Le banche propongono le loro offerte per l’erogazione dei finanziamenti che beneficiano del Fondo di garanzia Consap potenziato dal Sostegni-bis.
Avere un mutuo per l’acquisto di una casa che copra l’80% del valore dell’abitazione è già un buon incentivo per i giovani a rendersi indipendenti andando a vivere per conto loro. Tuttavia, un finanziamento all’80% significa dover disporre del restante 20% per anticipare il capitale. Cosa non alla portata di tutti, vista la crescente precarietà nel mondo del lavoro. Diventa, quindi, ghiotta l’occasione di appoggiarsi al Fondo gestito da Consap per poter chiedere alla banca l’importo pieno mettendo sul tavolo la garanzia dello Stato. Un’operazione a cui hanno già aderito diversi istituti di credito ma sulla quale restano degli ostacoli da superare. Quindi,
chi offre il mutuo al 100% per i giovani e quali sono i requisiti richiesti?
L’agevolazione introdotta dal Governo prevede la concessione ai giovani che non abbiano ancora compiuto i 36 anni di un mutuo fino a 250mila euro coperto (a determinate condizioni) dal Fondo di garanzia dello Stato. Vediamo come funziona, a chi chiederlo e quali sono i limiti.
Mutuo al 100%: chi lo può richiedere?
Partiamo dalla legge. Con il decreto Sostegni-bis, i giovani di età inferiore ai 36 anni possono chiedere fino al 30 giugno 2022 un mutuo per l’acquisto della prima casa fino a 250mila euro (fino a 400mila euro per tutto il 2021) con una garanzia statale non più del 50% ma dell’80% della quota capitale grazie al Fondo gestito da Consap. Oltre al requisito dell’età, è necessario anche avere un Isee non superiore a 40mila euro. In questo modo, è fattibile ottenere un mutuo fino al 100% del valore della casa con piani di ammortamento accessibili per i giovani.
La garanzia è riservata a chi rientra in una delle categorie prioritarie, ovvero:
- coppia coniugata oppure convivente more uxorio da almeno due anni, in cui almeno uno dei richiedenti non abbia compiuto 36 anni;
- persona singola non coniugata, né convivente con l’altro genitore di nessuno dei propri figli minori con sé conviventi;
- persona separata o divorziata oppure vedova, convivente con almeno un proprio figlio minore;
- giovani under 36;
- inquilini di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari.
Tre le tipologie di acquisto previste per l’erogazione del mutuo:
- acquisto semplice;
- acquisto con interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica;
- acquisto con accollo da frazionamento.
Nella domanda (da inoltrare alla banca scelta) occorre indicare l’unità immobiliare oggetto del finanziamento, che non deve rientrare nelle categorie catastali di lusso (A/1, A/8 e A/9).
Mutuo al 100%: le banche a cui chiederlo
Diversi istituti di credito, tra cui quelli appartenenti ai maggiori gruppi bancari italiani, già propongono ai
giovani aventi diritto la possibilità di accendere un mutuo al 100% per l’acquisto della prima casa con la garanzia dello Stato.
Ecco quali sono le prime offerte lanciate sul mercato.
Intesa Sanpaolo propone due soluzioni per chi vuole chiedere un mutuo di importo inferiore a 250mila euro, ovvero:
- mutuo con garanzia Consap a tasso fisso (1,05% per 20 anni), senza spese di istruttoria o di altro genere;
- mutuo per under 36 con Isee superiore a 40mila euro all’80% senza imposta sostitutiva sul finanziamento.
Unicredit resta sul limite dei 250mila euro di mutuo con costi un po’ più alti. Ad esempio, su un finanziamento da 100mila euro a 20 anni, il Taeg si aggira attorno al:
- 1,61% con tasso variabile;
- 1,66% con tasso fisso.
Crédit Agricole propone mutui al 100% fino a 250mila euro grazie al Fondo di garanzia ma solo a tasso variabile, facendo uno sconto sul mutuo assicurato rispetto a quello senza la stessa copertura.
A ruota (molto probabilmente in autunno) seguiranno altre banche, tra cui Bpm e Monte dei Paschi
di Siena. Altre, senza arrivare al 100%, si avvicinano alla soglia massima con prodotti che offrono una copertura del 90% o del 95%, come nel caso di Banca Mediolanum.
Mutuo al 100%: la parte fiscale
Oltre alla possibilità di appoggiarsi al Fondo di garanzia Consap per ottenere un mutuo giovani al 100% finalizzato all’acquisto della prima casa, la legge concede alcuni benefici fiscali.
Per esempio, quando si compra un immobile non soggetto a Iva, vengono azzerate per gli under 36 le imposte di registro, ipotecaria e catastale. Se, invece, l’operazione di compravendita è soggetta a Iva (ad esempio, quando il contratto viene sottoscritto direttamente con l’impresa costruttrice), occorre pagare l’imposta al venditore. In questo caso, l’acquirente matura un credito d’imposta da utilizzare per:
- pagare imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e sulle donazioni su atti e denunce presentati dopo l’acquisizione del credito;
- pagare l’Irpef in base alla dichiarazione dei redditi da presentare dopo la data d’acquisto;
- compensare somme dovute a titolo di ritenute d’acconto, di contributi previdenziali o assistenziali.
Per quanto riguarda il mutuo chiesto e ottenuto dal giovane under 36, si azzerano sia l’imposta sostitutiva sia quelle di registro, ipotecaria e di bollo.
Per quanto riguarda i contratti di compravendita soggetti a Iva, vengono meno le agevolazioni se l’Isee del compratore è superiore ai 40mila euro. Quello che non è molto chiaro è se siano da pagare o meno le imposte di registro, ipotecaria e catastale, normalmente di 200 euro ciascuna. Secondo la Direzione regionale delle entrate della Lombardia, comunque, le imposte non vanno pagate. Quella che sicuramente tocca versare è l’imposta di bollo, insieme alle tasse ipotecarie.
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