Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio, è netto: «Roma va tutelata». Dal ministero delle Infrastrutture, invece, assicurano: «Cercheremo di intervenire, di trovare compensazioni ai tagli». Si mobilitano maggioranza e opposizione per fronteggiare la sforbiciata ai fondi per la Metro C della Capitale. L’opera rischia di perdere – dal prossimo anno al 2032 – i 425 milioni necessari per realizzare il tratto da piazza Venezia alla Farnesina.
LA GARANZIA
Nel centrodestra tutti ripetono: «Troveremo una soluzione». E si sta lavorando su più fronti. A garantirlo al Messaggero, all’indomani dell’intervista-appello del sindaco Roberto Gualtieri, sono diverse fonti all’interno della maggioranza. In primis il leader di Forza Italia Tajani, che ieri ha anche avuto modo di confrontarsi con lo stesso Gualtieri. «Roma non è una città come le altre e non può essere penalizzata», sottolineando come siano in corso approfondimenti per definire i correttivi più adeguati. Al lavoro c’è già il ministero dei Trasporti del segretario leghista Matteo Salvini dove, facendo eco all’azzurro, garantiscono: «Interverremo». Si muovono nella stessa ottica gli esponenti di Fratelli d’Italia. «Quando Roma avrà bisogno di realizzare la tratta della metro C Farnesina-Clodio il governo Meloni ci sarà, a prescindere da quale sindaco guiderà la città quel giorno», fanno infatti sapere i meloniani.
Ieri intanto la vicenda ha scaldato la giornata politica. Il deputato dem Roberto Morassut ha annunciato che presenterà un emendamento alla manovra per cancellare i tagli. «Meloni – fa sapere – dimostri nei fatti il suo interesse per Roma». L’ex governatore del Lazio, e oggi capodelegazione del Pd all’Europarlamento, Nicola Zingaretti, parla di scelta «inaccettabile come il taglio ai fondi per la chiusura dell’anello ferroviario». Mentre Andrea Casu, vicepresidente della commissione Trasporti della Camera ha promesso «battaglia in Aula e in commissione per preservare l’intero finanziamento».
I NUMERI
In manovra, più precisamente nell’allegato tecnico del Mit, alla voce “somme per la realizzazione della linea C per la metropolitana di Roma” si scoprono una diminuzione dei fondi di 25 milioni per il 2025, di 50 per il 2026 e di altri 50 per l’anno successivo. Riduzioni di spesa che seguono i tagli lineari voluti dal Mef a tutti i ministeri (11,4 miliardi nel triennio) per permettere all’Italia di centrare da qui al 2032 un alleggerimento della spesa primaria del 1,5 per cento all’anno in conformità con le nuove regole di bilancio europeo. Ma – come spiegano in Campidoglio – emergerebbe dal sistema informatico della Ragioneria dello Stato lo stesso trend di tagli sui prossimi anni, visto che l’ultima tranche di finanziamento per l’infrastruttura arriverà nel 2032. Di conseguenza, salterebbero 450 milioni sui circa 3 miliardi totali già assegnati, che sono necessari a far viaggiare di pari passo – anche per limitare i disagi – la costruzione dei binari tra piazza Venezia e piazzale Clodio e quella da Piazzale Clodio alla Farnesina.
Davide Bordoni, segretario laziale del Carroccio e consigliere del ministro Salvini sul trasporto pubblico, ha sottolineato: «Faremo il possibile per recuperare le risorse necessarie per completare questa importante opera di cui la città e i romani hanno davvero bisogno». Al Mit, infatti, stanno studiando soluzioni per rimodulare i tagli, anche sotto forma di compensazioni, in modo da garantire i finanziamenti necessari per concludere la linea.
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