Intesa Sanpaolo-Isybank, cosa sappiamo finora del trasferimento: mutui, prestiti e ritorno in Intesa Sanpaolo #finsubitoagevolazioni

Migliaia di
clienti Intesa Sanpaolo saranno presto trasferiti a Isybank, banca solo
digitale del gruppo che non ha filiali sul territorio e non prevede neanche
l’internet banking via web; ma viene gestita solo dall’applicazione installata
sullo smartphone.

I fatti recenti

La
situazione che si è accesa soprattutto a settembre, quando molti correntisti
hanno realizzato di non aver intercettato prima una comunicazione che Intesa
Sanpaolo ha inviato il 19 luglio sulla base delle preferenze di contatto
espressi dagli stessi correntisti: chi ha preferito l’avviso in app, per
esempio, ha ricevuto un avviso in app, anche se questa comunicazione in
particolare era molto più importante delle altre. Invece chi ha preferito
l’email ha ricevuto un’email.

Ciò significa
che tante persone non hanno potuto usufruire del diritto di evitare il
trasferimento automatico, contattando direttamente Intesa Sanpaolo; quindi,
passeranno a Isybank nei prossimi mesi (le date possono variare).

Solo in
quegli stessi giorni anche le associazioni dei consumatori e la politica si
sono accorti del trasferimento a Isybank. Alcune associazioni hanno presentato
esposti all’autorità antitrust, per sapere se è legittima la manovra di Intesa
Sanpaolo, ritenendo che la comunicazione non sia stata sufficiente alla luce
della sorpresa di tanti correntisti.

Invece la
deputata di Fratelli d’Italia e anche alla Camera dei deputati
un’interrogazione ha chiesto al ministero dell’Economia se fosse stato messo al
corrente.

Anche in Isybank si può fare richiesta di mutuo o prestito

Oggi, anche
alla luce di varie risposte fornite nel frattempo da Intesa Sanpaolo, sappiamo
qualcosa di più rispetto ai contorni dell’operazione e cosa attende i
correntisti che saranno spostati a Isybank.

La prima cosa
da tenere a mente è che mutui e prestiti non saranno trasferiti. Il rapporto
verrà mantenuto in Intesa Sanpaolo e il pagamento della rata verrà spostato
alla banca al nuovo conto Isybank, che in quanto tale avrà un nuovo IBAN.

Per un
periodo di tempo ci si può aspettare che i bonifici effettuati all’IBAN
precedente, quello del conto in Intesa Sanpaolo, vengano trasferiti
automaticamente a quello nuovo, del conto Isybank; ma è bene avvisare datori di
lavoro e aziende del nuovo riferimento per i pagamenti.

C’è di più,
però. Perché ciò non vale solo per i mutui e i prestiti in essere prima del
trasferimento: anche in un secondo momento i clienti Isybank potranno fare
richiesta per un mutuo o un prestito.

In tal caso, se la richiesta viene
accettata, la concessione viene gestita da Intesa Sanpaolo, che aprirà quindi
un nuovo rapporto per il finanziamento. La richiesta viene formalizzata tramite
la cosiddetta “filiale digitale” di Isybank: tramite l’applicazione
mobile.

Inoltre,
Isybank non prevede sistemi di trading online né di investimenti, che
rimarranno in Intesa Sanpaolo se già previsti prima del trasferimento. Isybank
prevede però un sistema di anticipo della pensione o dello stipendio, ma a
precise condizioni: ossia la presenza di una pensione, appunto, o di un lavoro a
tempo indeterminato. In questo caso, sarà possibile chiedere un anticipo fino a
15 giorni prima dell’accredito.

In
Intesa Sanpaolo si può tornare, ma a condizioni tariffarie diverse

Qualche
incognita invece sugli assegni. Nella pagina dedicata alle domande più
frequenti, Isybank specifica che non è previsto un blocchetto degli assegni e
non è possibile neanche versare assegni su un conto Isybank; ma sostiene anche
che i clienti Isybank possono fare riferimento al servizio di prenotazione
degli assegni circolari emessi da Intesa Sanpaolo: la richiesta dev’essere
effettuata, anche in questo caso, tramite la filiale digitale.

Isybank
specifica che “quando passerai a isybank, potrai versare assegni in
qualsiasi ATM delle banche italiane del Gruppo Intesa Sanpaolo anche in
modalità cardless”, ossia anche quando l’utente non ha con sé la carta
fisica; sebbene non sarà possibile versare “alcune tipologie di
assegni”, come quelli esteri.

Infine, c’è
una delle questioni più sentite, cioè il ritorno in Intesa Sanpaolo, possibile – recandosi in filiale – anche a seguito dell’avvenuto trasferimento in Isybank. Infatti, Intesa
Sanpaolo prevede una procedura per reintegrare il correntista: ma vanno fatte
alcune precisazioni.

Il correntista eventualmente tornerà in Intesa
Sanpaolo con una nuova tariffa rispetto a quella di cui poteva godere precedentemente al trasferito, sebbene comunque con condizioni economiche di favore rispetto al canone standard che viene applicato ai nuovi clienti.

Non è chiaro, nemmeno, se il correntista sarà in qualche modo agevolato nel ritorno in Intesa Sanpaolo o se dovrà invece procedere in maniera non molto dissimile alla creazione di una nuova posizione all’interno del gruppo. Resta aperta, infine, la questione della gestione del cambio
di IBAN e di come avverrà, ossia come Intesa Sanpaolo agevolerà l’eventuale rientro del correntista da questo punto di vista, che è sempre uno dei più malvisti dagli utenti.