Il rogo a San Giacomo di Vizze. Sul posto 100 vigili del fuoco. L’ipotesi delle fiamme partite dalla stufa
È Helga Gitzl, 86 anni, la vittima dell’incendio che, nella notte tra lunedì e martedì, ha divorato uno storico maso di San Giacomo di Vizze, nell’omonima valle. La donna, ufficialmente, risulta dispersa, ma le ricerche sono terminate alle 16.30 di ieri, 5 novembre, dopo tredici ore di lavoro da parte di un centinaio di persone tra vigili del fuoco volontari, carabinieri e Croce bianca. Non è stato ancora possibile trovare alcuna traccia del corpo all’interno dell’abitazione, completamente distrutta dal rogo. Forse a causa delle elevatissime temperature che si stima abbiano raggiungo i mille gradi.
Le fiamme
Ad accorgersi dell’incendio, intorno alle 3.30 di notte, è stato un vicino di casa. È stato lui il primo a dare l’allarme. In poco tempo sul posto sono intervenuti, a decine, i vigili del fuoco volontari provenienti da tutto il circondario. Ma nonostante la velocità dell’intervento, al loro arrivo il maso era già completamente avvolto dalle fiamme. Le immagini, con le lingue di fuoco che si stagliano nel cielo nero, sono impressionanti. Lo conferma il sindaco di Val di Vizze, Stefan Gufler, ai microfoni della Rai. «C’era ben poco da salvare», dichiara. E infatti, dello storico maso non è rimasto quasi nulla. Persino i muri in pietra, il giorno dopo, sono stati abbattuti per il rischio che potessero crollare. Rischio con il quale hanno dovuto lavorare i vigili del fuoco, che solo la mattina sono riusciti a spegnere completamente l’incendio. E poi sono iniziate le operazioni di ricerca della proprietaria, che risultava dispersa.
L’anziana proprietaria
Escluso che non si trovasse in casa: non era solita uscire, e faticava a spostarsi. L’ultimo a vederla, la sera prima, era stato il nipote. Proprio lui aveva acceso la stufa a legna in quella che era la camera più calda della casa, dove Gitzl dormiva da sempre. E dove, è ormai dato per certo, è anche morta. Sulle cause dell’incendio sono ancora in corso approfondimenti, ma è probabile che sia partito proprio dalla stufa. Attorno alla quale si è generato un calore enorme, attorno ai mille gradi, in grado di distruggere qualsiasi cosa. Proprio per questo, è l’ipotesi più accreditata, non sarebbe stata trovata traccia del corpo della donna.
Fino al pomeriggio inoltrato, i vigili del fuoco volontari hanno lavorato senza sosta per rimuovere i detriti e cercare tracce del corpo dell’anziana. Aiutati, anche, da un ragno e dai cani molecolari, fatti arrivare appositamente in val di Vizze. Sembra esclusa l’ipotesi del dolo. Formalmente, i famigliari della donna dovranno ora sporgere denuncia di scomparsa.
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