Originario di Carrara, ma jesolano da sempre, ci ha lasciati all’età di 91 anni Aldo Giannetti, storico albergatore di Jesolo ed emerito presidente dell’Associazione Jesolana Albergatori, alla quale ha saputo dare quell’impulso che ha contribuito a renderla una delle più importanti anche a livello nazionale.
«Perdiamo un pezzo di storia della nostra città e della nostra associazione. Forse dai modi un po’ burberi, ma indiscutibilmente persona con riconosciute capacità – ha dichiarato il presidente Aja, Pierfrancesco Contarini -. Ci ha lasciato l’esempio di come, con grande determinazione, si possano raggiungere grandi traguardi e realizzare grandi sogni: ricordiamo, infatti, che lui aveva iniziato, come tanti giovani, facendo il cameriere in un hotel. Pezzo dopo pezzo, ha saputo costruire il suo futuro, che ha coinciso con quello della città, fino a realizzare quelli che erano i suoi ultimi due sogni: acquistare il Casa Bianca, storica struttura alberghiera di Jesolo, ed un hotel a Venezia».
Nel “The Giannetti Hotels Group” c’erano hotel a Jesolo, Cortina, Roma, Venezia oltre a una discoteca, sempre nella cittadina balneare veneziana.
«Uomo che ha saputo dare tanto alla località – continua Contarini – ma anche alla categoria (è stato un innovatore, come quando ha inventato la formula “a buffet” nel suo Aquileia, che ancora non c’era) e alla nostra associazione: secondo me ci ha dato la consapevolezza della forza che avevamo, creando le condizioni per contare ancora di più anche nei tavoli regionali e nazionali, a cui voleva che sempre che un albergatore jesolano partecipasse».
Giannetti ha ricoperto la carica di presidente dell’Associazione Albergatori di Jesolo (Aja) dal 1989 al 2000, un periodo cruciale per la storia della città, segnato dalla ben nota questione delle alghe, che rischiava di paralizzare il settore turistico. Rimane vivida nella memoria collettiva l’assemblea del 26 luglio 1989, convocata in seguito a una nuova ondata di alghe che aveva nuovamente seminato il panico fra gli operatori del settore. Fu proprio Giannetti a convincere gli associati a compiere un passo storico: lo stanziamento di un miliardo di lire, a cui si sarebbe aggiunto un finanziamento equivalente da parte degli sponsor privati, destinato a una campagna promozionale triennale in Italia e, soprattutto, all’estero. Questo evento ha avuto un’importanza doppia, poiché da quel momento l’Aja iniziò a supportare economicamente, con somme significative, le campagne promozionali e, in generale, le manifestazioni organizzate nella città.
Per quanto riguarda decisioni rilevanti e visionarie, è stato Giannetti che, nel 2000, ha stipulato un accordo con Venezia Expomar Caorle. Grazie a questo accordo, la fiera alberghiera è stata centralizzata in un’unica sede, il PalaExpomar di Caorle, con l’obiettivo di darle un maggior rilievo e trasformarla in un fondamentale punto di riferimento per il settore turistico.
«È morta la storia – ricorda Alessandro Rizzante, anche lui presidente Aja e per anni vice di Giannetti -. I miei ricordi sono di un grande imprenditore con una straordinaria visione del domani, sulla quale abbiamo vissuto per anni».
«È grazie al suo lavoro – aggiunge Alessandro Peruch, altro vice presidente di Giannetti -che Jesolo ha potuto avere, per la prima volta nella sua storia, la presidenza di Federalberghi Veneto e la vice presidenza nazionale, ruoli da me ricoperti. Ho sempre nutrito una grande ammirazione nei suoi confronti. Ricordo lo spirito di collaborazione che si era creato in Aja».
«Aveva una visione del mondo del turismo che non aveva paragoni, era sempre un passo avanti rispetto agli altri. Era coinvolgente nelle manifestazioni. Amava essere preciso e puntuale, caratteristiche considerate alla base di una buona programmazione – sottolinea Angelo Faloppa, che di Giannetti fu vice presidente e poi suo successore -. Ricordo quando, nel periodo delle alghe, giravamo per l’Europa per tranquillizzare i nostri ospiti. Aveva anche una grande capacità dialettica, con padronanza di più lingue. Certo, ha fatto discutere per i suoi modi veementi: ma, una volta capite le sue peculiarità, comprendevi che, proprio grazie alla sua tenacia, è cresciuta la categoria e l’Associazione, facendo crescere nuove generazioni, io compreso. È stato, per me, una palestra di vita e un insegnamento continuo».
«Perdiamo un grande pilastro, un imprenditore – conclude Massimiliano Schiavon, presidente Aja (2007/2015) e attuale presidente di Federalberghi Veneto e vice nazionale – che è stato molto apprezzato, magari a volte contestato, ma che, indubbiamente, è stato un leader ed una persona di grande riferimento per la nostra destinazione».
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