Pubblicato il 04 settembre 2024
Condividi l’articolo:
Il ministero delle Imprese e del made in Italy individua la ripartizione di nuove risorse per l’anno 2024 per riaprire i bandi relativi alle misure agevolative Brevetti+, Design+, Marchi+, destinati a supportare le imprese nella tutela e valorizzazione dei loro titoli di proprietà industriale.
Con il decreto del 31 luglio 2024 – pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 205 del 2 settembre 2024 – si ripartisce la dotazione finanziaria complessiva di 32 milioni di euro come segue:
- 20 milioni per Brevetti+;
- 10 milioni per Disegni+;
- 2 milioni per Marchi+.
Inoltre, dal decreto del 31 luglio 2024 emerge che, per l’annualità 2024, gli avvisi di riapertura dei bandi relativi alle singole misure saranno adottati dalla Direzione Generale per gli Incentivi alle imprese e pubblicati in Gazzetta ufficiale e sul sito www.uibm.mise.gov.it, entro trenta giorni dalla pubblicazione del decreto.
Sulla news pubblicata dal Mimit il 3 settembre 2024 si legge che, a partire dall’edizione 2024, la gestione amministrativa dei bandi citata passa dalla DGPI-UIBM (Direzione generale per la proprietà industriale. Ufficio italiano brevetti e marchi) alla DGIAI (Direzione Generale per gli incentivi alle imprese), presso il Dipartimento delle politiche per le imprese.
Possono beneficiarne le piccole e medie imprese italiane, con esclusione delle grandi imprese.
Nelle edizioni precedenti, gli incentivi sono stati erogati nella forma del contributo a fondo perduto e, soggetti al regime de minimis.
Allegati
Ricevi GRATIS la nostra newsletter
Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui