Stema, la piattaforma che aiuta la carriera degli ingegneri, ha chiuso un round di finanziamento da 1,6 milioni di euro guidato da United Ventures, attraverso i fondi UV III e UV III Lombardia (partecipato da Lombardia Venture). Al round hanno partecipato anche Eden Ventures, Club degli Investitori e il fondo internazionale Octopus Ventures (si veda qui il comunicato stampa).
Stema è stata fondata nel 2022 da Vito Lomele, startupper seriale, già fondatore di Fiscozen e Jobrapido; il ceo Davide Bodini, con background nell’ambito delle risorse umane; e il CTO Matteo Gambera, ingegnere dell’automazione.
La startup sta sviluppando una soluzione B2B per automatizzare la ricerca e selezione di profili STEM. L’investimento arriva in un momento di forte crescita per la società, che in pochi mesi ha costruito una solida community di ingegneri qualificati in Italia, con oltre 300 nuovi utenti ogni giorno, e ha siglato contratti continuativi con 15 tra le più importanti aziende italiane che assumono profili tecnici. I nuovi fondi saranno utilizzati per sviluppare ulteriormente la piattaforma tecnologica, strutturare il team, consolidare il posizionamento e la presenza in Italia e preparare il lancio delle operazioni in Germania.
La domanda di profili STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) si inserisce in un contesto strategico di competitività globale delle economie. L’evoluzione attuale dei contesti industriali richiede un numero di talenti STEM senza precedenti, originando non solo domanda per nuovi profili, ma soprattutto la necessità di allocare al meglio i profili già presenti nel mercato del lavoro. La concentrazione geografica dei profili e gli strumenti di recruiting spesso obsoleti rendono difficile per le aziende attrarre e assumere gli ingegneri di cui hanno bisogno.
Le aziende necessitano di una nuova infrastruttura per collegare talenti e opportunità. Spostando la conversazione sui percorsi di carriera, invece che su singole opportunità di lavoro, Stema riesce a stabilire una relazione di fiducia con i talenti, e sta creando intorno a sé una vasta community di profili STEM. L’AI consente agli ingegneri di orientarsi e individuare le realtà aziendali in cui contribuire. Allo stesso modo, le aziende trovano gli ingegneri più adatti a ciascuna posizione, garantendo una maggiore corrispondenza tra talenti e ruolo. Questa è una condizione fondamentale per favorire la creatività e l’innovazione nei luoghi di lavoro.
“Ci troviamo a un punto di svolta nell’accesso al talento. Finora, gli HR hanno dovuto affidarsi a una moltitudine di piattaforme indifferenziate, incapaci di ridisegnare efficacemente l’interazione tra talento e azienda. Con Stema, guideremo le carriere dei 10 milioni di ingegneri europei, rendendo il tessuto imprenditoriale del continente più competitivo a livello internazionale”, ha raccontato Davide
Bodini, ceo e co-founder di Stema.
“Per la prima volta nella storia del recruiting, i nuovi strumenti basati sull’AI permettono di offrire ai professionisti la stessa attenzione e cura individuale che finora era riservata ai profili dirigenziali, che sono abituati a confrontarsi personalmente con gli headhunter per le proprie scelte di carriera. Aiutando milioni di talenti europei a perseguire al meglio le loro aspirazioni professionali, Stema sosterrà l’innovazione nelle imprese e in ultima analisi la competitività del nostro continente”, ha proseguito Vito Lomele, co-founder di Stema.
“L’ascesa dell’intelligenza artificiale e la sua integrazione nelle aziende stanno creando un terreno fertile per l’innovazione nel settore HR”, ha dichiarato Paolo Gesess, co-founder e managing partner di United Ventures, che ha aggiunto: “A questo si aggiunge la forte domanda di profili STEM, difficili da attrarre e inserire in azienda con gli approcci tradizionali. Esiste quindi una chiara opportunità di mercato: attingere a questo bacino di talenti e innovare il modello per migliorare l’abbinamento tra domanda e offerta. Stema, guidata da un team eccezionale, si distingue come una delle poche realtà con un focus verticale sui profili STEM e un approccio basato sulla community. Ha tutto quello che serve per costruire un importante vantaggio competitivo nel settore dell’HR tech”.
Per United Ventures questa è la ventiseiesima operazione (si veda qui il portafoglio). Con un track record che include IdentifAI, Moneyfarm, FaceIT, Fiscozen e Musixmatch, il gestore milanese di venture capital quest’anno ha investito ancora nella scaleup della cybersecurity Exein, partecipando al round di investimento di serie B da 15 milioni di euro, ha sottoscritto il round di finanziamento di serie A da 8 milioni di euro di Avaneidi tramite il fondo UV III e ha partecipato sia al round di serie A da 14 milioni della scaleup edtech Futura sia a quello di serie C da oltre 100 milioni di euro dell’italiana D-Orbit, assieme alla corporation giapponese Marubeni. È invece uscito da Fiscozen, tech company proprietaria dell’omonima piattaforma online italiana dedicata alla gestione delle partite Iva, passata lo scorso aprile sotto il controllo della norvegese Visma (si veda altro articolo di BeBeez).
United Ventures e le sue partecipate sono monitorati da BeBeez Private Data,
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