Caritas Svizzera denuncia la crisi degli alloggi in Svizzera, con affitti troppo elevati per le persone a reddito modesto. La situazione è peggiore in alcuni cantoni come Ginevra, dove la carenza di alloggi accessibili provoca difficoltà finanziarie anche per le classi medie. Caritas chiede interventi politici per promuovere abitazioni a prezzi accessibili e contributi agli affitti in base al reddito.
Caritas Svizzera invita gli ambienti politici ed economici ad intervenire per combattere la crisi degli alloggi. I costi elevati di questi ultimi non sono più sopportabili per le persone con un reddito modesto, ha denunciato oggi a Berna. Le economie domestiche povere sono particolarmente colpite dalla penuria di alloggi e dall’aumento dei prezzi. In media devono considerare “un buon terzo” del loro reddito per l’alloggio e l’energia. È più del doppio di quanto spende in proporzione una famiglia media, avverte l’organizzazione. La situazione è peggiore in alcuni cantoni, come Ginevra, osserva la direttrice di Caritas Ginevra Sophie Buchs, secondo cui il cantone romando “vive da molti anni quello che il resto della Svizzera inizia a conoscere solo ora: una grave carenza di alloggi che provoca un aumento degli affitti e porta talvolta a difficoltà di finanziamento anche le classi medie”.
Gli affitti aumentano soprattutto perché gli alloggi diventano sempre più scarsi, in particolare quelli a prezzi accessibili. Il tasso di sfitto è ampiamente al di sotto dell’1% in molti cantoni. Anche gli aumenti del tasso ipotecario di riferimento, dello scorso giugno e del dicembre 2023, così come l’esplosione dei costi energetici dall’inizio del 2022, hanno un impatto. Secondo l’ONG, la crisi delle abitazioni va oltre l’aspetto finanziario e può avere influenze negative sulla salute fisica e mentale. Le persone con un budget limitato devono fare concessioni in altri settori, come l’alimentazione, la salute, l’istruzione e il tempo libero. Inoltre, più dell’80% delle economie domestiche in condizioni di povertà vivono in condizioni “inadeguate”: il più delle volte “in alloggi rumorosi e scarsamente isolati, in posizioni sfavorevoli, ad esempio vicino a una strada pericolosa”, sottolinea Caritas.
In questo contesto, Caritas chiede risposte politiche, in particolare “veri investimenti nella promozione di abitazioni a prezzi accessibili” a tutti i livelli dello Stato. Chiede inoltre contributi agli affitti in base al reddito, come già avviene nei cantoni di Basilea Città, Basilea Campagna e Ginevra, nonché in alcuni comuni vodesi e ticinesi. Per il direttore di Caritas, Peter Lack, “la politica dell’alloggio e anche una politica di lotta contro la povertà, e anch’essa più necessaria che mai”.
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