprese a carattere sociale con contributi a fondo perduto fino a 200 mila euro (a copertura del 100% dei costi per le nuove imprese e fino all’80% per quelle già esistenti).

Non tutti i progetti, però, sono finanziabili. Il bando Impresa Possibile Regione Puglia, infatti, si rivolge solo a progetti di investimento che vanno da un minimo di 10 mila a un massimo di 250 mila euro.

Le scadenze del bando Impresa Possibile

Attivato il 5 aprile 2024, il bando Impresa Possibile rimarrà aperto fino ad esaurimento fondi e quindi fino a nuova definizione dell’Ente finanziatore (con preavviso di 60 giorni). Più info sull’agevolazione sono disponibili sul sito web della Regione Puglia.

Autoimpiego: fondo perduto fino a 40 mila euro per il Centro Nord

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha da poco presentato il Fondo perduto autoimpiego destinato alle regioni del Centro Nord. Non si tratta, naturalmente, della prima agevolazione di questo tipo. Sono numerosi, infatti, i contributi a fondo perduto per l’autoimpiego o per l’avvio d’impresa destinati a chi si trova fuori dal mercato del lavoro. Resto al Sud 2024, per esempio, è uno di questi.

Andiamo ora a vedere le caratteristiche del bando fondo perduto autoimpiego: a chi è destinato, cosa finanzia, a quanto ammonta il contributo e quando inviare la domanda.

Fondo perduto autoimpiego: requisiti e finalità

Il bando Fondo perduto autoimpiego finanzia con contributi estremamente vantaggiosi le di attività di lavoro autonomo (sia libero-professionali che imprenditoriale) di soggetti che si trovano ad essere esclusi dal mondo del lavoro.

Pochissimi i requisiti da dover rispettare per accedere al contributo:

  • Essere residenti nelle aree del Centro Nord Italia;
  • Essere in condizione di marginalità, disoccupazione, vulnerabilità sociale, inoccupazione o inattività.

Fondo perduto autoimpiego: cosa finanzia?

Il Fondo perduto autoimpiego considera ammissibili le spese sostenute per le seguenti iniziative:

  • Formazione e tutoraggio volte a poter intraprendere l’attività;
  • Acquisto di beni e strumenti (anche digitali) necessari per l’avvio di impresa;
  • Acquisto di servizi.

Quanto è possibile ottenere con il fondo perduto autoimpiego

Con una dotazione di oltre 30 milioni di euro per il solo 2024, il Fondo perduto autoimpiego eroga contributi a fondo perduto che coprono buona parte delle spese ammissibili sostenute in fase di avvio di impresa. Scendendo nel dettaglio:

  • Il voucher di avvio ha un importo massimo pari a 30 mila euro (che può salire a 40 mila euro se lo si usa per acquistare beni o servizi innovativi e sostenibili);
  • L’importo preciso viene calcolato in percentuale sul programma di spesa del beneficiario: fino al 65% per spese inferiori a 120 mila euro e fino al 60% per programmi che vanno dai 120 mila ai 200 mila euro.

Fondo perduto autoimpiego: tempi e domanda

Il Fondo perduto autoimpiego rimarrà attivo ancora per molto, c’è tempo fino al 31 dicembre 2025 per richiedere e ottenere l’agevolazione. Tutte le info sono disponibili sul sito del Ministero, mentre se sei interessato ad altri finanziamenti a fondo perduto, puoi leggere questo approfondimento.

Piccole Imprese per il territorio: fondo perduto CCIAA Emilia

Finanziato con 750 mila euro, il bando Piccole Imprese per il territorio della CCIAA dell’Emilia eroga finanziamenti a fondo perduto alle piccole realtà imprenditoriali che intendono investire per innovarsi e ammodernarsi e accrescere il livello della propria offerta con l’obiettivo di sostenere la crescita del turismo nel territorio.

Come tutti i finanziamenti a fondo perduto, anche Piccole Imprese per il territorio sarà indubbiamente gettonatissimo dalle aziende. Per questo andiamo a verificare chi sono i beneficiari, cosa finanzia l’agevolazione, quanto è possibile ottenere e che scadenze bisogna rispettare.

