La capitale europea della pasta ha il suo alberghiero. Da ieri mattina, la succursale dell’istituto «De Gennaro» di Vico Equense ha aperto in via Roma a Gragnano, proprio a ridosso della statua in bronzo dedicata ai pastai, nell’ultimo tratto di quella che era la «via dei maccaroni» dove la pasta veniva asciugata all’aria aperta. L’arte pastaia, la produzione di vino, il «panuozzo» e l’accoglienza gragnanese ora avranno una loro continuazione nella formazione per i giovani, figure professionali sempre più rare e ricercate in tutto il territorio.
Con il taglio del nastro, ora gli studenti dell’istituto «Francesco De Gennaro» provenienti da Gragnano e dai comuni dei Monti Lattari non dovranno più recarsi a Vico Equense per frequentare le lezioni e cullare il loro sogno di diventare chef, maître de salle, sommelier o direttore d’albergo. All’inaugurazione hanno preso parte il sindaco della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi, l’assessore regionale Lucia Fortini, la consigliera metropolitana Ilaria Abagnale, il sindaco di Vico Equense Peppe Aiello, la dirigente scolastica Beatrice Rosa Russo e, ovviamente, il primo cittadino gragnanese Nello D’Auria.
La nuova sede dell’istituto è un plesso all’avanguardia composto da nove aule funzionali, tre locali per uffici e servizi annessi. Il «De Gennaro» di Vico Equense costituisce da circa mezzo secolo il punto di riferimento per generazioni di professionisti del settore turistico-alberghiero sia della penisola sorrentina che del comprensorio vesuviano afferente alla penisola.
È la scuola in cui si sono formati tanti chef che ora sono diventati famosissimi, come Gennaro Esposito e Antonino Cannavacciuolo, solo per citarne alcuni. La sede di Gragnano va ad aggiungersi alle tre già presenti sul territorio vicano (la sede centrale in via Santa Maria del Toro e le due succursali in via Raffaele Bosco e in via Vescovado) per un totale di seicento alunni provenienti da tutta l’area sorrentina e dei Lattari, in particolare dai comuni di Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, Sorrento, Massa Lubrense, Sant’Antonio Abate, Lettere, Agerola, Castellammare e Gragnano.
«È un giorno importante – ha affermato il sindaco Manfredi – per tante ragazze e ragazzi che potranno frequentare la scuola senza il disagio di dover raggiungere la sede di Vico, evitando trasferimenti impegnativi e ottimizzando così i tempi da dedicare allo studio, oltre che contribuendo al decongestionamento del sistema di mobilità dell’area della costiera sorrentina, già particolarmente complesso».
«Forse era una vera e propria anomalia che proprio a Gragnano non ci fosse un istituto alberghiero – ha detto il sindaco Nello D’Auria – qui dove negli ultimi due anni è nato il consorzio del vino, si sono uniti i produttori di panuozzo e dove la pasta è un prodotto Igp noto in tutto il mondo. Grazie alla Città Metropolitana, arrivano grandi investimenti nella formazione, ma anche per la realizzazione del Museo della Pasta. Ma il vero obiettivo resta investire nell’educazione e nella formazione, per migliorare il contesto sociale, economico e formativo delle famiglie. Questa è una svolta importante per Gragnano e per tutto il territorio».
«Gragnano – ha aggiunto Ilaria Abagnale – come tutta l’area dei Lattari, è un’eccellenza mondiale nei settori dell’arte bianca, della ristorazione e dell’accoglienza in generale. Attraverso la scuola dobbiamo anche raccontare la storia del territorio che deve essere valorizzato attraverso un settore importante come l’enogastronomia. Bisogna ripartire dai ragazzi, spiegare loro dove siamo e cosa siamo. E Gragnano è il posto ideale per un alberghiero, in una visione di ampio respiro di tutto il territorio anche in ambito scolastico.
A Sant’Antonio Abate, ad esempio, sono partiti i nuovi indirizzi legati all’Agrario». Per l’alberghiero, il sindaco di Vico Equense Peppe Aiello ha chiesto «il rinnovo dei canoni, per una scuola di eccellenza che forma il personale di un settore che rappresenta gran parte del Pil della Penisola Sorrentina». Infine, l’assessore regionale Lucia Fortini ha sottolineato che «in Campania il governo non sta investendo sulla scuola. Addirittura l’istituto alberghiero di Vico Equense rischiava di essere ridimensionato, mentre con la nuova sede di Gragnano la scuola ne esce rafforzata, rispondendo alle richieste coerenti col territorio».
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