La Regione Lazio propone l’istituzione della Zls- Zona logistica semplificata, con una delibera di Giunta con la quale si approva il “Piano di Sviluppo Strategico – aggiornamento 2024”. La Zls è cnsiderata una delle misure chiave per il rilancio delle aree portuali e industriali e punta a semplificare i processi amministrativi e a incentivare nuovi investimenti, promuovendo sia la competitività delle imprese locali e nazionali sia l’insediamento di nuove aziende.
La Zona logistica semplificata è istituita con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, di concerto con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il ministro dell’Economia e delle Finanze, su proposta delle Regioni interessate. Un processo che la Regione Lazio ha avviato oltre un anno fa, con l’obiettivo di creare un sistema integrato di trasporti e infrastrutture.
Gli obiettivi della Zls
- sviluppare nuovi investimenti da parte delle piccole e medie imprese locali nei settori di riferimento dell’economia regionale;
- attirare investimenti di nuovi operatori in grado di assorbire la mano d’opera in uscita da settori in crisi o soggetti a pesanti ristrutturazioni o di incrementare i livelli di occupazione;
- promuovere l’integrazione delle catene del valore e la cosiddetta “filiera corta” a livello regionale e interregionale, attraverso la valorizzazione e il rilancio del ruolo e delle funzioni di integrazione logistica e produttiva dei sistemi portuali e delle piattaforme e degli snodi logistici regionali;
- attivare le azioni infrastrutturali e funzionali necessarie affinché il territorio regionale acquisisca un ruolo logistico-infrastrutturale centrale all’interno dei flussi di trasporto di merci e passeggeri al livello locale, nazionale ed internazionale, dando nuovo impulso al sistema portuale laziale;
- ricostruire un’identità “marittima” adeguata al suo sviluppo costiero, in grado di produrre sinergia tra aree costiere ed aree interne;
Linee di intervento:
- snellimento amministrativo e burocratico delle procedure amministrative per l’ottenimento delle autorizzazioni per le attività produttive e per la realizzazione di opere;
- efficientamento dei servizi portuali e doganali;
- rafforzamento dei collegamenti funzionali strutturali tra i porti e i centri logistici, attraverso il potenziamento delle linee ferroviarie e stradali;
- benefici fiscali e/o contributivi per coloro che svolgono attività imprenditoriali all’interno della Zls;
- attivazione di strumenti di finanza pubblica, con il coinvolgimento della Regione o della Bei (Banca Europea per gli Investimenti), a favore delle imprese insediate (o che intendano insediarsi) nelle aree Zls
I criteri metodologici per l’individuazione dei territori della Zls
Il criterio metodologico applicato per l’individuazione e la definizione delle porzioni di territorio rientranti nella Zls comprende aspetti legati allo sviluppo economico e insutriale del territorio e indicatori precisi rilevabili su base comunale, come la presenza o meno di aree industriali, la presenza di imprese che interagiscono con sistemi portuali e il livello di internazionalizzazione del tessuto imprenditoriale comunale. Sono inclusi i comuni nei quali esistono infrastrutture portuali e piattaforme logistiche di rilevanza regionale. L’obiettivo è quello di creare aree omogenee e sinergiche sul territorio, creando un volano per lo sviluppo territoriale regionale in cui sono inclusi i Comuni nei quali insistono infrastrutture portuali e piattaforme logistiche di rilevanza regionale (Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta, Roma, Santa Palomba/Pomezia, Guidonia, Orte, Fondi, Fara in Sabina, Colleferro).
I comuni pontini compresi nella proposta della Zls del Lazio
Nella proposta della Regione sono stati identificati in via prioritaria 49 comuni del Lazio, 11 dei quali ricadono nella provincia pontina. Si tratta di Gaeta, Aprilia, Castelforte, Cisterna, Fondi, Formia, Itri, Latina, Minturno, Pontinia e Santi Cosma e Damiano. Il piano di sviluppo della Zona Logistica Semplificata del Lazio prevede l’attivazione delle misure, inizialmente nelle zone individuate, per poi poter essere esteso in fase di sviluppo successive ad altre zone o ad altri comuni in relazione agli stessi criteri. “La selezione delle aree – spiega la Regione in una nota – è stata effettuata in base a una logica che ha considerato l’importanza dei nessi tra i porti e le aree retroportuali, non tanto come continuità spaziale, ma piuttosto come legame economico-funzionale con i principali snodi logistici e industriali dell’intera regione. Questa logica ha preferito far prevalere le direttrici strategiche e le vocazioni territoriali, anziché l’espansione territoriale omogenea”.
Le agevolazioni economiche della Zls
“La Zls – spiega ancora la Regione Lazio – rappresenta un’importante opportunità per le imprese che operano al suo interno, grazie a un pacchetto di agevolazioni finalizzate a favorire la crescita economica e lo sviluppo industriale”. Le principali agevolazioni previste per le aziende sono: il beneficio di un credito di imposta; agevolazioni per gli investimenti; semplificazione amministrativa e burocratica; zona franca doganale interclusa.
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