Piccole Imprese per il territorio: chi sono i beneficiari

Partiamo dai requisiti: per poter accedere al bando Piccole Imprese per il territorio le imprese devono possedere le seguenti caratteristiche:

  • Essere micro e piccole imprese;
  • Avere sede legale e/o unità operativa nel territorio di competenza della Camera di Commercio dell’Emilia;
  • Operare in uno dei seguenti settori: somministrazione, commercio al dettaglio, servizi alla persona e artigianato.

Piccole Imprese per il territorio: gli interventi ammissibili

Ora però andiamo a vedere quali sono gli interventi finanziabili dal bando. Piccole Imprese per il territorio, come abbiamo già detto, copre con contributi a fondo perduto:

  • L’acquisto di attrezzature e/o arredi utili a riqualificare e ammodernare l’impresa;
  • La ristrutturazione e l’ampliamento degli spazi dell’impresa;
  • L’ammodernamento e il rifacimento delle insegne;
  • La creazione di spazi fisici o virtuali per la valorizzazione dei prodotti;
  • Gli interventi di innovazione tecnologica, e-commerce e web marketing;
  • L’ installazione di sistemi antifurto e antirapina.

Piccole Imprese per il territorio: importi e modalità dell’agevolazione

Il bando Piccole Imprese per il territorio prevede un contributo a fondo perduto a copertura del 40% delle spese sostenute (e, ovviamente, giudicate ammissibili) fino a un massimo di 7 mila euro. A questo si può sommare un bonus di 250 euro per le aziende che risultino essere in possesso del rating di legalità alla presentazione della domanda.

In ogni caso, Piccole Imprese per il territorio non finanzia investimenti di importo inferiore a 5 mila euro.

Piccole Imprese per il territorio: scadenza e date

Il bando Piccole Imprese per il territorio è attivo dal 13 giugno 2024 alle ore 16:00 del 5 settembre 2024. Maggiori info, modulistica e dettagli sulla presentazione delle istanze sono disponibili sul sito web della CCIAA Emilia. Per questo e per altri contributi a fondo perduto, scegli sempre di farti sostenere da un esperto di finanza agevolata che possa guidarti nell’ottenimento dell’agevolazione e nel corretto utilizzo dei fondi.

Finanziamenti a Fondo Perduto 2024: cosa sono e tutti i migliori bandi

I finanziamenti a fondo perduto sono un’opportunità per le imprese e le start up che vogliono crescere e investire in nuovi progetti, ma spesso è difficile capire come accedervi. Leggendo questo articolo, scoprirai tutte le informazioni dettagliate sui diversi tipi di finanziamenti disponibili.

Se si vogliono sfruttare i finanziamenti a fondo perduto 2024, però, è importante sottolineare che è necessario rivolgersi a consulenti esperti in materia, perché il processo di richiesta può essere complesso e spesso necessita di una conoscenza specifica delle procedure e delle leggi.

Finanziamenti a fondo perduto 2024 perché richiederli

Ci sono diverse ragioni per cui un’impresa o una start-up potrebbe chiedere un finanziamento a fondo perduto nel 2024:

  1. Finanziamento di investimenti: Un’impresa potrebbe chiedere un finanziamento a fondo perduto per finanziare investimenti, come l’acquisizione di attrezzature, macchinari o immobili. Questi finanziamenti possono aiutare l’impresa a crescere e svilupparsi.
  2. Sostegno alle attività di ricerca e sviluppo: Le start-up e le PMI innovative possono chiedere finanziamenti a fondo perduto per sostenere le proprie attività di ricerca e sviluppo. Una strategia per essere più competitivi sul mercato.
  3. Internazionalizzazione: Un finanziamento a fondo perduto può essere utilizzato per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese, come ad esempio la partecipazione a fiere e missioni commerciali all’estero.
  4. Acquisizione di nuove competenze: Finanziamenti a fondo perduto possono essere sfruttati per sostenere la formazione e l’acquisizione di nuove competenze per i dipendenti dell’impresa.
  5. Rafforzamento della competitività: I finanziamenti a fondo perduto possono aiutare le imprese a diventare più competitive sul mercato, migliorando la loro efficienza e le loro capacità.

