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Il contributo a fondo perduto al 70% è una misura dedicata ai soggetti indigenti che hanno avuto difficoltà nell’accesso o nella fruizione del superbonus per interventi edilizi. Questo incentivo è stato creato per agevolare chi, pur essendo coinvolto in lavori meritevoli di detrazione, ha incontrato ostacoli legati a procedure o limiti economici.


La misura si applica a spese sostenute nell’ambito del superbonus, particolarmente rivolta a chi non ha potuto beneficiare appieno delle detrazioni fiscali previste.


Per accedere al contributo sono previste specifiche condizioni di reddito, che rendono questo aiuto accessibile principalmente a chi dimostra maggiore bisogno. L’obiettivo fondamentale è quindi garantire un sostegno economico effettivo, riducendo l’onere finanziario per gli individui e le famiglie in difficoltà, e assicurando così la realizzazione degli interventi pianificati.

L’Agenzia delle Entrate ha ufficializzato il contributo e come fare ad accedervi e ad ottenerlo con il provvedimento del 18 settembre pubblicato sul proprio sito

Requisiti per ottenere il contributo a fondo perduto

Per accedere al contributo a fondo perduto legato al superbonus, è fondamentale soddisfare requisiti specifici. I beneficiari possono essere persone fisiche o condomini che detengono un immobile oggetto di lavori. È essenziale che i lavori abbiano raggiunto uno stato di avanzamento pari ad almeno il 60% entro il 31 dicembre 2023. Inoltre, il reddito dei richiedenti non deve superare i 15.000 euro annui nel 2023. Sono agevolabili spese fino a un massimo di 96.000 euro per ciascun intervento, a condizione che non siano già state detratte tramite altri canali fiscali.

Beneficiari del contributo

I destinatari del contributo a fondo perduto per il superbonus comprendono diverse categorie di soggetti.


In primo luogo, le persone fisiche che possiedono un diritto di proprietà o un diritto reale di godimento su immobili oggetto di interventi edilizi. È possibile anche la fruizione di tale beneficio da parte di locatari e comodatari, a condizione che tali soggetti abbiano titolo a sostenere le spese per i lavori e abbiano ottenuto il consenso del proprietario dell’immobile.

Inoltre, i condomini rientrano tra i beneficiari, purché i lavori riguardino le parti comuni degli edifici Anche i comproprietari di singole unità immobiliari possono richiedere il contributo, a patto che le spese siano sostenute direttamente e non siano già state rimborsate o detratte in altro modo.

Un’altra categoria include gli eredi che mantengono la detenzione dell’immobile in seguito al decesso del proprietario originario e che intendano completare lavori qualificati come agevolabili.


Tutti i richiedenti devono garantire di rispettare i limiti di reddito stabiliti e soddisfare le ulteriori condizioni specifiche previste dalla normativa vigente per il calcolo e l’erogazione dei contributi.

Limiti di reddito

Per accedere al contributo a fondo perduto per il superbonus, è essenziale rispettare specifici limiti di reddito. La normativa stabilisce che il reddito complessivo dei richiedenti non debba eccedere i 15.000 euro annui per l’anno di imposta 2023. Questo limite considera il reddito del nucleo familiare, includendo il coniuge non legalmente separato, il soggetto legato da unione civile, e i conviventi se presenti nel nucleo durante il 2023, anche se non fiscalmente a carico.

Il reddito complessivo tiene conto di vari componenti, tra cui i redditi soggetti a tassazione ordinaria ma anche quelli assoggettati a imposte sostitutive come la cedolare secca sugli affitti o le imposte previste per i regimi di vantaggio. Non vengono invece considerati ai fini del calcolo i redditi esenti, le prestazioni occasionali nei limiti di esenzione e altre agevolazioni fiscali specifiche.

Nella determinazione del reddito complessivo di un nucleo familiare, è inclusa una gamma diversificata di fonti di reddito. I figli, naturali o riconosciuti, gli ascendenti diretti e i discendenti nei casi in cui i genitori non siano presenti, devono anch’essi essere presi in considerazione, laddove contribuiscano al reddito familiare. 

Requisiti degli interventi edilizi

È fondamentale che, entro il 31 dicembre 2023, i lavori abbiano raggiunto uno stato di avanzamento pari ad almeno il 60%. Questo requisito viene valutato sulla base della documentazione tecnica fornita dai professionisti incaricati delle opere, come architetti o ingegneri, che attesteranno lo stato dei lavori tramite dossier tecnico e documentazione fotografica.

Inoltre, le spese sostenute devono essere documentate e non devono aver già beneficiato di altre detrazioni fiscali integrate nel sistema della cessione del credito o sconto in fattura. L’importo agevolabile non deve superare il limite di 96.000 euro per ciascun progetto.

I lavori devono inoltre rispettare gli standard tecnici definiti nei provvedimenti attuativi, come quelli concernenti l’isolamento termico e l’efficienza degli impianti, per garantire che l’immobile raggiunga uno stato di efficienza energetica almeno pari alla classe energetica predefinita dai regolamenti vigenti. 

Procedura per la richiesta del contributo

Per ottenere il contributo a fondo perduto, i richiedenti devono inviare la domanda esclusivamente tramite il portale online dell’Agenzia delle Entrate. È possibile operare personalmente o tramite un intermediario autorizzato con delega. 

Modalità di presentazione della domanda, date e tempistiche limite

La domanda per il contributo a fondo perduto deve essere presentata attraverso una procedura telematica resa disponibile dall’Agenzia delle Entrate. L’accesso a questo servizio online avviene tramite l’area riservata del sito istituzionale, accessibile con credenziali quali SPID, CIE o CNS.

