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Interessi azzerati su tutte le cartelle di pagamento: entro il 30 giugno bisognerà dare l’adesione al bonus, impegnandosi a pagare in quella stessa data almeno il 50%: valido anche per multe stradali, canoni rai, ecc.

Entra nel vivo la rottamazione delle cartelle esattoriali di Equitalia (leggi l’articolo “Equitalia: condono sulle cartelle senza pagare sanzioni e interessi”). Con l’approvazione delle Camere della legge di stabilità, è partita la mini sanatoria dei debiti con l’Agente della riscossione. Vediamo di che si tratta.

La legge di stabilità 2014 prevede la possibilità di definire i debiti verso l’agente della riscossione, pagando per intero l’importo dovuto a titolo di sorte capitale e sanzioni e risparmiando invece sulla somma dovuta a titolo di interessi. In particolare, lo “sconto” è rappresentato non solo dagli

interessi di mora (che maturano dopo la notifica della cartella di pagamento), ma anche quelli per ritardata iscrizione a ruolo (che maturano dalla data in cui è scaduto l’obbligo di pagamento iniziale). Per cartelle più vecchie, quindi, la riduzione potrebbe essere interessante.

Restano invece dovuti l’aggio di riscossione e le eventuali spese per procedure esecutive o cautelari attivate dall’agente della riscossione.

Ma vediamo meglio di cosa si tratta.

Il nuovo beneficio si applica a tutte le cartelle ricevute sino ad oggi dagli italiani, o meglio ai ruoli consegnati all’agente della riscossione fino al 31 ottobre 2013, siano essi ordinari o straordinari. Restano escluse solo le ultimissime cartelle che ancora non sono state neanche notificate. Non vi sono neppure discriminazioni in ordine alla natura del debito, che può quindi essere tributario o non (ad esempio multe stradali, canoni, ecc.).

In pratica, 
i morosi che accetteranno questa possibilità offerta dalla legge, potranno pagare imposte e sanzioni, 
senza però gli onerosi

interessi. Il pagamento, però, dovrà avvenire entro la fine di febbraio 2014. Rispetto, quindi, alla prima formulazione dell’emendamento, la nuova versione del testo prevede il pagamento delle sanzioni che prima, invece, dovevano essere scontate.

I partiti ci tengono a non chiamarla “sanatoria”. C’è chi la chiama allora “rottamazione”, chi “condono”, chi “bonus”. Ma la sostanza non cambia. Le cartelle avranno un maxi sconto.

Gli interessi saranno quindi completamente azzerati per “rottamare” le vecchie cartelle esattoriali di Equitalia. I contribuenti potranno sanare la loro posizione pagando solo il 100% dell’imposta e delle sanzioni.

Sono inoltre dovute le somme spettanti all’agente come compenso della riscossione [1]. Questo significa che il debitore non dovrà versare solo l‘aggio di riscossione, ridotto all’8% a partire dal primo gennaio scorso, ma anche il rimborso delle spese eventualmente sostenute dall’agente di Equitalia, a titolo ad esempio di notifica della cartella di pagamento o di iscrizione del fermo amministrativo.

Il risparmio è rappresentato dagli interessi maturati dopo la notifica della cartella di pagamento o dopo l’affidamento del carico da parte dell’ente impositore [2].

Entrando nel dettaglio, la previsione riguarda, sotto il profilo soggettivo, i ruoli emessi dallo Stato, da Agenzie fiscali e dagli enti territoriali (Regioni, Province e Comuni). Non sono menzionati i ruoli emessi dall’Inps, per i contributi assistenziali e previdenziali.

Stante la specialità della disciplina di sanatoria, non è invece possibile avvalersi della medesima procedura nel caso di entrate comunali riscosse tramite ingiunzione fiscale.

Restano escluse dalla rottamazione le somme dovute per sentenze di condanna della Corte dei conti.

In caso di accertamenti esecutivi, non è chiaro se la data cui si deve guardare è quella dell’effettiva trasmissione del carico all’agente della riscossione ovvero quella in cui l’affidamento si considera per legge avvenuto.

Dovrebbero esservi ricompresi tanto i ruoli definitivi quanto quelli provvisori, emessi cioè in pendenza di ricorso contro l’avviso di accertamento.

Sono invece senz’altro escluse le pretese riguardanti i tributi comunitari (dazi e Iva) nonché le somme derivanti da sentenze di condanna della Corte dei Conti.

Come beneficiare dello sconto

Quanto alle modalità operative, l’intera procedura sarà attivata e gestita dall’agente della riscossione.

Allo scopo di beneficiare della definizione, il debitore deve versare in un’unica soluzione l’intero importo dovuto entro il 28 febbraio 2014. Non avrai la possibilità di chiedere la rateazione. In pratica dovrai pagare tutto e subito (tranne, ovviamente, gli interessi di mora).

Per aderire al bonus dovrai essere tu stesso ad attivarti presso Equitalia a cui dovrai pagare tutto il debito in un’unica soluzione.

Dunque, dopo esserti recato al relativo sportello dell’Agente della riscossione, dovrai richiedere un estratto di ruolo da cui si evincano le iscrizioni a ruolo. In questo modo potrai individuare le cartelle e gli atti che potranno essere oggetto di rottamazione.

Non è prevista alcuna comunicazione, da parte dell’agente della riscossione, tramite l’invio di un avviso al debitore con cui lo informa della possibilità di valersi del bonus. Sarà quest’ultimo, quindi, che dovrà verificare la propria posizione e valutare la possibilità di sanatoria. L’unica comunicazione da parte dell’agente della riscossione è quella “postuma” che questi deve fare entro la fine di giugno 2014 per informare il debitore dell’avvenuta estinzione del debito.

La riscossione dei carichi definibili è sospesa fino al 15 marzo 2014. Fino alla medesima data è sospesa anche la decorrenza dei termini di prescrizione del debito.

Per gestire la rottamazione delle cartelle, la riscossione e i termini di prescrizione restano sospesi fino al 15 marzo 2014. La definizione agevolata si applica anche agli avvisi di accertamento esecutivo.

Con successivo decreto delle Finanze sarà approvato il modello di comunicazione da inviare e saranno dettate le modalità attuative della disciplina in esame.

Debiti Inps e Inail

I debiti Inps e Inail non rientrano nella rottamazione delle cartelle esattoriali, in quanto tali istituti non possono considerarsi uffici dell’amministrazione statale in senso stretto.

Gli accertamenti esecutivi, invece, sono inclusi nella “rottamazione”, a condizione che le relative somme siano state affidate entro il 31 ottobre scorso. Lo ha precisato una direttiva interna di Equitalia spa.

Occorre in ogni caso essere consapevoli che l’esclusione dei contributi previdenziali rende ulteriormente priva di appeal una definizione cui, molto probabilmente, aderiranno pochi soggetti. È prevedibile quindi un deciso insuccesso di questo istituto che a questo punto mal si comprende per quale ragione sia stato voluto dal legislatore.

A fronte di un pagamento così a breve scadenza il risparmio riguarda i soli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e di mora. Questa scelta pone, come evidenziato da più parti, il serio dubbio che chi l’abbia ispirata abbia voluto escludere a priori i debitori di somme di una certa rilevanza oppure non abbia idea della crisi finanziaria che interessa gli imprenditori.

Multe

Per le multe l’esclusione risulta ancora da chiarire. Da una nota di Equitalia parrebbe desumersi che anche le sanzioni stradali vi rientrerebbero, ma solo con taglio degli interessi di mora.

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