Bisogna anche tenere a mente che le opportunità di finanziamento a fondo perduto variano in base alle regioni, alle leggi e alle opportunità esistenti. Per questo è importante verificare sui siti web delle istituzioni pubbliche, delle regioni o di Invitalia i dettagli sui finanziamenti disponibili per le imprese.

Come accedere ai finanziamenti a fondo perduto 2024

Per accedere ai finanziamenti a fondo perduto 2024, ci sono alcuni passi fondamentali da seguire:

  1. Conosci il bando di finanziamento e assicurati di soddisfare i requisiti: prima di iniziare a preparare la richiesta, è importante che tu conosca i dettagli del bando di finanziamento e che verifichi di soddisfare i requisiti per poter presentare la richiesta.
  2. Prepara un business plan solido: un business plan completo e ben strutturato è fondamentale per convincere gli enti erogatori dei fondi che il tuo progetto è meritevole di finanziamento.
  3. Evidenzia la capacità di rendicontazione: gli enti erogatori dei fondi vorranno sapere come intendi utilizzare i fondi e come ne renderai conto, quindi è importante fornire una chiara descrizione dei costi e delle attività previste nel progetto, nonché un piano di rendicontazione credibile.
  4. Fai una richiesta di finanziamento dettagliata: presentare una richiesta dettagliata e completa, inclusi i documenti richiesti dal bando, può aumentare le possibilità di successo nell’ottenere i finanziamenti.
  5. Rivolgiti a professionisti del settore per aiutarti a compilare la documentazione e a fare una richiesta di finanziamento completa: il processo di richiesta di finanziamenti a fondo perduto può essere complesso, quindi è importante rivolgersi a consulenti esperti per assicurarsi di compilare la documentazione in modo corretto e presentare una richiesta completa ed efficace.
  6. Sii persistente e preparato per eventuali modifiche: il processo di richiesta di finanziamenti a fondo perduto può essere lungo e complesso, quindi è importante essere pronti a fare eventuali modifiche alla richiesta e a fornire ulteriori informazioni richieste.

Ricorda, l’aiuto di esperti del settore è fondamentale per massimizzare le possibilità di successo nell’ottenere i finanziamenti a fondo perduto 2024.

Quali sono i finanziamenti a fondo perduto del 2024: i bandi aperti a cui puoi partecipare

I finanziamenti a fondo perduto 2024 per imprese e start-up rappresentano un’occasione importante per ottenere un supporto economico per la tua attività. Tuttavia, la procedura per accedere a questi fondi può essere complessa e presentare difficoltà.

Per questo motivo, è fondamentale rivolgerti ad esperti di finanza agevolata che possono fornirti assistenza nella compilazione della domanda e nell’interpretazione delle norme e dei requisiti richiesti.

Questi fondi potranno essere utilizzati per coprire le spese legate all’avvio o alla crescita della tua attività, come ad esempio l’acquisto di attrezzature o la formazione del personale.

Nei paragrafi successivi verranno elencati i principali bandi di finanziamento disponibili, quelli che ti permetteranno di accedere ai fondi senza necessariamente doverli restituire.

Resto al Sud 2024

Resto al Sud è un bando di agevolazioni per le imprese e i giovani professionisti del Sud e del Centro Italia.
Il bando, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, offre finanziamenti a fondo perduto, finanziamenti agevolati e agevolazioni fiscali per la creazione di nuove attività imprenditoriali e per l’ampliamento e la modernizzazione di quelle esistenti.

Il bando mira a stimolare lo sviluppo economico delle regioni del Mezzogiorno e del Centro Italia e a contrastare la fuga dei giovani talenti verso altre regioni o altri paesi. Si tratta, come forse sai, di uno dei finanziamenti a fondo perduto 2024 più apprezzati e sfruttati.

