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“Non ho nessun interesse e motivo ad alimentare e immaginare uno scontro che forse ha l’interesse di evitare di parlare del merito delle questioni”. Intervenendo in collegamento video a un’iniziativa sulle politiche industriali per lo sviluppo del Mezzogiorno, organizzata a Napoli dalla Cgil, il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, replica così agli attacchi del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sullo sblocco dei fondi Fsc. Attacchi che, vale la pena ricordare, in queste settimane non sono stati solo politici ma si sono anche tradotti in una serie di interventi e di denunce. Il ministro, infatti, è stato denunciato al Tar e alla Corte dei Conti dal governo regionale della Campania. “E’ evidente che se noi abbiamo definito un percorso con 17 Regioni e lo stiamo definendo con le altre – evidenzia Fitto – non c’è un problema da parte del Governo ed è evidente che l’approccio del Governo, che è sempre lo stesso, sta trovando con quasi tutte le Regioni un dialogo e un rapporto proficuo dal punto di vista della collaborazione”. Il ministro ricorda di non essere mai entrato in polemica su questo tema. “Gli scontri si fanno in due – dice – e a me non interessa fare questo. Non troverete mai una dichiarazione mia in questa direzione. Ognuno si presenta e parla per quello che ritiene di dover dire e con i termini che ritiene di dover utilizzare” le parole del ministro al convegno di ieri. “Da parte del governo non c’è alcuna volonta’ di “polemizzare con nessuno”, ma c’è la volonta’ di collaborare come sta accadendo con le Regioni sugli accordi dei fondi di sviluppo e coesione” ha sottolineato il ministro per gli Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto. “I fatti sull’accordo dei fondi di sviluppo e coesione, ha spiegato il ministro, raccontano che è cambiato l’approccio del governo, rispetto al passato, nell’assegnazione dei fondi. Fondi la cui assegnazione, ha premesso Fitto, non è scontata: “Il governo non ha alcun obbligo di dare le risorse alle regioni italiane, è una scelta del governo di dare le risorse alle Regioni” – ha detto l’esponente di governo. Che ha spiegato meglio il meccanismo: “Il Governo non ha alcun obbligo, previsto in nessuna legge, di dare le risorse alle 20 Regioni italiane. E’ una scelta del Governo” le sue parole: “Non è un caso che la scorsa estate abbiamo imputato queste risorse a tutte le Regioni – spiega – condizionandole a un percorso che è quello previsto dal decreto legge”. Un percorso che “inverte un meccanismo – argomenta Fitto – prima le risorse venivano assegnate e poi si vedeva quello che accadeva. Oggi, invece, il Governo chiede in base a un accordo di fare delle proposte e di stabilire un cronoprogramma finanziario e temporale, per capire quando e come vengono realizzate queste opere”. Su questo lavoro messo in campo dal Governo, aggiunge il ministro, “non ho da polemizzare con nessuno. C’e’ un lavoro fatto positivamente con le Regioni italiane. Non è un caso che oggi, con 15 Regioni, dal Nord al Sud, abbiamo sottoscritto l’accordo di coesione. Con altre due abbiamo condiviso questo accordo e abbiamo già la data per la firma” ha spiegato. “In Italia siamo convinti che le risorse della coesione siano per sempre, ma non è così. Stiamo lavorando in questi mesi ai temi dell’allargamento a livello europeo e questo comporterà una rivisitazione delle modalità dell’utilizzo delle risorse della coesione. Quindi l’idea alla quale il nostro sistema istituzionale si è assuefatto, cioè di utilizzare le risorse europee della coesione come una sorta di spesa corrente, è un’idea che non solo non produce risultati, ma rischia di creare un danno”ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, intervenuto a un convegno organizzato a Napoli dalla Cgil Campania sulle politiche industriali nel Mezzogiorno. “Qualora non dovesse esserci quella disponibilità finanziaria – ha aggiunto Fitto – ci troveremmo di fronte a una situazione drammaticamente difficile perché non avremmo la possibilità di continuare nemmeno con un meccanismo che non è positivo. Nei prossimi giorni presenteremo un provvedimento di legge, una nuova milestone concordata nel Pnrr che metterà in sinergia le risorse della coesione con quelle del Pnrr, proprio per avere una visione comune e immaginare le principali fonti di finanziamento e accompagnare in modo unitario l’utilizzo delle risorse, evitando sovrapposizioni tra diversi programmi”. Ha approfittato dell’uditorio interessato anche per tornare sui temi della zona economica speciale: “Sulla Zes unica del Mezzogiorno c’è una discussione abbastanza particolare. Cosa vuol dire accentrare? Gli 8 commissari delle 8 Zes precedenti erano governativi, non nominati da chissà chi. Non è che se ci sono dei casi positivi che hanno prodotto dei risultati, questo caso positivo può rappresentare un modello per utilizzare la stessa regola per tutti gli altri. Se analizziamo i numeri complessivi delle 8 Zes troveremo alcune punte positive e molti altri problemi. Nei prossimi giorni ci sarà una relazione che invieremo in Parlamento sui risultati del percorso e le tempistiche degli anni scorsi, e anche le modalità di attuazione” ha spiegato intervenuto in videocollegamento a un convegno organizzato dalla Cgil Campania a Napoli. “Per anni – ha aggiunto Fitto – abbiamo ascoltato l’esigenza di immaginare il Sud come una grande Zes per competere nel Mediterraneo e le altre aree del mondo. Quando questo lavoro è stato fatto e ottenuto, con un’autorizzazione per nulla scontata a livello europeo, il dibattito si è spostato sul fatto che la Zes unica non va bene. Potrei trovare numerose dichiarazioni di esponenti che oggi contestano violentemente la Zes che fino allo scorso anno la invocavano come la panacea di tutti i mali. Abbiamo una struttura a livello nazionale che è operativa, che sta svolgendo un’azione di attuazione come previsto, che non sta rappresentando alcun tipo di difficoltà”. Fitto ha anche parlato dell’accordo sugli imballaggi che sta molto a cuore a Coldiretti. “Siamo molto soddisfatti per l’accordo raggiunto oggi a Bruxelles tra i ventisette ambasciatori degli Stati membri sul Regolamento imballaggi”, dichiara il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Piano nazionale di ripresa e resilienza, Raffaele Fitto. “Il presidente Meloni ed il governo si sono impegnati fin dall’inizio affinchè la nuova normativa europea rappresentasse un giusto compromesso fra la tutela ambientale da un lato e le esigenze del sistema italiano del settore che, come noto, è all’avanguardia”.

 

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