“È un bene che si possa mettere la parola fine a questo progetto scellerato, che sin da subito abbiamo contrastato in ogni modo perché ci avrebbe consegnato per 20 anni mani e piedi agli interessi di un privato a discapito della qualità e del costo del servizio”. Questo il commento del capogruppo M5S Pescara, Paolo Sola, a margine di un incontro con la stampa, indetto nella mattina di sabato 29 giugno assieme alla consigliera regionale Erika Alessandrini, per commentare la notizia che il progetto del biodigestore a Città Sant’Angelo non si farà dopo che le due stesse società proponenti hanno ritirato la propria disponibilità.
“Non possiamo comunque non stigmatizzare la grave responsabilità politica dietro questo fallimento annunciato”, commentano Alessandrini e Sola, con tutto il centrodestra, di Pescara e Città Sant’Angelo, che per due anni ha raccontato la favola di come questo impianto sarebbe stato il fiore all’occhiello per l’attività di Ambiente SpA, e che invece anche questa volta lascia in eredità ai cittadini i danni della propria incapacità politica e di programmazione. Sì perché mentre il centrodestra abruzzese si incaponiva su questo project financing e si accendevano mutui per provare a realizzarlo, in tutto il resto d’Italia si accedeva al Pnrr per far sorgere a costo zero impianti del tutto simili a questo, anche in Abruzzo. Con la conseguenza che, con l’arrivo di altri concorrenti sul territorio, per gli stessi proponenti la prospettiva è diventata non più conveniente e ora è troppo tardi perchè il pubblico possa tornare indietro su altre fonti di finanziamento. Per di più Ambiente SpA ha già acquistato un terreno in località Piano di Sacco (dove sarebbe dovuto sorgere l’impianto) che a questo punto rimane un costo inutile accollato ai Comuni soci, e quindi a tutti cittadini”.
Un fallimento che per i pentastellati “porta soprattutto la firma della governance di Ambiente SpA e dell’ex assessore di Pescara, Isabella Del Trecco, che secondo i rumors di Palazzo di Città potrebbe essere riconfermata nella prossima Giunta”.
“Uno scenario assolutamente da scongiurare, concludono Erika Alessandrini e Paolo Sola, “perché questo fiasco fa il paio con il disastro della raccolta porta a porta i cui effetti sono ancora evidenti sulla nostra città. Tutte scelte riconducibili a chi, evidentemente, non ci ha mai capito granchè nella gestione del ciclo dei rifiuti”.
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