Leggi gli approfondimenti del bando Resto al Sud 2024

Smart&Start Italia 2024

Smart&Start Italia è un bando del Ministero dello Sviluppo Economico italiano gestito da Invitalia, che mira a supportare la nascita e lo sviluppo delle startup innovative.

Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti agevolati e a fondo perduto per la copertura dei costi per la realizzazione di progetti di sviluppo e consolidamento delle attività delle startup innovative.

Il bando è rivolto a giovani imprenditori, startup innovative, PMI innovative, spin-off universitari, start-up incubate e acceleratrici.

Il bando prevede finanziamenti a fondo perduto fino al 70% per le spese ammissibili, con un contributo massimo di 1.5 milioni di euro per ogni progetto. Smart&Start Italia mira a sostenere lo sviluppo delle start up innovative in Italia, favorendo l’espansione dell’economia digitale e la crescita dell’occupazione.

Leggi gli approfondimenti del bando Smart&Start Italia 2024

Cultura Crea 2024

Cultura Crea è un bando promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e gestito da Invitalia, che mira a sostenere la creazione, la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia.

Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di progetti nei campi della cultura, delle arti, dello spettacolo, dell’editoria, dell’audiovisivo e delle nuove tecnologie. Il bando è rivolto a enti pubblici, privati, associazioni, fondazioni, imprese culturali e creative.

Il bando prevede finanziamenti a fondo perduto fino al 100% per le spese ammissibili, con un finanziamento a fondo perduto massimo di 200.000 euro per ogni progetto. Un’occasione da studiare con attenzione se stai analizzando tutti i migliori bandi di finanziamento a fondo perduto 2024.

Cultura Crea mira a sostenere la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia, favorendo l’accesso dei cittadini alla cultura e la valorizzazione del patrimonio culturale del paese.

Leggi gli approfondimenti del bando Cultura Crea 2024

Cultura Crea Plus 2024

Cultura Crea Plus è un bando del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo che mira a finanziare progetti nei campi della cultura, delle arti, dello spettacolo, dell’editoria, dell’audiovisivo e delle nuove tecnologie.

Il bando offre finanziamenti a fondo perduto per enti pubblici, privati, associazioni, fondazioni, imprese culturali e creative, con un contributo massimo di 200.000 euro per progetto e una copertura fino al 100% delle spese ammissibili.

La finalità di Cultura Crea Plus è quella di sostenere la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia, offrendo maggiori opportunità e risorse per i beneficiari rispetto alla versione base del bando.

Nuove Imprese a Tasso Zero ON 2024

Nuove Imprese a Tasso Zero ON è un bando di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che mira a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese in Italia.

Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti a tasso zero per la copertura dei costi per la realizzazione di progetti di avvio d’impresa e di consolidamento delle attività delle nuove imprese.

Il bando è rivolto a giovani imprenditori, startup innovative, PMI innovative, spin-off universitari, start-up incubate e acceleratrici. Il bando prevede finanziamenti a tasso zero fino al 70% per le spese ammissibili, con un contributo massimo di 2 milioni di euro per ogni progetto.

Nuove Imprese a Tasso Zero On mira a supportare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese in Italia, favorendo l’occupazione e l’espansione dell’economia del paese.

Leggi gli approfondimenti del bando Nuove imprese a Tasso Zero ON

Fondo Impresa Donna 2024

Fondo Impresa Donna è un fondo di investimento dedicato alle piccole e medie imprese a conduzione femminile. Il fondo mira a supportare l’espansione e lo sviluppo delle imprese a prevalente partecipazione femminile attraverso l’investimento in capitale di rischio o in prestiti.

Caratteristiche che non devono meravigliare: molti finanziamenti a fondo perduto 2024 sono rivolti alle donne per incentivare l’imprenditoria femminile e colmare il gap occupazionale tra i sessi.

Il Fondo Impresa Donna può essere un’ottima opzione per coloro che desiderano investire in un’impresa a prevalente partecipazione femminile e sostenere l’empowerment femminile.

