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Confcommercio: i consumi in Italia tornano ai livelli pre-Covid, ma il quadro delle spese è cambiato radicalmente. Più tecnologia meno cibo ecco le nuove esigenze degli italiani.
L’Ufficio studi di Confcommercio ha pubblicato un’analisi che evidenzia come i consumi in Italia siano tornati ai livelli pre-pandemia, mostrando però un cambiamento significativo nelle abitudini di spesa delle famiglie negli ultimi 30 anni.
La tecnologia supera i beni alimentari
La rivoluzione tecnologica avrebbe ridisegnato il carrello della spesa degli italiani, con un aumento esponenziale delle spese per telefoni cellulari e viaggi, a scapito di prodotti più tradizionali e forse utili come cibo e abbigliamento.
Stando ai dati dello studio, dal 1995 la spesa per telefonini e smartphone ha registrato una crescita sorprendente del 6.500% in termini reali. Questo aumento è stato accompagnato da una forte espansione nel settore tecnologico in generale, con un aumento del 962% per prodotti come computer e dispositivi audiovisivi.
Rispetto al cibo gli italiani preferiscono i viaggi
Non solo tecnologia, ma si è assistito anche ad un boom nelle spese legate ai viaggi, al tempo libero e ai servizi culturali, con un incremento del 90% negli ultimi tre decenni. Al contrario, la spesa per alimentari e bevande è diminuita del 10,6%, così come quella per abbigliamento (-3,9%), mobili ed elettrodomestici (-3,5%) e per i consumi energetici (-16,6%) Un dato quello dei consumi energetici, particolarmente influenzato dalle politiche di risparmio energetico promosse a livello nazionale ed europeo.
“In quasi trent’anni, al netto della crescita della telefonia, solo i consumi legati al tempo libero hanno mostrato una tendenza costante all’aumento,” dichiara l’Ufficio studi di Confcommercio.
Tempo libero e turismo daranno un contributo significativo alla crescita
Nonostante una ripresa generalizzata dei consumi, alcuni settori, come il turismo e la ristorazione restano ancora al di sotto dei livelli pre-pandemici. “I consumi nel settore del tempo libero e del turismo daranno un contributo significativo alla crescita quest’anno,” ha dichiarato Sangalli, il presidente di Confcommercio. Nonostante tutto, ha aggiunto che l’economia italiana rimane in una fase di incertezza, con molti fattori che influenzeranno la crescita futura, tra cui l’occupazione, l’inflazione e l’attuazione della riforma fiscale.
Le previsioni di spesa
Guardando al 2024, Confcommercio prevede una spesa media pro capite di 21.778 euro, superiore ai livelli pre-Covid e a quelli del 2023. Nonostante questo, il dato rimane al di sotto del picco del 2007, quando la spesa pro capite raggiungeva i 21.916 euro. Come già detto si segnala un aumento del 5,6% nella spesa per viaggi e vacanze, dell’8% per la telefonia e del 4,5% per i prodotti audiovisivi, contribuendo alla crescita complessiva delle spese legate al tempo libero.
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