“Leasing strumentale in frenata ma aziende italiane solide” #finsubito prestito immediato

Dopo anni difficili a causa del Covid prima e dalle note vicende belliche che hanno causato una forte spinta inflazionistica, anche il 2024 è stato un anno complesso per il mercato del leasing strumentale che nei primi 9 mesi del 2024 ha visto un calo complessivo del -15,6%, spinto da due dinamiche: il calo del leasing finanziario (-19,7%)  ma una crescita del 13,5% nella locazione operativa.

“Quest’anno si è assistito a una frenata negli investimenti in beni strumentali da parte delle aziende e una delle ragioni potrebbe annidarsi, oltre che nel clima di sfiducia delle imprese italiane, anche nell’attesa del calo dei tassi potrebbe portare a rimandare l’investimento” spiega in questa intervista Roberta Campanelli, direttrice generale di Bcc Rent&Lease, società specializzata nello small ticket, controllata da Bcc Banca Iccrea [1].

Sessantamila clienti in portafoglio, Bcc Rent&Lease offre prodotti finanziari specifici sia ai produttori e ai rivenditori di beni strumentali per assisterli nelle loro vendite che ai clienti delle Bcc che vogliono acquistare un bene strumentale o un autoveicolo.

Dott.ssa Campanelli, quali altri elementi stanno frenando il mercato nel 2024?

“Oltre al calo dei tassi, un altro elemento rilevante sono gli incentivi fiscali, che possono far rimandare la scelta di acquistare un macchinario, così come avvenuto con l’attesa della legge Piano Transizione 5.0, la quale incentiva l’acquisto di beni che consentono un risparmio energetico. Fortunatamente la locazione operativa, che viene utilizzata per investimenti di importo inferiore ed a rapida obsolescenza, è un prodotto anticiclico e ha risentito meno di tali fenomeni”.

Come affrontate le sfide del mercato?

“Siamo il quarto operatore nel mercato dello small ticket strumentale, ovvero contratti di importo fino a 50mila euro. I primi 9 mesi dell’anno sono stati caratterizzati da un’incerta attività commerciale ma da risultati relativamente soddisfacenti, se letti alla luce dello scenario macroeconomico. Infatti gli impieghi netti si attestano a 515 milioni di euro, in lieve calo rispetto al dato di fine 2023 ma l’utile lordo del primo semestre è in linea rispetto al 2023, nonostante la crescita del costo medio del funding. Al momento registriamo un calo dei nuovi contratti che a fine anno contiamo possa contenersi per attestarsi a un -5%”.

Come vivono questa situazione le vostre aziende clienti?

“Le aziende italiane sono resistenti, tuttavia il rialzo dei tassi per combattere l’inflazione e il clima di sfiducia hanno impattato molto sugli investimenti”.

Che strategie avete per il 2025?

“Stiamo puntando molto sull’efficienza del processo di stipula dei contratti, in modo che sia semplice e veloce per le Bcc, per i fornitori di beni e per i clienti”.