Leggi gli approfondimenti del bando Fondo Impresa Donna 2024

Fondo PMI Creative 2024

Il Bando Fondo PMI Creative è un programma di finanziamento destinato alle piccole e medie imprese (PMI) che operano nel settore creativo e culturale. Il bando è stato istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, e con il sostegno del Fondo Europeo per gli Investimenti.

Il Bando Fondo PMI Creative mira a sostenere lo sviluppo delle PMI del settore creativo e culturale, con un particolare focus su innovazione e digitalizzazione. Le PMI interessate possono presentare la propria domanda di finanziamento per ricevere un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento, nonché un contributo a tasso agevolato per la copertura dei costi per la formazione e l’acquisto di attrezzature e software.

Il bando Fondo PMI Creative, uno dei più interessanti tra i finanziamenti a fondo perduto 2024, è aperto a tutte le PMI che operano nel settore creativo e culturale, come ad esempio: design, moda, architettura, editoria, audiovisivo, musica, arti visive, teatro, danza, circo, artigianato artistico, beni culturali, turismo culturale e creativo.

Per poter partecipare al bando è necessario presentare domanda di finanziamento entro la scadenza stabilita e soddisfare i requisiti richiesti dal bando, tra cui ad esempio: avere sede legale e operativa in Italia, essere una PMI regolarmente costituita e avere un progetto di investimento idoneo per il settore creativo e culturale.

Leggi gli approfondimenti del bando Fondo PMI Creative 2024

Contratto di Sviluppo 2024

Il Bando Contratto di Sviluppo è un programma di finanziamento per le piccole e medie imprese (PMI) italiane. E’ stato istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Il bando ha l’obiettivo di supportare le PMI nella realizzazione di progetti di investimento e sviluppo aziendale, con un focus sull’innovazione, la digitalizzazione e la competitività.

Il Bando Contratto di Sviluppo offre un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento e un contributo a tasso agevolato per la copertura dei costi per la formazione e l’acquisto di attrezzature e software. Per partecipare al bando le imprese devono presentare un progetto di investimento che preveda una serie di attività specifiche, ad esempio: acquisto di attrezzature, costruzione o ristrutturazione di immobili, sviluppo di nuovi prodotti o processi, acquisizione di brevetti o marchi.

Per poter partecipare al bando Contratto di Sviluppo è necessario soddisfare i requisiti richiesti dal bando tra cui avere sede legale e operativa in Italia, essere una PMI regolarmente costituita, avere un progetto di investimento idoneo e rispettare i requisiti di spesa e di fatturato.

Leggi gli approfondimenti del bando Contratto di Sviluppo 2024

Finanziamenti a fondo perduto 2024: chi se ne occupa e perché rivolgersi agli esperti

Rivolgersi a consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto è fondamentale per comprendere meglio le opportunità disponibili, per scegliere i fondi giusti per i propri progetti e per sfruttarli al meglio.

I consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto sono in grado di aiutare le imprese a:

  • Identificare i bandi di finanziamento più adatti alle esigenze dell’impresa o della start-up
  • Preparare la documentazione necessaria per la richiesta del finanziamento
  • Aiutare nell’elaborazione del Business Plan
  • Assistere nel monitoraggio del progetto una volta ottenuti i fondi
  • Guidare l’impresa attraverso il processo di richiesta e rendicontazione del finanziamento

Inoltre, i consulenti esperti sono in grado di fornire informazioni dettagliate e supporto continuo per garantire che le imprese rispettino tutti i requisiti e le scadenze necessarie per ottenere e utilizzare i fondi in modo efficace.

In generale, rivolgersi a consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto aumenta notevolmente le possibilità di successo nell’ottenimento dei fondi e l’utilizzo efficace degli stessi, aumentando così le probabilità di crescita e successo per la tua impresa o start-up.

In sintesi, i finanziamenti a fondo perduto 2024 sono un’ottima possibilità per le aziende che cercano di superare le difficoltà economiche causate dalla pandemia o altri problemi. Ma per ottenere questi fondi è importante sapere come presentare la propria richiesta e soddisfare i requisiti necessari.
Ti invitiamo a contattarci per discutere della tua situazione specifica, condividere eventuali dubbi o commentare questo articolo. Siamo qui per aiutarti a ottenere i fondi di cui hai bisogno per far crescere il tuo business o per superare le difficoltà attuali.
Non perdere questa occasione, entra subito in azione!