La presentazione della domanda richiede il caricamento di documenti e informazioni obbligatorie, come il codice fiscale del richiedente, eventuali altri codici rilevanti in casi particolari (ad esempio, del legale rappresentante o del de cuius se il richiedente è un erede), e la dichiarazione sul possesso dei requisiti richiesti. È inoltre necessario includere i dettagli catastali dell’immobile oggetto degli interventi edilizi agevolabili.

Una volta completata la compilazione della domanda, il sistema genera una ricevuta di presa in carico, che serve come conferma dell’avvenuta presentazione. In fase successiva, l’Agenzia delle Entrate procederà con una serie di controlli relativi alla correttezza dei dati forniti e alle condizioni di ammissibilità. Da quel momento in poi, gli utenti possono seguire lo stato di avanzamento dell’istruttoria tramite il portale.

La domanda deve essere presentata fino al massimo al 31 ottobre 2024.

Modello online e istruzioni di compilazione

Il modello online per la richiesta del contributo a fondo perduto è disponibile sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Questo modulo deve essere compilato direttamente sulla piattaforma digitale, seguendo attentamente le istruzioni fornite. Le istruzioni, pubblicate insieme al modello, guidano l’utente passo dopo passo nel processo di compilazione, spiegando in dettaglio cosa inserire in ogni campo obbligatorio. È fondamentale utilizzare le istruzioni per evitare errori e garantire che tutte le informazioni richieste siano inserite correttamente. Il mancato rispetto delle linee guida di compilazione può comportare il rigetto della domanda.

Struttura del modello e guida a come compilare il Quadro A, B, C passo dopo passo

Il modello per la richiesta del contributo a fondo perduto è articolato in diverse sezioni che devono essere compilate con precisione per assicurare l’accettazione della domanda. La struttura inizia con una parte introduttiva dove vengono inseriti i dati anagrafici del richiedente, come il codice fiscale e le eventuali informazioni aggiuntive in caso di richiesta tramite un rappresentante autorizzato.

Successivamente, il modello include il Quadro A, nel quale è necessario indicare i dati catastali dell’immobile oggetto degli interventi agevolabili. Questi dettagli sono essenziali per identificare con precisione la proprietà e la sua conformità ai requisiti del superbonus.

Il Quadro B si occupa di raccogliere i dati economico-finanziari rilevanti. Qui, il richiedente deve elencare i redditi dei componenti del nucleo familiare e le spese sostenute per gli interventi, incluse le date dei bonifici effettuati. Questo quadro è suddiviso in sezioni specifiche per facilitare la raccolta organizzata di tutte le informazioni necessarie per il calcolo del beneficio spettante.

Infine, il Quadro C riassume tutte le informazioni precedentemente inserite, creando un riepilogo che permette di verificare la completezza e l’integrità dei dati. È essenziale assicurarsi che le informazioni nei singoli quadri siano coerenti tra loro per evitare discrepanze che potrebbero portare a ritardi nella valutazione della domanda.

Oltre a queste sezioni, il modello include campi obbligatori per le dichiarazioni di conformità e per l’adesione ai termini e condizioni, che devono essere accettati per procedere con l’invio. Seguendo attentamente le istruzioni, è possibile garantire una compilazione corretta e agevolare il processo di richiesta del contributo.

Calcolo e erogazione del contributo

Il calcolo del contributo a fondo perduto si basa sulle spese sostenute per gli interventi edilizi, sottraendo eventuali detrazioni già applicate. L’Agenzia delle Entrate verifica la conformità delle spese dichiarate rispetto ai criteri stabiliti e provvede a determinare la somma esatta erogabile. L’erogazione avviene tramite accredito diretto sul conto corrente indicato dal richiedente nel modello. È fondamentale che il conto sia intestato o cointestato al richiedente per garantire la correttezza della transazione.

Determinazione dell’importo

La determinazione dell’importo del contributo a fondo perduto richiede un’attenta valutazione delle spese dichiarate per gli interventi edilizi ammissibili. L’Agenzia delle Entrate calcola l’importo spettante sulla base della documentazione presentata, considerando solo le spese che rientrano nei limiti stabiliti e che non sono già state oggetto di detrazioni o sconti tramite altre agevolazioni fiscali. In pratica, l’importo massimo agevolabile è di 96.000 euro, ma il calcolo dipenderà dall’ammontare delle spese effettivamente sostenute e rimaste a carico del richiedente.

Le spese devono essere supportate da ricevute e documentazione adeguata per dimostrare la loro legittimità e ammissibilità. Dopo la verifica di conformità, le spese ammesse vengono sommate e l’importo della detrazione del 70% viene calcolato per ottenere il contributo finale. È importante che le spese siano state sostenute entro il periodo previsto dalla normativa, cioè dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024.

Ulteriormente, la corretta indicazione delle spese nel Quadro B del modello consente di evitare errori che potrebbero portare a ritardi o al diniego del contributo.

Controlli e verifiche

Nel processo di erogazione del contributo a fondo perduto, l’Agenzia delle Entrate effettua una serie di controlli e verifiche per assicurare l’accuratezza delle domande presentate. Questi controlli si concentrano sulla verifica dei dati anagrafici, catasto degli immobili e informazioni finanziarie contenute nei moduli.

Per garantire la conformità con le norme vigenti, viene verificato che tutte le spese dichiarate siano supportate da documentazione adeguata, come ricevute o fatture. Inoltre, l’agenzia verificherà che queste spese rientrino nei limiti e siano attribuibili agli interventi previsti dalla normativa sul superbonus.

 

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