Quando Diego Occhiuzzi vinceva il Luxardo a Padova, la prova di coppa del mondo di scherma considerata alla pari di Wimbledon nel tennis la dedica fu per Aurora che da poco aveva emesso i primi vagiti: anno 2013, sembra passata una vita.
Una vita che scorre nel sangue e nella sciabola della piccola Occhiuzzi che ha cominciato alla grande la stagione vincendo la prima prova interregionale disputata a Foggia.
L’alfiere della Milleculure, ha vinto la gara di sciabola femminile della categoria Giovanissime. La figlia d’arte di papà Diego si è aggiudicata una finale molto equilibrata contro Matilde Borraccino, che poi si è decisa all’ultima stoccata: 10-9 è lo score finale in favore della sciabolatrice napoletana.
Anche in semifinale aveva ottenuto, con lo stesso punteggio, la vittoria contro Sofia Carola Di Michele.
«Ha la stessa determinazione che mettevo io negli assalti – racconta il due volte medagliato olimpico di Londra 2012 ed il bronzo di Pechino 2008 – in finale era sotto 9-6 e non si è mai scomposta». Alle spalle podi e vittorie ma, senza dubbio la prova di sciabola foggiana è considerata come una degli appuntamenti più importanti del calendario.
L’emozione
«Da papà è una grande emozione vederla in pedana – continua Occhiuzzi – da tecnico non faccio sconti. Supporto e mi arrabbio, sono morbido e sono duro allo stesso modo con tutti. Si può chiamare Occhiuzzi come con un altro cognome. La cosa importante è che trovi la sua strada attraverso il gioco ed il divertimento anche se devo dire che Aurora la vedo portata».
Tre figli, Aurora di 10 anni, Desiree di 6 e Riccardo di 4. «Non impongo nulla a nessuno. L’ultimo ha cominciato a fare Taekwondo». Milleculure, dove la piccola Aurora si allena con il maestro Domenico Bonsanto – ormai è una realtà di Soccavo. La palestra che Diego ha tanto voluto per “restituire a Napoli quello che Napoli mi ha donato” disse dopo le vittorie di Londra. Il futuro è da tecnico della Nazionale. Dopo una esperienza con la rappresentativa Under 20 ora Occhiuzzi è nello staff tecnico della sciabola ritrovandosi “molti compagni con i quali ho tirato insieme anche in squadra”. Indimenticabile la vittoria con Luca Curatoli, oggi suo “allievo” in Nazionale ai mondiali di sciabola nel 2015 quando gli azzurri conquistarono l’oro nel catino di Mosca.
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