FAQ Finanziamenti a Fondo Perduto

Cos’è un finanziamento a fondo perduto?

Un finanziamento a fondo perduto è un contributo economico che viene concesso a una persona fisica o giuridica, senza l’obbligo di restituzione. In altre parole, è un finanziamento che non deve essere rimborsato.

Chi può richiedere un finanziamento a fondo perduto 2024?

La possibilità di richiedere un finanziamento a fondo perduto dipende dalle politiche e dai criteri stabiliti dalle istituzioni che lo concedono. In genere, i finanziamenti a fondo perduto 2024 sono rivolti alle imprese, ai liberi professionisti e alle organizzazioni non profit, ma è sempre importante verificare i requisiti specifici per ciascun bando.

Quali sono i vantaggi di un finanziamento a fondo perduto?

I vantaggi di un finanziamento a fondo perduto sono diversi. In primo luogo, non c’è l’obbligo di restituzione del denaro. Inoltre, i finanziamenti a fondo perduto possono essere utilizzati per sostenere le attività dell’impresa o dell’organizzazione, senza dover affrontare gli interessi sui prestiti.

Come si può trovare un finanziamento a fondo perduto?

I finanziamenti a fondo perduto 2024 sono spesso concessi da enti pubblici, come regioni, province o comuni, oppure da organizzazioni non profit. Per trovare i finanziamenti a fondo perduto disponibili, si può consultare il sito web delle istituzioni che li concedono o rivolgersi a un professionista del settore.

Quali sono i criteri per valutare un bando per un finanziamento a fondo perduto?

I criteri per valutare un bando per un finanziamento a fondo perduto possono variare, ma in genere vengono considerati la congruenza del progetto con gli obiettivi del bando, la qualità della documentazione presentata, la sostenibilità economica e la fattibilità tecnica del progetto proposto.

Quali sono le differenze tra un finanziamento a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato?

La principale differenza tra un finanziamento a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato è che quest’ultimo prevede l’obbligo di restituzione del denaro, anche se a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di un prestito tradizionale. Inoltre, i finanziamenti a tasso agevolato sono spesso concessi da banche o istituti finanziari, mentre i finanziamenti a fondo perduto sono concessi da enti pubblici o organizzazioni non profit.

Quali sono i limiti dei finanziamenti a fondo perduto 2024?

I finanziamenti a fondo perduto sono spesso limitati dal budget disponibile per il bando e dal numero di richieste presentate. Inoltre, i finanziamenti a fondo perduto non coprono necessariamente tutte le spese del progetto, e possono essere concessi solo per specifiche attività o obiettivi.

Come si può presentare una domanda per un finanziamento a fondo perduto?

Per presentare una domanda per un finanziamento a fondo perduto, è necessario seguire le istruzioni specifiche del bando, che possono essere consultate sul sito web dell’ente che lo concede. In genere, la domanda deve essere corredata da una documentazione dettagliata sul progetto e sulla situazione economica dell’impresa o dell’organizzazione richiedente.

Quali sono le tempistiche per ottenere un finanziamento a fondo perduto?

Le tempistiche per ottenere un finanziamento a fondo perduto dipendono dalla scadenza del bando e dai tempi di valutazione delle domande. In genere, il processo di valutazione può richiedere diversi mesi, ma è importante controllare le informazioni specifiche sul sito web dell’ente che concede il finanziamento.

Cosa succede se la domanda di finanziamento a fondo perduto viene respinta?

Se la domanda di finanziamento a fondo perduto viene respinta, è possibile rivolgersi all’ente che lo concede per avere ulteriori informazioni sui motivi del rifiuto e per capire se ci sono altri finanziamenti disponibili. In alternativa, si può considerare l’opzione di un prestito a tasso agevolato o di un finanziamento privato.

 

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