di Daniele Oppo
Dal prossimo 9 gennaio arriva arriverà a Cona l’assistenza del Tribunale per i diritti del malato grazie all’iniziativa della onlus ‘Cittadinanzattiva’, il movimento di partecipazione civica che opera in Italia e in Europa per la promozione e la tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori e dalla cui iniziativa è nata anche la ‘Carta europea dei diritti del malato’.
“Siamo nati 35 anni fa con l’intento di introdurre il concetto di partecipazione attiva nel governo della sanità; si tratta di far conoscere i diritti dei cittadini – spiega Franco Sisto Malagrinò, segretario regionale dell’associazione -, ma ci occupiamo anche di difendere infermieri e medici quando è il caso”.
La sede all’ospedale di Cona di Ferrara verrà ospitata al piano terra all’interno dell’ufficio della Uil che offre all’associazione e gli strumenti di cui dispone, “ma questo non implica alcuna appartenenza politica o sindacale della nostra associazione – precisa Malagrinò – e sarà gestita da Giovanni Natale Gelli e Tiziana Gelli che già presiedono il tribunale per i diritti del malato di Comacchio. Ad affiancarli ci saranno i due avvocati Lucia Gabrielli e Daniela Bizzotto.
“A Ferrara vogliamo partire con la presenza nell’ospedale nuovo prendendo coscienza dei problemi e cercando di valorizzare al meglio le professionalità e ciò che c’è di buono, per fare dei passi avanti. – spiega ancora Malagrinò- , vogliamo difendere la sanità pubblica e le eccellenze della sanità della Regione, senza nascondere i casi di malasanità dovuti a vari fattori”.
“Non cerchiamo il colpevole, ma il giusto risarcimento del paziente e la correzione dei fattori che hanno portato all’errore – continua il segretario regionale di Cittadinanzattiva spiegando i metodi e le finalità del ‘tribunale’ – anche cercando metodi alternativi alla giustizia ordinaria”. Tra tali metodi, la cui applicazione dipenderà dal caso concreto, c’è il ricorso a forme di conciliazione o alla consulenze tecniche d’ufficio preventive: “molto dipende anche dalla volontà di partecipazione alle misure conciliative da parte dei medici e delle aziende sanitarie” spiega l’avvocato Gabrielli.
Ma il fine non è quello di costituire un avversario di medici e aziende sanitarie: “vogliamo evitare il luogo comune della lamentela, il nostro obiettivo è formare cittadini consapevoli e partecipare alla politica sanitaria anche tramite delle partnership affinché il rapporto non sia solo conflittuale ma anche di collaborazione; invitiamo anche i professionisti ad unirsi a noi, perché le loro competenze sono importanti: non cerchiamo nemici ma diritti da tutelare”. “Per questo – spiegano i due avvocati- prima di intentare una causa o un tentativo di conciliazione, controlliamo bene che ci siano gli estremi e che non si tratti di una mera differenza fra le aspettative dei pazienti e ciò che in realtà era nelle possibilità dei medici e degli operatori sanitari”.
Grazie per aver letto questo articolo…
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui