Da tempio del rugby di Rovigo famoso in tutta Italia a spazio per grandi eventi, non solo sportivi, in grado di ospitare fino ad 8mila persone. Per lo stadio Battaglini il passo verso una nuova vita da giovedì scorso è più breve. Giovedì scorso la Regione ha assegnato alla struttura un finanziamento a fondo perduto di 450mila euro che serviranno per dare il via al primo stralcio del progetto di riqualificazione, quello che rimetterà a nuovo la tribuna est dedicata a Doro Quaglio, sede del tifo rossoblu.
Sabato 21 settembre a palazzo Nodari la “celebrazione” del finanziamento da parte del sindaco Valeria Cittadin insieme al club manager della Femi-Cz Rugby Rovigo Delta Andrea Trombini sotto l’egida della Regione rappresentata dall’assessore veneto allo sport Cristiano Corazzari e il dirigente regionale dell’area Infrastrutture, trasporti, lavori pubblici e demanio Giuseppe Fasiol. “Siamo qui per portare il nostro entusiasmo alla città – ha esordito il sindaco parlando anche a nome dell’assessore allo sport Andrea Bimbatti – Abbiamo fatto un lavoro di squadra importante che ci ha permesso di intercettare questa somma dalla Regione, tramite bando, destinata agli impianti di eccellenza, che permette di concretizzare la prima parte della ristrutturazione del Battaglini. E’ il primo segno che vogliamo dare all’aspirazione del nostro presidente Francesco Zambelli (patron della Femi-Cz Rugby Rovigo Delta, ndr) che aspettava risposte concrete. Ci sarà la partecipazione del Comune che, con propri fondi, andrà a rimpinguare la somma di 450mila euro. E’ una risposta che la città aspettava da anni”.
La somma che il Comune destinerà ai 450mila euro della Regione a titolo di cofinanziamento non è ancora stata definita ma, chiarisce Cittadin, “sarà una quota importante che stavamo stabilendo indipendentemente dall’esito dell’accordo transattivo per la chiusura della vicenda dei derivati”.
Da parte della Regione è arrivata la garanzia che proseguirà l’impegno nei confronti dell’impiantistica sportiva alla quale “quest’anno la Regione ha dato un contributo straordinario”, ha precisato l’assessore Corazzari ringraziando, per questo, il presidente Luca Zaia che ha lavorato in ottica olimpiadi invernali 2026. “Questi 450mila permettono un primo stralcio dei lavori – ha proseguito l’assessore – E’ un atto dovuto soprattutto alla città di Rovigo che vive di rugby. Non è stato un lavoro facile, abbiamo dovuto costruire tutte le premesse che hanno portato al risultato”. Sono sei, complessivamente, gli impianti di eccellenza che hanno ottenuto i fondi dal bando regionale, come evidenziato dal dirigente Fasiol: oltre al Battaglini anche il palaghiaccio di Feltre, lo stadio Euganeo di Padova, lo stadio di rugby di Treviso, il pattinodromo di Spinea e lo stadio di San Pietro in Cariano.
Il club manager rossoblu Andrea Trombini ha invece puntato l’attenzione sui prossimi lavori: “Finalmente si comincia – ha affermato – Venivamo dalla delusione del bando statale ‘Sport e periferie’ dal quale ci si aspettava 1,3 milioni. Con questo primo passo mettiamo le basi per il rugby dei prossimi 30 anni. Stiamo coinvolgendo anche investitori privati. L’augurio è che dalla seconda metà di maggio, concluso il campionato, possano cominciare i lavori. In quest’ottica, già prima del 12 ottobre smantelleremo la tribuna sud in ferro che non è più omologata”.
Il progetto di riqualificazione dell’intero impianto elaborato dallo studio AP&P srl-Alessio Pipinato and Partners vale circa 5 milioni di euro e prevede la sistemazione di tutte le aree dello stadio compresi “club house, foresteria e spogliatoi, campo 2 e campo 3” ha puntualizzato Trombini. Ma si comincia dalla tribuna est, dalla capienza attuale di 2.600 persone, che “non sarà smantellata ma sistemata”. Nuova copertura, ampliamento, sistemazione delle sedute e un completo rinnovamento di tutto questo comparto sono i lavori di questo primo stralcio: “L’obiettivo è portare lo stadio ad una capienza di 7 o 8mila persone – ha concluso Trombini – e all’agibilità definitiva. Attualmente abbiamo l’agibilità fino ad agosto 2025”.
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